“Follia in Scena”, Francesco Concolino racconta la magia del suo teatro e devolve il tutto all’Ospedale di Mantova

Quattro testi teatrali: un testo contro la violenza sulle donne e tre commedie “folli” intrise da un estro poetico. Tutto questo è “Follia in scena”, il saggio di Francesco Concolino dedicato al teatro che è stata poi la vera passione della sua vita.La prefazione è di Gianvito Casadonte, un grande regista calabrese.

(Prima Pagina News)
Martedì 16 Giugno 2020
Roma - 16 giu 2020 (Prima Pagina News)

Quattro testi teatrali: un testo contro la violenza sulle donne e tre commedie “folli” intrise da un estro poetico. Tutto questo è “Follia in scena”, il saggio di Francesco Concolino dedicato al teatro che è stata poi la vera passione della sua vita.La prefazione è di Gianvito Casadonte, un grande regista calabrese.

Giuseppe e Eugenio Santelli danno alle stampe “Follia in scena”, il racconto di quattro opere teatrali apparentemente scollegate tra di loro che sono legate, in realtà, dall’incomunicabilità umana. Tra incomprensioni, paure e assurdità questo saggio invita a riflettere su quei nostri comportamenti che inevitabilmente condizionano spesso la nostra quotidianità. L’opera, non ci sono dubbi, ci permette di osservare personaggi in cui ognuno di noi può cogliere una parte di sé, ma la cosa forse più inedita è che acquistando questo libro si sceglie di aiutare il Centro di Ricerca Etica "Rosa Talarico" dell'ospedale "C. Poma" di Mantova diretto dal grande pneumologo Prof. Giuseppe De Donno. “Una lucidissima follia. Una straordinaria fotografia della nostra quotidianità. È questo il primo pensiero che ho avuto dopo aver finito “Follia in scena”. Un testo emozionante contro la violenza sulle donne- scrive Gianvito Casadonte nella sua prefazione, tema ahimè attualissimo, e tre commedie costruite attraverso un linguaggio impeccabile e diretto. È un teatro che pur ricco di spunti umoristici, non diventa mai varietà o grassa comicità ma piuttosto induce a riflettere. E lo fa in un linguaggio asciutto, essenziale”. Per il grande regista calabrese sono storie semplici ma geniali, costruite attraverso personaggi a cui non puoi non affezionarti e in cui non puoi non riconoscerti. Come il prorompente ed inarrestabile signor Lawrence, “pronto ad irrompere sempre con la sua richiesta: 5 sterline per una rivelazione, un’illuminazione, uno sguardo ad una realtà altra tanto insensata da apparire plausibile. Randy, che ci ricorda di abbattere i pregiudizi che ci allontanano dalla verità. Una verità che va ricercata perché le cose, usando le sue parole, “non sempre sono come sembrano”. Hollye, vittima di violenza, alla ricerca di quel coraggio e quella forza che la riporti alla vita. Dag, completamente chiuso verso quel mondo a cui non sente più di appartenere”. Ma il teatro di Francesco Concolino – osserva Gianvito Casadonte- non è solo grandi temi come la violenza sulle donne, i pregiudizi, la difficoltà di comunicare con chi ci sta accanto in una società che è connessa con il mondo intero... È anche attenzione a cogliere quei comportamenti dell’uomo che condizionano il suo agire. Come il tema della questione di principio e della parola riportata che quotidianamente incrinano rapporti solidi costruiti nel tempo. “Follia in scena” è semplicemente composto da stravaganti condomìni umani in cui si susseguono incontri fugaci, piccoli scontri, sogni e desideri di queste pensose famiglie occasionali. Nel caso di “E se avesse ragione il signor Lawrence?” un microcosmo sorvegliato dalla grande coscienza di un albero: la natura che non si può ignorare, ciò che sta fuori da ognuno di noi ed esige attenzione. Emozione, poesia, momenti che inducono a riflettere, risate travolgenti... “Tutto questo in 170 pagine che ti sorprendono – sottolinea Gianvito Casadonte- e che aggiungono al nuovo teatro italiano una dose di brio. Sono sicuro che ognuno di voi, dopo aver letto questo libro, avrà il piacere di portare con sé quel dubbio divertente e creativo che ridà nuova luce alle cose”. Di Francesco Concolino possiamo invece raccontarvi che è un figlio di Calabria, nato e vissuto a Catanzaro, classe '69. Scopre l’amore per il teatro al liceo con “Waiting for Godot” di Samuel Beckett. Dopo aver partecipato come attore a vari spettacoli teatrali a livello amatoriale, si appassiona alla scrittura. È del 2004 la messa in scena del suo primo testo teatrale “E se avesse ragione il signor Lawrence?” che viene rappresentato all’auditorium “Casalinuovo” di Catanzaro e al teatro del Grillo di Soverato con grande successo di pubblico e critica. Ha scritto anche testi per canzoni e brevi racconti per bambini. Quanto basta per credere al suo ultimo lavoro letterario. (b.n.)


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU