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Forte appello, ma anche perentorio, al Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Italiani Carlo Verna, e al suo esecutivo, dal Gruppo Gino Falleri che in forma ufficiale chiede a Verna di non accettare nessuna proposta di rinvio per le elezioni dei Consigli regionali dell’Ordine e quindi per lo stesso Consiglio nazionale. Dopo la lettera inviata dunque al ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ministro vigilante dell’Ordine, il Gruppo Gino Falleri si rivolge ora ai massimi rappresentanti della categoria.
Forte appello, ma anche perentorio, al Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Italiani Carlo Verna, e al suo esecutivo, dal Gruppo Gino Falleri che in forma ufficiale chiede a Verna di non accettare nessuna proposta di rinvio per le elezioni dei Consigli regionali dell’Ordine e quindi per lo stesso Consiglio nazionale. Dopo la lettera inviata dunque al ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ministro vigilante dell’Ordine, il Gruppo Gino Falleri si rivolge ora ai massimi rappresentanti della categoria.
“Presidente Carlo Verna – si legge nel documento del Gruppo Gino Falleri- scriviamo a Lei perché espressione massima della categoria e per lunghi anni esempio conclamato di correttezza istituzionale e democratica: non accetti nessuna proposta di rinvio delle elezioni per il rinnovo dei Consigli Regionali dell’Ordine e quindi dello stesso Consiglio nazionale.
Ci porti lei al voto, come ha fatto in tutti questi anni con un rigore e una correttezza fuori dal comune.
Noi siamo certi che chi chiede il rinvio voglia sopravvivere sulle proprie macerie, sui propri errori, conservando uno status di potere che in realtà non esiste più.
Chi non vuole andare al voto calpesta la democrazia e la libertà di espressione, utilizzando l’emergenza Covid come scusa plausibile al rinvio. Niente di più grave e di più grottesco. Milioni di italiani hanno appena votato per il referendum, poi per le elezioni regionali e amministrative, poi ancora per i ballottaggi dei comuni più importanti, e questo la dice lunga sulla civiltà di questo nostro Paese.
Chi tra di noi spera di rinviare le elezioni è perché teme di perdere posizioni conquistate in passato, non intende lasciare spazi recintati e occupati anche militarmente, e gioca sul destino e sul futuro di migliaia di giovani colleghi professionisti per i quali tanti ordini regionali hanno fatto molto poco.
Caro Presidente Verna, difenda lei le ragioni della democrazia all’interno della categoria che presiede e che guida con grande prestigio.
Non si faccia abbindolare da chi sogna di poter votare magari tra otto mesi, o ripetere l’esperienza di qualche anno, il 2016, quando il voto della categoria venne celebrato con un anno di ritardo.
Se accadono queste cose vuol dire che qualcosa nei meccanismi della rappresentatività non funziona, e questo è grane per tutti noi. Ma lo è ancora di più per il paese.
A difesa di questo principio il Gruppo Gino Falleri sarà irremovibile, a costo di organizzare una marcia silenziosa e rispettosa davanti al Quirinale per fare appello allo stesso Capo dello Stato”.