“Le voci della domenica”: Roberto Pelucchi racconta 90 anni di meravigliose radiocronache sportive

“Tutto il calcio minuto per minuto” compie 60 anni di vita, ma lo sport in radio ne compie 90

(Prima Pagina News)
Giovedì 23 Gennaio 2020
Roma - 23 gen 2020 (Prima Pagina News)

“Tutto il calcio minuto per minuto” compie 60 anni di vita, ma lo sport in radio ne compie 90

“Le voci della domenica”: Roberto Pelucchi racconta 90 anni di meravigliose radiocronache sportive
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Un tuffo nel mondo dello sport, o meglio un bagno di radiocronache sportive e di avvenimenti che hanno segnato la storia dello sport italiano, raccontato poi via radio dai vari radiocronisti dell’epoca, primo fra tutti Nicolò Carosio, una vera e propria icona della radio italiana. È tutto questo insieme “Le voci della domenica. Storia romantica di 90 anni di sport alla radio”, l’ultimo libro del giornalista Roberto Pelucchi, scritto per le Edizioni Bolis di Bergamo, e che racconta e riscostruisce in modo davvero speciale la “grande magia” di una delle trasmissioni radiofoniche più famose della storia italiana “Tutto il calcio minuto per minuto”, che proprio la settimana scorsa ha compiuto i suoi primi 60 anni di vita. Ma non solo “Tutto il calcio minuto per minuto”, nel racconto di Roberto Pelucchi c’è infatti davvero tanto altro ancora, e soprattutto c’è l’immensa passione che l’autore nutre da sempre per il mondo del calcio. Si parte dal lontano 1930, erano gli anni in cui nasceva quel genio delle prime radiocronache italiane che portava il nome di Nicolò Carosio. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Venezia, all’Università Cà Foscari, seguendo il padre nei suoi viaggi di lavoro in Inghilterra, Carosio ebbe modo di ascoltare le radiocronache della BBC, e nel 1932 decise di proporsi all'EIAR, era la Radio di Stato, commentando un immaginario derby Torino-Juventus e lasciando a bocca aperta la commissione d'esami. L'Eiar gli offrì allora un contratto di collaborazione, e per tutta la sua carriera, Carosio lavorò sempre e solo come collaboratore esterno. Il resto è storia: “Il 1º gennaio 1933 debuttò a Bologna per la partita amichevole Italia-Germania. Inaugurò per l'EIAR le radiocronache dei Mondiali di calcio del 1934, che l'Italia, padrona di casa, vinse; due anni dopo fu la voce della Nazionale di calcio alle Olimpiadi di Berlino (1936); fu confermato anche ai Mondiali di calcio del 1938 in Francia”. Ma la vera chicca di questo “romanzo dello sport via etere” di Roberto Pelucchi è ancora antecedente agli anni ’30, “quando da una torretta dell'ippodromo di San Siro, il 19 giugno 1927, Alfredo Gianoli si avvicinò titubante al microfono per raccontare il Gran Premio di Milano di galoppo, le radiocronache sportive erano in Italia ancora un esperimento. Ma da allora – scrive Roberto Pelucchi- la storia dello sport alla radio è continuata per più di novant'anni: sono cambiate le voci e si è evoluto lo stile del racconto, ma non si è mai spezzato quel filo che lega milioni di italiani all'appassionato ascolto delle radiocronache”. Un racconto serrato, ricco di dettagli e di aneddoti, arricchito di racconti e di ricordi, di testimonianze e di cronache del tempo, quasi un archivio di 90 anni di radiofonia sportiva, cosa che Roberto Pelucchi realizza perfettamente bene ripercorrendo e talvolta scoprendo per la prima volta decine e decine di campioni, imprese, drammi sportivi e soprattutto attraverso la voce di personaggi entrati nella memoria collettiva, dai cantori epigoni”. Molti di loro resteranno per sempre nel cuore di milioni di italiani: Nicolò Carosio, Vittorio Veltroni, Mario Ferretti - all'epoca d'oro di Tutto il calcio minuto per minuto, vero classico della radiofonia sportiva - Roberto Bortoluzzi, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Ezio Luzzi - fino ai protagonisti degli anni più recenti - Massimo De Luca, Bruno Gentili, Riccardo Cucchi, Filippo Corsini, Francesco Repice, perché non dirlo?, -“questo libro racconta con coinvolgente passo narrativo quasi un secolo di sport alla radio. Sarà la forza dell'immaginazione- sottolinea Roberto Pelucchi- ma a più di novant'anni di distanza dalla prima radiocronaca sportiva l'attesa, l'emozione, il batticuore, sembrano gli stessi di allora”. Nella foto proposta qui in alto c’è il primo nucleo storico dei grandi radiocronisti in Rai da Sergio Zavoli e Sandro Ciotti ad Enrico Ameri, sono loro con tutti gli altri che hanno poi fatto grande la Rai, ma soprattutto ha reso leggendaria ogni loro radiocronaca sportiva. Dire grazie ad ognuno di loro è davvero oggi molto retorico. (b.n.)


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