A Forlì torna Ibrida, Festival delle Arti Intermediali

I nomi più interessanti della ricerca italiana e internazionale nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale, della performance art e della musica elettronica si danno appuntamento per il quarto anno consecutivo nel rinato capoluogo romagnolo.

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Lunedì 01 Aprile 2019
Forlì - 01 apr 2019 (Prima Pagina News)

I nomi più interessanti della ricerca italiana e internazionale nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale, della performance art e della musica elettronica si danno appuntamento per il quarto anno consecutivo nel rinato capoluogo romagnolo.

«Le Arti Intermediali prevedono l’utilizzo di diversi media contemporaneamente (il video, l’installazione, la musica, la performance live), in un’ottica di ibridazione»: Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, Direttori Artistici di Ibrida - Festival delle Arti Intermediali, suggeriscono l’oggetto della proposta culturale e artistica che dal 26 al 28 aprile (ma con appuntamenti preliminari il 5 e il 13 aprile) prenderà vita a Forlì, città che negli ultimi anni ha visto fiorire numerose iniziative afferenti al mondo delle arti contemporanee. «Ibrida - Festival delle Arti Intermediali nasce nel 2015 allo scopo di indagare e divulgare le produzioni e le ricerche recenti nell’ambito dell’audiovisivo sperimentale, accogliendo in maniera del tutto naturale al suo interno anche la performance art e la musica elettronica abbinata alla sperimentazione video» continuano gli ideatori della manifestazione organizzata dalla Vertov Project con il contributo critico di Piero Deggiovanni, docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Uno dei principi base di Ibrida è affiancare i lavori di artisti affermati a quelli di nuovi talenti. Giunti alla quarta edizione, la Direzione Artistica del Festival ha deciso di creare uno spazio dedicato a un grande nome della scena contemporanea. Per il 2019 la scelta è ricaduta su Melanie Smith, artista inglese che lavora a livello internazionale sia nell’ambito del video che in quello delle istallazioni. Verrà proposta la sua Parres Trilogy, già presentata al MoMA di New York, alla Tate di Londra e al Museo di Arte Contemporanea di Barcellona. Nella sala spettacolo si alterneranno performance live e concerti di musica elettronica. In arrivo il danzatore e coreografo Jacopo Jenna, Francesca Fini, Basmati Film, Luca Maria Baldini con la sonorizzazione contemporanea de L’uomo meccanico di André Deed, film muto del 1921 e OKAPI, con un tributo al genio di Bruno Munari. In calendario, inoltre, tavole rotonde con ospiti internazionali sulla Post Internet Art e sul potere del corpo femminile nella sperimentazione audiovisiva contemporanea, presentazioni di libri, video installazioni e inusuali esperienze individuali di realtà virtuale. E, ovviamente, le opere di tantissimi video artisti nazionali ed internazionali.


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