Angelo de Negri (Progecta Srl) a Franceschini: "Tante promesse ma ancora nulla di fatto per il settore turismo"

"Ignorato non solo dal Governo"

(Prima Pagina News)
Mercoledì 13 Maggio 2020
Napoli - 13 mag 2020 (Prima Pagina News)

"Ignorato non solo dal Governo"

"Qualcuno dice che ci vorrebbe un Ministro anche per noi del Turismo senza accorgersi che basta andare a scrutare fra le tante sigle che sembrano essere state coniate appositamente per nascondere qualcuno, per trovare che noi abbiamo anche il Ministro del Turismo. Infatti il Ministero è nascosto nell’acronimo MIBACT (Ministero Beni ed Attività Culturali e del Turismo) ed il Ministro incaricato è l’On.le Dario Franceschini. Sig. Ministro, visto che c’è, venga allo scoperto ed assolva ai Suoi doveri in aiuto ad una delle categorie più importanti per l’economia nazionale ma ignorata da tutti e principalmente dal Suo Ministero e dal Governo stesso, visti i contenuti della attesissima conferenza stampa del Primo Ministro del 26 Aprile". Così l'Amministratore Unico di Progecta Srl, Angelo De Negri, in un messaggio indirizzato al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini. "Chi le scrive - continua - è un veterano del settore del Tour Operating incoming aderente alla prima Associazione dei Tour Operator Italiani e questa mia iniziativa di invitarla a “battere un colpo” è prettamente personale ma esprime tutta la rabbia e l’esasperazione del mondo del turismo che mi sento di rappresentare in qualità di fondatore della più importante Borsa Turistica del Centro sud quale è la BMT – Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli". "In questi casi - prosegue - si affidi a noi operatori del settore, a noi che abbiamo più dimestichezza per affrontare situazioni del genere… a questo punto avremmo già creato un PIANO TURISMO per ottenere un sostegno a fondo perduto dal Governo, ci saremmo già presi anche i soldi di questo MES… pur di non rischiare di celebrare il più triste dei funerali come quello possibile per tutto il settore turismo". "L’abbandono completo da parte Sua e quindi del Governo - aggiunge De Negri - e la strafottenza assoluta anche nel non rispondere alle tante sollecitazioni spedite da tutte le sigle sindacali del settore, anche una pubblicata venerdì scorso, ci sconvolge e ci deprime anche al solo pensare che a maggio potremmo dover pagare un doppio F24, che prima o poi finirà la cassa integrazione o il fis che sia ed i collaboratori delle nostre Aziende vedranno i loro emolumenti non prima di due mesi e senza alcuna garanzia per il prossimo futuro". "On.le Franceschini, lei forse ignora il grave stato di precarietà in cui versano le nostre Aziende Turistiche e quindi la invitiamo ad un confronto immediato presso il Suo dicastero, per illustrarle, de visu, la gravità della situazione e poter finalmente coinvolgere il Governo che ad oggi non ha fatto altro che promesse inutili, spesso contraddittorie, sempre inaccettabili, poco comprensibili e sicuramente oramai pericolosamente tardive", prosegue ancora. "On.le Franceschini, abbiamo bisogno di interventi urgenti e concreti… mancando gli incassi nelle nostre Aziende almeno fino a tutto dicembre 2020 - sottolinea - non siamo in grado di pagare gli affitti, le tasse, gli F24, gli stipendi, le utenze, le Assicurazioni etc, etc". "Le promesse di puro finanziamento del Governo - aggiunge - a noi non servono se non prima suffragati da un intervento economico consistente, immediato ed a fondo perduto che ci servirà solo per coprire le ingenti perdite già subite fin qui". "On.le Franceschini, intervistato nelle ultime ore da un giornalista a proposito delle ricadute che la crisi avrà sul turismo, ha risposto che serve un apposito fondo speciale europeo… ma non le sembra di fare l’eco alle nostre richieste? Ma allora in chi e in cosa dobbiamo sperare?". "Signor Ministro, spesso la abbiamo vista impegnato ad occuparsi di Arte o Attività culturali…, la prego, si occupi anche di noi! Ben vengano Arte e Cultura - scrive ancora - ma con noi attori essenziali e di primo piano, per poter assolvere regolarmente al nostro ruolo di operatori turistici anche rivolto alla diffusione al mondo intero dell’arte e della cultura". "Noi - conclude -desideriamo incontrare direttamente il nostro Ministro e non i Suoi mandanti; oggi 75 mila addetti rischiano di restare a casa e 13.000 Aziende rischiano la chiusura… ma la cosa più grave sarebbe quella di subire duri confronti con i Suoi omologhi degli altri Paesi che già ad oggi hanno assicurato agli addetti ai lavori un avvenire certo e duraturo anziché il triste scenario che si presenta oggi a tutto il comparto del turismo italiano completamente ignorato tristemente anziché sostenuto ed incoraggiato brillantemente".


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