Bambino Gesù, 25 interventi in un anno per la sindrome da trasfusione feto fetale nei gemelli
Lo scopo dell’intervento è interrompere lo scambio anomalo instauratosi a livello dei vasi sanguigni placentari e ristabilire una circolazione adeguata per entrambi i gemelli.
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Mercoledì 07 Dicembre 2022
Roma - 07 dic 2022 (Prima Pagina News)
Lo scopo dell’intervento è interrompere lo scambio anomalo instauratosi a livello dei vasi sanguigni placentari e ristabilire una circolazione adeguata per entrambi i gemelli.
In prossimità della Giornata dedicata alla Sindrome da trasfusione feto fetale (TTTS o Twin to Twin Transfusion Syndrome), che si celebra il 7 dicembre, l’equipe di Chirurgia fetale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con la dott.ssa Isabella Fabietti, ha effettuato il 25° intervento in un anno con procedura endoscopica per il trattamento di questa sindrome.

La trasfusione feto fetale è una malattia specifica dei gemelli che hanno in comune la placenta ed è caratterizzata dal passaggio anomalo di sangue da un gemello (donatore) all’altro (ricevente). Si verifica nel 10-15% di questo tipo di gravidanze e non sono note le cause che la determinano.

Se lasciate al loro decorso naturale, le forme gravi di trasfusione feto-fetale portano alla perdita di uno o entrambi i gemelli nella stragrande maggioranza dei casi.

La procedura prevede l’utilizzo di un endoscopio (fetoscopio) di circa 3 mm di diametro che viene inserito all’interno della cavità amniotica del gemello ricevente attraverso l’addome materno e che consente la visione diretta della superficie placentare. All’interno del fetoscopio viene inserita successivamente una sottilissima fibra laser che permette di coagulare le connessioni vascolari (anastomosi) per dividere la placenta in due distretti separati per ciascun gemello.

Lo scopo dell’intervento è interrompere lo scambio anomalo instauratosi a livello dei vasi sanguigni placentari e ristabilire una circolazione adeguata per entrambi i gemelli.

Al Bambino Gesù patologie complesse che colpiscono il feto vengono prese in carico dalla diagnosi al periodo perinatale (cioè il periodo che precede e segue immediatamente la nascita, compresi i casi di parto ad alto rischio) dall’Unità Operativa di Medicina e Chirurgia Fetale e Perinatale, diretta dal dott. Leonardo Caforio, al cui interno opera l’equipe di Chirurgia fetale, nell’ambito del Dipartimento medico chirurgico del Feto-neonato-lattante, con direttore il prof. Pietro Bagolan.

La presa in carico complessiva di mamma e bambino si avvale anche da alcuni anni della stretta collaborazione con il Reparto di Ostetricia e Ginecologia della clinica S. Pietro Fatebenefratelli, guidato dal prof. Marco Bonito, uno dei più importanti centri nascita in Italia.

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