BCE lascia tassi interessi invariati fino a 2020 e lancia Tltro-III

Il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere il tasso principale a zero, quello sui depositi a -0,40% e sui sui rifinanziamenti marginali a 0,25%.

di Tiziana Benini
Giovedì 06 Giugno 2019
Francoforte - 06 giu 2019 (Prima Pagina News)

Il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere il tasso principale a zero, quello sui depositi a -0,40% e sui sui rifinanziamenti marginali a 0,25%.

La Bce lancia un nuovo maxi-prestito alle banche, il Tltro-III: gli istituti di credito, secondo quanto si legge nella nota diffusa alla stampa, concederanno prestiti netti superiori a un valore di riferimento beneficeranno di un tasso d'interesse ribassato "fino a raggiungere un livello pari al tasso medio applicato ai depositi presso la banca centrale per la durata dell'operazione, con l'aggiunto di 10 punti base". Attualmente il tasso sui depositi è -0,40% e dunque tale tasso potrà arrivare fino a -0,30%. La Banca centrale europea, si legge ancora, manterrà i tassi d'interesse agli attuali minimi record "almeno fino alla prima metà del 2020". Il consiglio direttivo ha deciso di mantenere il tasso principale a zero, quello sui depositi a -0,40% e quelli sui rifinanziamenti marginali a 0,25%. "Il Consiglio direttivo si attende ora che i tassi di interesse di riferimento della Bce si mantengano su livelli pari a quelli attuali almeno fino alla prima metà del 2020 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l'inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine". La Banca centrale europea vede livelli leggermente più alti sia per inflazione che per crescita nel 2019 rispetto alle precedenti stime di marzo mentre ha lievemente ridotto le proiezioni per i prossimi due anni, riconoscendo il rischio che il rallentamento dell'Europa possa essere più prolungato e intenso di quanto previsto in precedenza. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha spiegato in conferenza stampa che i rischi per l'economia della zona euro restano orientati al ribasso, facendo riferimento all'incertezza legata a fattori geopolitici, alla crescente minaccia derivante dal protezionismo e alle debolezze dei mercati emergenti. Sono alcune tra le decisioni prese queste mattina a Vilnius, dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) che ha adottato decisioni di politica monetaria spiegate poi in conferenza stampa dal Presidente Mario Draghi.


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