Se non ci fossero i Clausi e i Ricchio non leggeremmo nulla di quel che accade (se accade) all’interno dei partiti in vista delle prossime elezioni regionali. In vista? Con occhiali da miope o da presbite(?) Quale vista? E quali partiti?
Ogni singolo esponente di nulla scrive qualcosa e la manda ai giornali. O non è così? Ci sono partiti o movimenti degni di questo nome? Non mi pare proprio! Ricordate (o non) i congressi provinciali o regionali della DC, del Pci, del Psi.
Non tanto e non solo i giorni – mai solo uno- delle assise vere e proprie a Vibo, Lamezia, Catanzaro? I giorni di quattrocento appuntamenti nelle sezioni, ai quali partecipavano – eccome se partecipavano- i Misasi, i Ligato, i Quattrone, i Masino Rossi, i Politano, i Mancini gli Zavettieri? E si discuteva con grande partecipazione e grande afflato dei temi dell’attualità del momento. Chi ascoltava per sapere, chi invece per dare un proprio contributo al dibattito del momento sentendosi coinvolto. Ed anche i corrispondenti dei giornali erano soddisfatti.
Adesso? A parte che le sezioni sono state (vergognosamente) cancellate letteralmente e, al loro posto, creati i circoli chiusi, utili solamente a contarsi per la elezione del segretario e del direttivo sulla carta e che spuntano solo al momento che qualcuno (chi?) ha deciso che bisogna tirare dal cappello, appunto, un segretario di circolo o di federazione.
Come si fa a discutere, chi prende l’iniziativa? Il parlamentare eletto o il consigliere regionale di comprensorio, se ne hanno voglia.
E neanche visto che la loro ricandidatura non si sa da chi dipende! Ed allora non rimane che la strada. “Scusa, mi sai dire chi sono i candidati alla presidenza della giunta, hai letto i giornali, se ne parla? Chi ha deciso i nomi che circolano? Si legge di Irto, Occhiuto. De Magistris, Tansi e compagnia. Come sono spuntati? Chi li ha indicati? Da quale dibattito son venuti fuori? Ci sono organismi? Eppure, questo è.
E non è giusto, però! Io vorrei partecipare per dire la mia, ma non si dibatte, non si parla, nessuno indice una iniziativa pubblica.
Al massimo c’è qualcuno che scrive, inascoltato sui social e e indica, per fare un esempio, la ricandidatura di Oliverio o quella di Viscomi, di Occhiuto o della Ferro. Tansi si autocandida, De Magistris viene indicato (e perché?)ma se si manda Irto a Napoli cosa succede? Quanta confusione sotto il cielo, ma tal dei tempi è costume.
Eppure, ognuno detta al Quotidiano o alla Gazzetta. Autoproclamandosi candidato. Si è discusso a fondo, per esempio, della candidatura di Franz Caruso a sindaco di Cosenza? Non mi pare, almeno per quanto si sarebbe dovuto fare. Ho incontrato casualmente il segretario (o commissario?) di un partito di centro sinistra.
“Tu voti De Magistris? O Irto? Chi li ha candidati? Ti sei pronunziato? Non mi hanno chiamato. Eppure ognuno “sbafungia”( direbbe il Collega Giampiero De Maria), cioè parla, parla dei massimi sistemi. Autoproclamandosi candidato, questo è il bello. Sei della partita, mi ha chiesto un mio amico. Mai andato al campo sportivo io. No, no. Noi votiamo per Irto. Noi chi? Noi, io e i miei amici. E così che lui avanti, dichiarando a Caterina Tripodi del Quotidiano che lui ha sciolto la riserva, dopo aver pregato, sempre sul giornale, De Magistris e Tansi di farsi da parte. Come e perché, a che titolo? Non si sa. Forse perché, si ritiene il più forte, cioè unto ( o irto) dal Signore.
E Tansi, che ha cominciato prima di tutti? E aprile, il padre della brava Marianna tutte le sere in tv, con Cinzia Lamberti Spadei? E Sergio Aquino? Non è dato sapere. Stasera fanno una cena per forza riservata e diffondono il verbo. Consummatum est! E i grillini? Ci sono ancora? Visto che Morra ha detto che il movimento ce l’ha nel sangue? Con chi vanno? Quanti sono rimasti, ovvio, in attesa che torni Italia dei Valori! Con Dibba chi? Occhiuto ha ricevuto la bolla candidatizia direttamente dall’augusto Berlusconi. E abbiamo coperto il centro destra ed il centro sinistra.
Ed i cespugli che sono determinanti? E che pure sono tanti? Non si sa, ma aspettano una convocazione per dire e soprattutto chiedere, mentre si attende che Giovanni (non Enrico) Toti vorrebbe , addirittura, da Genova sbarcare in Calabria. Novello Garibaldi.
Intanto nel mare magnum della confusione i pontieri della sinistra, capitanati da Jasmine Cristallo tifano per il rinvio delle elezioni. E pare che abbia coinvolto, sardine inesistenti a parte, anche il M5S e i Leu. Senza nomi, perché non è dato sapere se ci sia un referente. Ne sapremo di più (?) andando-vedendo-vivendo!
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