Calcio, serie A: il Cagliari vede l’Europa

Sognare ora non è proibito.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 30 Ottobre 2019
Roma - 30 ott 2019 (Prima Pagina News)

Sognare ora non è proibito.

di Maurizio Bistrusso

I rossoblù vincono 3-2 si riprendono il quinto posto e si portano a quota 18, in condominio con Napoli e Lazio. La squadra di Maran è la vera sorpresa del campionato. Una vittoria complicata contro un avversario difficile che vale tantissimo per come è stata ottenuta. Dopo essere passati in svantaggio i cagliaritani hanno reagito con carattere e grande determinazione e nel secondo tempo hanno capovolto il risultato legittimando una chiara superiorità tecnica con una prova di grande maturità. E questo era quello che volevano i tifosi in uno stadio bomboniera da tutto esaurito. Al Sardegna Arena arrivano tre punti che allungano la striscia positiva e valgono l’ottavo risultato utile consecutivo. Cinque vittorie e tre pareggi confermano la bontà del lavoro dei tecnici e dei protagonisti in una stagione in cui si festeggia il centenario e si celebrano i cinquant’anni dalla conquista dello scudetto del ‘70. Il Cagliari ora è consapevole del suo valore e ha maturato quelle certezze necessarie per giocare contro qualsiasi avversario a viso aperto. Tutto l’ambiente spinge sull’acceleratore, si gode il momento, ci crede e sulle ali dell’entusiasmo percepisce che nessun traguardo potrà essere precluso. Alla vigilia della gara tecnico e giocatori cagliaritani erano consci di affrontare una squadra tosta e dotata di grandi valori assoluti. E il campo lo ha dimostrato. Per i rossoblù non è stata un’impresa facile. I felsinei, con un pressing alto e una condotta aggressiva sono riusciti a mettere in difficoltà, nel primo tempo, i cagliaritani che non sono riusciti a sviluppare sulle corsie esterne il solito gioco fatto di sovrapposizioni e di inserimenti sugli spazi. La catena di destra con Faragò e un Nandez, un po’ in ombra e troppo vicino a Cigarini, non ha funzionato ed è stata poco incisiva, mentre la fascia sinistra ha visto il grande lavoro del solito Pellegrini che ha percorso la corsia all’infinito. Uno sforzo individuale e a volte isolato che ha prodotto inevitabilmente giocate e passaggi poco precisi. Il Cagliari ha sofferto nei primi 45’ ma ha tenuto il campo e saputo limitare i danni. Cigarini e compagni hanno saputo gestire i momenti difficili e hanno ripreso forze e nuove energie nell’intervallo. Il Bologna nella seconda parte ha pagato lo sforzo e il dispendio di energie profuso per imbrigliare e rendere inoffensivo il gioco della squadra di casa. E il risultato si è visto dopo pochi minuti. Il Cagliari, dopo aver ottenuto il pareggio con Joao Pedro e capovolto il punteggio con un gesto tecnico di grande valore di Simeone, autore di un gol bellissimo, ha liquidato gli emiliani con grande decisione e non ha concesso nulla. il Bologna è sparito dalla scena e non c’è stata più partita. A confermare la superiorità ci ha pensato ancora Joao Pedro con il gol del 3-1. Una doppietta che ha chiuso i giochi. A legittimare la superiorità dei cagliaritani altre tre azioni da gol fallite da Castro e Ionita per poca lucidità. Oggi un capitolo a parte lo merita il “Cholito” Simeone. L’attaccante ha realizzato una rete di rara bellezza per freddezza e per il gesto tecnico degni di un campione. L’argentino, lanciato in verticale da Nainggolan, con un tocco da sotto, ha superato il portiere con una palombella guidata alla perfezione che ha regalato un grande entusiasmo e illuminato la serata. Sembrava finita ma poi per un errore banale è arrivato il secondo gol degli emiliani nei minuti di recupero. Una qualche sofferenza di troppo per l’autogol di Olsen, tradito da una deviazione di Faragò. Il 3-2, frutto di uno sfortunato episodio, non ha minimamente scalfito il morale dei rossoblù che hanno congelato il gioco e tenuto lontano dalla porta di casa gli avversari. Il Cagliari ha preso il volo e domenica alle 12.30 affronterà in trasferta l’Atalanta di Gasperini. Si incontreranno le due squadre più in forma del campionato. Sarà sicuramente una bella partita perché le due compagini giocano sempre per vincere. I rossoblù sono la bestia nera dei bergamaschi e i tifosi si augurano che la tradizione venga rispettata e confermata anche nella prima domenica di novembre.


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