Calcio, serie A: un Cagliari sottotono regala un punto al Verona.

Svanisce il sogno dei rossoblù che non riescono realizzare il poker di vittorie che dopo gli ultimi exploit era alla portata della squadra del presidente Giulini.

(Prima Pagina News)
Domenica 29 Settembre 2019
Cagliari - 29 set 2019 (Prima Pagina News)

Svanisce il sogno dei rossoblù che non riescono realizzare il poker di vittorie che dopo gli ultimi exploit era alla portata della squadra del presidente Giulini.

di Maurizio Bistrusso

Al Sardegna Arena Cagliari - Verona finisce 1-1- ma si poteva e doveva fare di più. Gli uomini di Maran non sono riusciti a conservare il vantaggio realizzato da Castro nel primo tempo , forse in condomino con Joao Pedro, conservare il quarto posto e portare a casa i tre punti. Il pareggio è oro colato per gli scaligeri e accontenta gli uomini di Juric che sfruttano uno sfortunato scivolone di Pisacane. Un pallone apparentemente semplice da giocare da parte del difensore, in ripiegamento facile all’indietro, si è poi trasformato nell’episodio decisivo che ha determinato il risultato finale. Un pallone innocuo è poi finito nei piedi di Faraoni che non ha avuto nessuna difficoltà ad appoggiare in porta e battere Olsen. In precedenza, prima Rog e poi Simeone, avevano fallito il gol del 2-0 che avrebbe chiuso la gara. L’ex napoletano aveva centrato il palo di testa, a colpo sicuro, e pochi minuti dopo Simeone, su cross di Nainggolan, falliva, calciando alle stelle davanti alla porta, un gol già fatto. Il bilancio dei rossoblù è comunque positivo e la squadra mantiene il sesto posto, a quota 10, in condominio con la Lazio. È positivo il rammarico della squadra a fine gara che dimostra l’attaccamento alla maglia e ambizioni diverse rispetto ad una risicata salvezza a cui la società ci aveva abituato. È un aspetto importante da non sottovalutare per quel cambio di mentalità che tutti i tifosi attendono da diversi anni. E il pubblico,sempre vicino alla squadra, ha dimostrato di meritare nell’anno del centenario e a cinquant’anni dallo storico scudetto del ‘70 di vivere un campionato con ambizioni diverse per arrivare almeno in Europa. Sarebbe il modo migliore per festeggiare e far sognare una tifoseria che supera i confini della Sardegna. Il pareggio di stasera è il risultato più giusto per quello che si è visto in campo. Ad un primo tempo dominato dal Cagliari è seguito un secondo tempo dove è uscito fuori il Verona. Ci sono state diverse occasioni da rete per entrambe le squadre che in alcuni tratti sono apparse lunghe e poco coese. Il Cagliari ha pagato il dispendio di energie profuso nelle ultime partite in termini di risorse fisiche e nervose. È stata una partita combattuta, non bellissima, dove alcuni dei protagonisti della straordinaria vittoria ottenuta al San Paolo, contro il Napoli, sono apparsi meno brillanti, qualche volta imprecisi e in alcuni episodi deconcentrati. La gestione della palla e l’intensità del pressing sono stati approssimativi e in alcune giocate è mancata l’aggressività e la determinazione che aveva regalato 9 punti nelle ultime tre gare. L’episodio che ha visto protagonista in negativo Pisacane è stato decisamente sfortunato e il gesto più bello è stato quello che i compagni hanno riservato al difensore alla fine della gara. Gli abbracci e l’affetto mostrato da tutti i protagonisti , allenatore e dirigenti compresi, è stata la dimostrazione che il gruppo è forte e nulla è lasciato al caso. E questo è un aspetto importante che rafforza la squadra ed è fondamentale per raggiungere qualsiasi traguardo. A difesa del giocatore napoletano e, ad onore del vero, occorre evidenziare che nel primo tempo il centrale aveva salvato il risultato respingendo un tiro a colpo sicuro di Veloso, dopo un’uscita di Olsen, proprio sui piedi del veronese che aveva calciato a colpo sicuro. Resta l’amarezza di non essere riusciti ad ottenere i tre punti ma c’è la consapevolezza che la squadra ha un centrocampo di qualità, e bene assortito, con una rosa qualitativamente superiore rispetto alle passate stagioni e in grado di regalare qualche soddisfazione in più ai tifosi. Per fare il salto di qualità occorre lavorare e trovare alternative nel settore avanzato in quanto attualmente in organico non ci sono giocatori di peso in grado di sostituire i presunti titolari. Ora si va all’Olimpico per giocare contro la Roma di Fonseca reduce da una vittoria sofferta in trasferta con il Lecce di Mancosu. La squadra, dopo le prime sei giornate di campionato, è consapevole di poter affrontare qualsiasi avversario senza alcuna remora . E questo è un bel biglietto da visita da presentare ai giallorossi per continuare questa nuova avventura con presupposti diversi. Occorre pensare positivo e nessun traguardo verrà precluso se tutto l’ambiente resterà forte e unito davanti a qualsiasi ostacolo. Quest’anno sembra davvero quello giusto per portare il Cagliari nei piani alti.


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