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Il Cagliari soffre e strappa un punto prezioso all’Olimpico.
Il Cagliari soffre e strappa un punto prezioso all’Olimpico.
di Maurizio Bistrusso
Finisce 1-1 tra la Squadra giallorossa e gli uomini di Maran. Passati in vantaggio con Joao Pedro, su calcio di rigore, per un evidente fallo di mano di Mancini, poi deciso dal VAR, i rossoblù sono stati raggiunti, dopo pochi minuti, da un autogol di Ceppitelli. Il capitano, nel tentativo di anticipare Dzeko, ha spinto la palla alle spalle di Robin Olsen. La Roma le ha provate tutte e ha costretto il Cagliari ad una condotta quasi esclusivamente difensiva. Nel secondo tempo il dominio è stato netto e i cagliaritani non sono riusciti quasi mai a ripartire e a rendersi pericolosi. Una condotta troppo passiva che ha provocato molta apprensione e poca lucidità in alcuni dei protagonisti rossoblù che hanno terminato la gara stremati e colpiti dai crampi. Ma la porta è rimasta inviolata e il pareggio alla fine è meritato. Ottima prova di Cigarini e del solito Nandez che col numero uno Olsen si dividono la palma di migliore in campo. Il Cagliari ha cercato con tutte le sue forze di chiudere la gara con un risultato positivo. A pochi minuti dalla fine però ha rischiato di capitolare per una condotta troppo rinunciataria. Nel finale la Roma si è riversata con tutto l’organico nell’area rossoblù. Un batti e ribatti pericoloso è rischioso per unCagliari fino a quel momento ordinato con mischie e situazioni confuse rese inoffensive dalla sicurezza e dagli interventi del numero uno svedese. E quando tutto sembrava finito e l’1-1 in cassaforte, la partita si è accesa per un goal annullato a Kalinic. Al triplice fischio finale, dopo 10’ di recupero, si sono levate le proteste dei romanisti che hanno inveito contro la terna arbitrale. Espulsioni e allontanamenti vari per i componenti dello staff e per l’allenatore Fonseca hanno caratterizzato l’uscita dal campo dei protagonisti con conseguenze disciplinari sicuramente molto pesanti. Le immagini televisive hanno chiarito ogni dubbio e hanno dimostrato che l’attaccante ha spinto Pisacane facendogli perdere l’equilibrio. Il difensore è finito contro il portiere Olsen che lo ha travolto senza poter intervenire ed impedire il tiro e la rete. Un brutto episodio in cui il difensore ha perso conoscenza ed è uscito in barella col collare. Un finale amaro e imprevisto. Polemiche e accuse molto forti che hanno guastato l’ambiente in una partita in cui gli applausi per Nainggolan avevano regalato un bel momento di sport. I rossoblù proseguono la striscia positiva e dopo tre vittorie e due pareggi consecutivi raggiungono quota 11 in classifica. Gli eroi di Napoli hanno ripetuto la bella prestazione che aveva regalato la vittoria al San Paolo. Fin dai primi minuti i rossoblù hanno dimostrato di aver preparato bene e con attenzione la gara. L’approccio è stato positivo e con una buona organizzazione difensiva la squadra è rimasta compatta e non ha concesso spazi, rendendo inoffensivo Dzeko, sempre ingabbiato da almeno tre avversari, e ha sporcato le giocate di Zaniolo, Kluivert e Kolarov sulle corsie esterne. Un esempio di difesa coordinata e mai frutto del caso, determinata, in partenza, dal reparto avanzato che dettato il pressing. Una tattica precisa puntualmente applicata e appoggiata dal centrocampo e sostenuta da una difesa molto attenta. Questa strategia ha pagato nel primo tempo. Una condotta pratica e priva di virtuosismi estetici ma incisiva e utile per raggiungere l’obiettivo. Nandez e compagni non hanno concesso spazi all’undici di Fonseca che ha mantenuto una totale supremazia nel possesso palla dimostrando un totale predominio territoriale. La Roma ha fatto la partita ma è stata poco incisiva nelle conclusioni per la grande applicazione di tutta la squadra rossoblù. E quando i giallorossi sono riusciti a liberarsi dalla gabbia ci ha pensato un grandissimo Olsen ad ereggere un muro invalicabile contro i suoi ex compagni. La vendetta è stata consumata e qualcuno oggi si sarà pentito di averlo relegato ai margini del progetto giallorosso e scaricato con troppa superficialità . E Giulini ringrazia. Il Cagliari ha disputato una buona gara in termini di organizzazione, determinazione, grinta e unità di intenti. La squadra ha saputo soffrire nei momenti di difficoltà senza mai perdere la testa. I giocatori rossoblù , anche oggi con la maglia verde porta fortuna, hanno giocato con grande attenzione e hanno messo in difficoltà la Roma con alcune ripartenza veloci che hanno visto protagonista il centrocampo, e in particolare la corsia destra. Nandez è devastante ed è un grande acquisto. A dettare i tempi un Cigarini sempre presente in ogni parte del campo. Nel secondo tempo c’è stato un leggero calo fisico. La squadra ha subito troppo e non è riuscita a pungere come in altre occasioni. Ma il pareggio vale oro per come è stato ottenuto e aumenta la fiducia e la consapevolezza del gruppo che dovrà lavorare ancora tantissimo per trovare nuovi equilibri, soprattutto nel reparto avanzato. Alla Roma rimane la consapevolezza di una grande prestazione e l’amarezza per non essere riuscita a sfruttare il turno casalingo. Oggi ha impedito al Cagliari di rendersi pericoloso. Simeone è arrivato poche volte al tiro ed è rimasto fuori dalla partita. L’attaccante argentino non ha mai trovato la porta e Joao Pedro da solo non può fare reparto. La tattica utilizzata da Maran ricorda il Catania di qualche hanno fa. Un gioco speculare e poco spettacolare ma molto concreto. La classifica rispecchia i valori del campo ma occorre trovare soluzioni alternative contro avversari che fanno la partita e non affidarsi solo alla buona sorte. La vera forza della squadra è il centrocampo. E da quel reparto dovranno nascere le opportunità per fare il salto di qualità e puntare in alto. E se poi arrivasse un’altra punta nulla sarebbe precluso. Ora uno stop e la sosta per la Nazionale e poi al Sardegna Arena arriva la Spal di Semplici. I tifosi ora si godono il sesto posto in condominio con Lazio e Fiorentina e pensano positivo. C’è una maggiore consapevolezza che questa non potrà essere una stagione anonima. La squadra è determinata e mostra personalità e un gran carattere. Sarà importante uscire dal campo sempre a testa alta così come è successo anche oggi con la Roma. E dopo sette giornate è un bel biglietto da visita.