Capitale della Cultura 2022, Ancona tra le 10 città italiane finaliste. Le ragioni del sindaco Valeria Mancinelli
Davanti alla giuria del Mibact sono sfilate Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. Ecco la scheda della città di Ancona.
(Prima Pagina News)
Domenica 17 Gennaio 2021
Ancona - 17 gen 2021 (Prima Pagina News)
Davanti alla giuria del Mibact sono sfilate Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. Ecco la scheda della città di Ancona.
Un sogno non costa davvero nulla. Il sindaco del capoluogo marchigiano. Valeria Mancinelli, sottolinea che: “Se la candidatura a Capitale della Cultura vuole essere uno strumento per potenziare il ruolo di trasformazione di una città, allora è giusto assegnare questo riconoscimento ad Ancona, dove questo processo è già in atto da qualche anno. Ancona storicamente non ha percepito la cultura come elemento essenziale per la costruzione della propria identità e come prospettiva di sviluppo e lavoro - ha proseguito il primo cittadino - Ma la sta costruendo ora, da qualche anno, a partire dall’impostazione del piano strategico, realizzato con una visione ben precisa e composto da tanti progetti strategici. Questa è la prima ragione. In secondo luogo, il progetto coinvolge decine di migliaia di persone, non solo chi opera nella cultura. C’è un protagonismo popolare. Infine, siamo sicuri di poter garantire di poter realizzare il progetto senza disastri nella finanza pubblica”.

Ancona nasce e si sviluppa in funzione dell'Altro, come porto, luogo di incrocio, di conoscenza e scoperta. A una cultura che oggi è chiamata ad occuparsi della coesione, della differenza, della civiltà, la città offre un terreno fertile di scambio e di produzione di nuovi contenuti e nuove mappe attraverso progetti che guardano all'accessibilità, alla sostenibilità, alla tutela, ai giovani e al dialogo tra le discipline della conoscenza.

“Ancona è una città che ha da sempre un rapporto con la cultura instabile e diffidente, pur molto intenso - ha detto l’assessore Marasca -. Abbiamo tante storie di cultura, di ricerca, di innovazione. Qui nasce l’archeologia, il diritto commerciale, si sviluppano delle prospettive nuove nell’arte figurativa, nel teatro di comunità, nella letteratura. È una città che deve essere capace però di trasformare lo straordinario che ha in ordinario, far sì che l’accidentale diventi permanente. È un po’ come passare dall’innamoramento all’amore. Questo è quello che possiamo ricevere dal bando. Ma non vogliamo ricevere senza dare nulla. Mettiamo a disposizione i parchi, i paesaggi, i musei, i luoghi, le persone, i tecnici, i filosofi, i letterati. Vogliamo – ha concluso - disegnare nuove mappe della cultura”.

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presentazione dossier
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Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli

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