Carlo Verna e Marta Cartabia, troppi silenzi, ossessivi e ingombranti. Ma i giornalisti italiani chiedono la verità!
Troppi silenzi del Presidente dei Giornalisti Italiani Carlo Verna e del Ministro della Giustizia Marta Cartabia a proposito delle Elezioni dell’Ordine e del Rinnovo degli Organi direttivi dei giornlisti italiani. Il ministro Cartabia non risponde neanche alle PEC inviate al suo ufficio e alla sua cortese attenzione. Per noi è grave che accada.
(Prima Pagina News)
Domenica 02 Maggio 2021
Roma - 02 mag 2021 (Prima Pagina News)
Troppi silenzi del Presidente dei Giornalisti Italiani Carlo Verna e del Ministro della Giustizia Marta Cartabia a proposito delle Elezioni dell’Ordine e del Rinnovo degli Organi direttivi dei giornlisti italiani. Il ministro Cartabia non risponde neanche alle PEC inviate al suo ufficio e alla sua cortese attenzione. Per noi è grave che accada.

Sul rinnovo degli Ordini, Regionali e Nazionale, Carlo Verna ha preferito tacere tacere, e poi ancora tacere.

 Immaginando, forse, che il silenzio potesse eliminare il problema, o allontanare per sempre lo spettro di un dibattito dovuto perché fortemente richiesto da migliaia di giornalisti italiani con in prima fila il GRUPPO GINO FALLERI – GIORNALISTI 2.0.

Peccato, questi suoi silenzi sono diventati assordanti, ossessivi, inadeguati al ruolo di un fine avvocato come lui. Allora noi – dicono dal Gruppo Falleri -  caro Carlo, ti scriviamo di nuovo oggi ma solo per dirti di non deluderci oltre, di assumerti le tue responsabilità di Presidente Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Italiani, e di dirci con estrema chiarezza cosa accadrà nei prossimi mesi nella casa comune dei giornalisti italiani.

Si voterà? Come si voterà? E soprattutto, quando si voterà?

Sai cosa pensano i colleghi che seguono questi temi? Che tu abbia paura di tornare al voto, e come te molti altri colleghi presidenti di ordini regionali, che ora stanno al loro posto solo in nome della pandemia e dell’emergenza sanitaria.

 

Molti di loro, se non ci fosse stata la pandemia sarebbero già a casa, delegittimati e senza ruolo. E invece, da un anno i nostri Ordini regionali sono retti da presidenti che non ne hanno più né titoli né diritto.

 

Quando torneremo alle urne? I Giornalisti italiani hanno diritto a poter rinnovare i propri organismi dirigenti? E se la risposta è sì, si può sapere quando questo avverrà?

Cosa dobbiamo aspettare oltre? La pandemia?

 Ma a settembre avremo tutti l’immunità di gregge ci dicono gli esperti, e saremo quasi tutti vaccinati.

Voteremo da remoto? E quando?

Si sa nulla della gara d’appalto affidata a Invitalia? Oggi 9 maggio siamo sicuri che questa gara il Consiglio Nazionale dell’Ordine l’abbia affidata ad INVITALIA ?

Dopo aver speso soldi per far fare il capitolato a CASAGIT SERVIZI ( quanti soldi ? è lecito saperlo) Ora l’Ordine nazionale dovrà spendere almeno altri 40 mila euro per affidare il servizio a Invitalia, ma lo ha fatto? Oggi siamo al 9 maggio e il tempo vola.

Torniamo a votare in presenza, la Pandemia è una scusa che non regge più, lo sanno tutti i giornalisti italiani e lo sapranno anche quando finalmente riusciranno a recarsi alle urne per un rinnovamento totale dei quadri dirigenti.

  Si sa nulla del sistema che sarà utilizzato? Si è deciso come risolvere il problema delle candidature elettroniche? E’ vero che per andare al voto elettronico dovremo aspettare altri sei mesi?

Presidente Verna  - aggiungono dal Gruppo FALLERI - non credi che sia arrivato il momento di dire ai giornalisti italiani come andranno realmente le cose?

Avevi preannunciato che non ti saresti più ricandidato alla Presidenza dell’Ordine, e ci eravamo tutti preparati alla successione, era stato indicato (anche da te) il collega Carlo Bartoli di Firenze al tuo posto, ora invece si fa il nome di Daniele Cerrato che lascerebbe la Casagit per prendere il tuo posto, ma se tutto questo è vero (noi non ci crediamo!) allora la categoria cosa conta ancora?

Presidente Verna, non deluderci ancora per favore. Esci dal tuo letargo, finto e reale che sia, e dicci la verità, almeno quella che conosci.

 Sei stato così bravo da far zittire anche il ministro Marta Cartabia e il suo Capo Dipartimento, anche loro preferiscono non rispondere alle nostre sollecitazioni, e la cosa più grave è che a loro abbiamo mandato delle PEC, e da che mondo e mondo ci hanno sempre detto che una PEC vale una polizza d’assicurazione. Bugie, bugie, solo bugie.

Manderemo copia di questa nostra riflessione – concludono i vertici del GRUPPO FALLERI – GIORNALISTI 2.0 -  anche a Largo Arenula perché tutti sappiano che i giornalisti italiani oggi come oggi sono una “categoria appesa” ai silenzi istituzionali di troppa gente. Se non è dittatura del libero pensiero questa, allora Carlo tu che sei un fine giurista dicci cos’altro è. Grazie Carlo.


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