Cinema, Woody Allen: "Potrei smettere di girare film"

"Le persone ormai pensano: 'Stare a casa non è poi così male'"

(Prima Pagina News)
Martedì 02 Giugno 2020
Roma - 02 giu 2020 (Prima Pagina News)

"Le persone ormai pensano: 'Stare a casa non è poi così male'"

Si profila un addio al cinema per Woody Allen. A dichiararlo è lo stesso attore e regista newyorkese al Financial Times, in un'intervista in occasione dell'uscita in streaming del suo nuovo film "Un giorno di pioggia a New York", in programma il prossimo 5 giugno. A spingerlo a pensare di smettere, lo stop imposto alle sale cinematografiche: "Non so quante di esse potranno riaprire. Le persone ormai pensano: 'Stare a casa non è poi così male, ceno e poi mi guardo un film sullo schermo del televisore'. Ma io non voglio fare film per i piccoli schermi, perciò potrei smettere del tutto di girarli", dichiara. Inoltre, "ho 84 anni, presto sarò morto. Anche se scrivessi la migliore sceneggiatura del mondo, potrebbe non esserci nessuno a produrla, perciò che incentivo avrei a continuare? Ero solito finire un copione, farlo ricopiare al computer, consegnarlo al mio produttore che avrebbe iniziato a cercare i finanziamenti, formare il cast e quindi girare. L’ho fatto per anni nello stesso modo: un processo molto semplice. Ma in questo momento non funziona più. Dunque, che fare?". Il regista, che prima della pandemia ha girato il suo 49esimo film, intitolato "Rifkin’s Festival", ambientato a San Sebastiàn - dove potrebbe essere presentato il prossimo anno - e che vede fra i protagonisti Christoph Waltz e Louis Garrel, durante lo stop forzato non ha scritto alcuna sceneggiatura: "Non ho nessuna ispirazione. Ci sono film o serie che in un attimo riescono a drammatizzare o fare satira su temi come questo. Ma su di me non funziona. Trovo tutto troppo orribile. Non faccio niente per tutto il giorno, aspettando che questo coronavirus passi. Il massimo che posso fare è stare nella mia stanza a studiare un vaccino: ma non illudetevi che riesca a trovarlo", dice. Sul versante musicale, infine, il gruppo jazz in cui Allen suona è stato colto dal lutto, per la morte di uno dei membri, Eddie Davis, contagiato dal virus: "Suonavo con Eddie tutti i lunedì sera, e due settimane dopo l’ultima volta lui se n’è andato. Era un uomo meraviglioso, siamo tutti devastati da questa perdita.Chissà se torneremo mai a suonare insieme".


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