CISL, Luigi Sbarra, nuovo Segretario nazionale della Cisl. Alle spalle la fierezza e la storia del movimento operaio.
A darne l’annuncio ufficiale è stata la stessa Annamaria Furlan che dopo sette anni di leadership alla guida della CISL lascia la guida del sindacato ad un “combattente calabrese”, un uomo che fa sindacato sin da ragazzo, che viene da una delle aree più emarginate e isolate del paese, la Locride, e che va eternamente fiero della sua “calabresità”. In Calabria, chi lo conosce bene assicura che alla guida della CISL sta per arrivare un “leone”.
di Pino Nano
Sabato 27 Febbraio 2021
Roma - 27 feb 2021 (Prima Pagina News)
A darne l’annuncio ufficiale è stata la stessa Annamaria Furlan che dopo sette anni di leadership alla guida della CISL lascia la guida del sindacato ad un “combattente calabrese”, un uomo che fa sindacato sin da ragazzo, che viene da una delle aree più emarginate e isolate del paese, la Locride, e che va eternamente fiero della sua “calabresità”. In Calabria, chi lo conosce bene assicura che alla guida della CISL sta per arrivare un “leone”.
Sarà quindi Luigi Sbarra, attuale segretario generale aggiunto della CISL il prossimo segretario nazionale del sindacato bianco. Di origini calabresi, nato a Pazzano in provincia di Reggio Calabria, Sbarra ha iniziato ancora giovanissimo la propria esperienza sindacale a Locri, come operatore territoriale della Fisba, l’ex federazione dei braccianti agricoli della Cisl.

Chi in Calabria è cresciuto e ha lavorato con lui parla di un “animale di razza”, di un “combattente tenace”, di un lavoratore che ha dedicato tutta la sua vita al mondo operaio, insomma un grande protagonista della vita politica e sociale dell’intero mezzogiorno d’Italia. Nel 1984 Sbarra perfeziona la propria formazione partecipando al corso lungo per dirigenti del Centro studi Cisl di Taranto. Poi, l’anno successivo viene eletto segretario generale della Fisba di Locri.

Dal 1988 al 1993 è alla guida della Cisl del comprensorio Locrideo, per poi diventare segretario generale della provincia di Reggio Calabria, dove rimane fino al 2000. Per lui sono anni di dure ed estenuanti battaglie sindacali, che lo vedranno quasi sempre vincitore assoluto. Non uno qualunque alla guida della CILS, ma un vero e proprio “leone” da combattimento.

Nel 2000 arriva al vertice della Cisl Calabria, ruolo che ricopre fino al dicembre 2009, quando è poi chiamato a Roma per far parte della segreteria confederale nazionale, e nel 2016 è eletto segretario generale della Fai nazionale, l’attuale categoria dei lavoratori agricoli della Cisl.

A preannunciare la sua prossima designazione è stata la stessa Annamaria Furlan: “Avevo già affermato, nei mesi scorsi, con molta chiarezza e serenità – ha dichiarato la Furlan nelle sue conclusioni al Comitato Esecutivo della Cisl– che non mi sarei candidata al congresso confederale della Cisl, il cui iter inizierà nei prossimi mesi nei luoghi di lavoro e nei territori, in modo da consentire il ricambio del gruppo dirigente della nostra organizzazione ed un nuovo percorso che deve nascere nella massima unità e con la conferma dei valori di riformismo, rinnovamento e trasparenza, che hanno caratterizzato questi ultimi sette anni.

I tempi sono maturi”. “Nei prossimi giorni – ha spiegato ancora il numero uno della CISL– avvierò come previsto le consultazioni con tutti i segretari delle categorie, delle regioni e degli enti della Cisl, dove proporrò, come tutti sanno da tempo, il nome di Luigi Sbarra, attuale segretario generale aggiunto, come mio successore alla guida della Cisl”.

“La nostra intenzione – ha quindi concluso Annamaria Furlan – è quella di organizzare già nel mese di marzo, il prossimo Consiglio Generale della Cisl per l’elezione del nuovo Segretario Generale e della Segreteria Confederale nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti Covid”.


Per la storia della CISL italiana si apre dunque una nuova pagina e soprattutto un nuovo capitolo che vedrà ai vertici del sindacato un uomo che del mondo operai sa praticamente vita e miracoli, per averne fatto parte sin da ragazzo e senza mai tirarsi indietro. Il classico “uomo che viene da molto lontano”. Per chi volesse conoscerlo meglio qui di seguito il link di un servizio realizzato anni fa dalla RAI, firmato da Pino Nano, e interamente dedicato a Luigi Sbarra.

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