Codacons, Ponti e Strutture a rischio anche in Calabria, i prefetti vigilino sulla sicurezza pubblica

Nella Regione Calabria una serie di manufatti  necessiterebbero di verifiche e indagine per accertarne il livello di sicurezza. 

(Prima Pagina News)
Sabato 18 Agosto 2018
Reggio Calabria - 18 ago 2018 (Prima Pagina News)

Nella Regione Calabria una serie di manufatti  necessiterebbero di verifiche e indagine per accertarne il livello di sicurezza. 

Molti forse non lo sanno ma c’è un Ponte Morandi, enorme, grandissimo, lo si vede nella foto in alto, anche in Calabria ed è il ponte che collega la città di Catanzaro con il resto della Regione. Ma proseguiamo con ordine, partiamo dalla dura denuncia del Codacons. All’indomani della tragedia di Genova infatti il Codacons concentra la sua attenzione sullo stato delle infrastrutture sul territorio, e con riferimento alla Regione Calabria indica una serie di manufatti che necessiterebbero di verifiche e indagine per accertarne il livello di sicurezza. Questo l’elenco ufficiale di Codacons: Viadotti Fiume Mesima A2 tra Rosarno e Mileto (pericolanti e sotto sequestro); Variante 106 tratto A; Ponte Morandi, Catanzaro; Viadotto Cannavino (Celico – Cosenza); Ponte Cannavino SS107 tra Paola e Crotone; Ponte Petrace SS18 tra Gioia Tauro e Palmi: L’Associazione – si legge in una nota ufficiale di Codacons- chiede il blocco dei mezzi pesanti su questi cavalcavia/viadotti per 30 giorni, così da dare modo ai tecnici di provvedere alle necessarie verifiche sullo stato e la sicurezza della struttura. E impiego del genio militare – non di privati – per realizzare a stretto giro le verifiche necessarie insieme ai gestori, così da minimizzare l’impatto sul traffico. In questo senso – si legge ancora nella nota diffusa alle agenzie-il Codacons ha deciso di diffidare i prefetti di Reggio Calabria, Cosenza, Catanzaro. A loro, chiamati in causa quali responsabili diretti della sicurezza pubblica, l’Associazione chiede di disporre un blocco “temporaneo” per alleggerire il traffico sui viadotti a rischio: una necessità che s’impone alla luce dei fatti per dar modo di svolgere un’attenta opera di monitoraggio e valutazione del rischio, con disagi minimi per l’economia e il commercio (vista la possibilità per gli autotrasportatori di individuare percorsi alternativi, come accade normalmente allorché i sindaci vietano il passaggio dei TIR nel loro Comune).Il Codacons mette anche il suo staff legale a disposizione dei cittadini calabresi che vogliano segnalare situazioni di ponti e viadotti a rischio. Per contattare l’Associazione basta scrivere all’indirizzo info@codacons.it, o – dal 20/8 – contattare il numero verde 800.582493. B.N.


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