Comitato Funzionari Polizia: oggi da CdM nuova pugnalata alle spalle per noi e tutti poliziotti.

Domani in piazza a Montecitorio.

(Prima Pagina News)
Giovedì 26 Settembre 2019
Roma - 26 set 2019 (Prima Pagina News)

Domani in piazza a Montecitorio.

I funzionari della Polizia di Stato inseriti nel "ruolo ad esaurimento" tornano in piazza oggi, con volantinaggi e domani con una manifestazione in Piazza Montecitorio, dopo quella effettuata il 27 marzo scorso nei pressi del Viminale, a seguito della quale vennero ricevuti dal Sottosegretario all’interno del Governo Conte on. Nicola Molteni e dagli attuali vertici del Dipartimento della pubblica sicurezza, ricevendone impegni precisi, che però il Consiglio dei Ministri del Governo Conte-bis di oggi pomeriggio disattenderà". "Tutte le Forze del Comparto sicurezza e difesa - scrivono nel volantino - hanno applicato la legge ed attuato i loro “ruoli speciali” degli ufficiali: migliaia di colleghi che erano entrati in servizio come nostri subordinati sono così diventati negli anni tenenti colonnelli. Solo la Polizia di Stato – sottolineano - ha omesso di applicare la legge e non ha bandito i concorsi previsti dal 2000 al 2005". "Questo problema doveva essere risolto con il riordino del 2017, da cui abbiamo ricevuto una beffa e tanti danni - spiegarono ai vertici ministeriali anche il 27 marzo e ribadiscono oggi ma, proseguono - "Con una operazione gattoperdesca è stato inventato per noi un ruolo-beffa, che ci cristallizza in posizioni analoghe a quelle equivalenti a tenente - o giù di lì - che di fatto già avevamo raggiunto 25-30 anni fa, grazie a concorsi duri e selettivi. "Col raggiro dell’impossibilità di progredire in quel ruolo-beffa ci arrivano, oltre alla mortificazione del restare ‘tenenti a vita’, anche bei danni economici: fino ad ora nessun aumento di stipendio, insieme a straordinari pagati con tariffe molto inferiori rispetto a quelle precedenti alla promozione - accusano senza mezzi termini e - La ciliegina sulla torta sono i danni futuri che, dopo decenni di vere e proprie pugnalate alle spalle, arriveranno anchecon la nostra pensione, di fatto inferiore a quella che, giustamente, ricevono oggi i ruoli di base: Montalbano percepirà meno di Catarella!" Una foto del loro famoso collega con un pugnale piantato alle spalle campeggia infatti nei documenti che verranno distribuiti questo pomeriggio e domani dai commissari ‘RE’, che ormai sono letteralmente furibondi: "Con la manifestazione al Viminale del 27 marzo scorso - spiegano - abbiamo quindi chiesto che il Governo si adeguasse a ciò che aveva suggerito la Camera dei Deputati, ricostruendo almeno in parte le nostre carriere, per poi poter progredire come tutti gli altri. Il Ministero dell’interno ci disse che avevamo ragione ed avremmo avuto soddisfazione: mentre aspettavamo che il 30 settembre gli impegni venissero mantenuti, invece da pochi giorni abbiamo saputo che ciò non sarebbe possibile per diktat imposti dalla Difesa". Non ci stanno più alla politica degli annunci, vogliono i fatti e dopo di loro probabilmente arriveranno tutti i sindacati: "Abbiamo scritto a tutte le Autorità interessate, ma in risposta sono arrivati solo semplici annunci pubblici, di cui non possiamo certo accontentarci, così come ovviamente non si sono accontentati tutti i Sindacati di Polizia, giustamente in stato di agitazione, che il 24 settembre hanno chiesto un urgente incontro al Premier, che è 'al di sopra delle parti'. Ciononostante oggi pomeriggio alle 16.30 riceveremo un’altra pugnalata alle spalle”. Amarissima è la loro riflessione conclusiva: "quando, in uno Stato, si legifera ignorando anche le più ovvie ed eque raccomandazioni del Parlamento, continuando a perpetrare gravi iniquità ai danni di persone di elevatissima professionalità, che da decenni servono quello stesso Stato con grande abnegazione, vuol dire che c’è davvero qualcosa che non va".


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