Compleanno di Umberto Casella, pioniere della grande RAI, a 80 anni direttore di “Nuova Armonia”

80 anni ben portati, anche per lui, per Umberto Casella, storico Direttore di “Nuova Armonia”, la rivista che da lunghissimi anni racconta l’orgoglio della TV di Stato, la rivista di RAI Senior, sono i pensionati dell’azienda RAI, e di cui Umberto Casella è stato per quasi 50 anni punto di riferimento importante, e per certi versi anche indimenticabile.

(Prima Pagina News)
Sabato 18 Luglio 2020
Roma - 18 lug 2020 (Prima Pagina News)

80 anni ben portati, anche per lui, per Umberto Casella, storico Direttore di “Nuova Armonia”, la rivista che da lunghissimi anni racconta l’orgoglio della TV di Stato, la rivista di RAI Senior, sono i pensionati dell’azienda RAI, e di cui Umberto Casella è stato per quasi 50 anni punto di riferimento importante, e per certi versi anche indimenticabile.

Compleanno di Umberto Casella, pioniere della grande RAI, a 80 anni direttore di “Nuova Armonia”
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Partiamo dall’inizio. Umberto Casella nasce a Roma, in via Albalonga 7, quartiere San Giovanni. Si laurea in Economia e Commercio alla Sapienza con una tesi di laurea che aveva come relatore il prof. Federico Caffè, era in effetti uno studio ricerca “dei mass media all’educazione scolastica” in Europa e in USA. Poi, sempre alla Sapienza, Facoltà di Giurisprudenza, diploma post laura in Diritto Sindacale e del Lavoro con una tesi – saggio sullo “Statuto dei lavoratori in fase di progetto e poi approvazione parlamentare”, relatore il prof. Gino Giugni, uno dei padri del sindacalismo italiano.

Entra in Rai, nel Dicembre del 1961, tramite concorso pubblico, sei mesi di borsa di studio e poi esame per l’assunzione presso il Centro TV via Teulada, nel settore cinematografico. Più precisamente finisce al reparto Sincronizzazione e Doppiaggio, in vista del secondo canale tv. Dal 1972 trasferimento alla Direzione Generale, nell’ambito della Direzione Centrale del Personale, Direzione Organizzazione come “analista delle mansioni”.

Dopo quattro anni, a seguito dell’entrata in vigore della legge 103 del 1975, viene assegnato a TV Uno, la rete era diretta allora da Mimmo Scarano, e viene promosso caposervizio del Personale. Un periodo lungo quattordici anni.

I direttori passano, ma lui resta al suo posto. Dopo Scarano, lavora a diretto contatto con Giuseppe Rossini, Emmanuele Milano, e Carlo Fuscagni. Poi, ad un certo punto, lascia la Direzione del Personale e assume compiti di autore e programmista come assistente di Luciano Scaffa, allora Direttore della Struttura Programmazione 4, sempre della Prima Rete TV. Sono mesi di intenso impegno professionale, ma cambia di nuovo e per un breve periodo, quasi sei mesi, diventa collaboratore all’ ufficio Stampa del Direttore di TV1 Nadio Delai. Passa poi alla struttura Rubriche religiose, Prima Rete TV, come autore e dirigente assieme a Enrico Pinto, fino al Settembre 1996, anno in cui andrà in pensione anticipata.

Ma parallelamente all’attività aziendale, Umberto Casella svolge impegni importanti anche nel settore del giornalismo, fin dagli anni della scuola media.

Lui lo chiama “giornalismo di strada”, dirige infatti vari periodici dell’associazionismo cattolico, e lo fa come vicario di direttori famosi, Piero Badaloni, Nuccio Fava, alle ACLI, e poi ancora Direttore della Scuola di giornalismo presso la Radio dei Salesiani Don Bosco, e Direttore della rubrica “Testata zoom”. Ma la sua vera vocazione rimane questa.

Per anni collabora con “Terza Fase” il periodico di informazione politica diretto da Giovanni Galloni, sono gli anni dei grandi dibattiti politici nel Paese, legato a doppio filo al gruppo politico di Aldo Moro che proprio in quegli anni tesseva le basi del primo vero compromesso storico europeo. Questo consente a Umberto Casella di diventare autorevole e accreditato autore di saggi sulla vita politica dello statista DC.

Ma non è finita qui. Dal 2001 dirige anche “Nuova Armonia” lo storico periodico di RAI Senior. Come dire? Un personaggio che ha attraversato e vissuto da protagonista gli anni più esaltanti di mamma Rai, cosa che Umberto Casella ha sempre fatto con un senso di orgoglio aziendale che non è mai venuto meno neanche un istante, e che oggi, all’età di 80 anni, è più forte che mai.

Perché non raccontarlo? Per lunghissimi anni Umberto Casella si è portato dentro un sogno da realizzare, gelosissimamente conservato nel cassetto dei ricordi personali per quasi mezzo secolo, poi un giorno ha deciso che era arrivato il momento di realizzarlo, ed è nato così il vero “gioiello” della sua vita.

In realtà voleva Umbreto poter raccontare in qualche modo, e a suo modo naturalmente, la Rai che lo aveva visto protagonista di primo piano, e lo ha fatto scrivendo girando e montando con le sue mani un docufilm fatto di centinaia di voci diverse, di testimonianze e racconti inediti, di ricordi pubblici e privati dei grandi personaggi della TV di Stato.

Uno scrigno vero e proprio, uno scrigno anche pregiato, perché ricco di frammenti storici originali di quella che lui chiama “la grande e fantastica avventura in Rai”. Lo ha voluto chiamare “L’Abbecedario”, perché il suo “film” è nei fatti un documento storico di infinito valore antropologico e sociale. Lo si voglia o no, dentro c’è la storia più autentica della grande RAI.

“Non è altro -lo dice lui stesso nel giorno del suo ottantesimo compleanno, con questo suo sorriso così accattivante e quasi complice- non è altro che uno scrigno ricco di frammenti storici originali. Sono 68 storie diverse, raccolte in ordine alfabetico come un piccolo sussidiario enciclopedico, che visionate e “lette” in ordine cronologico, e contestualizzate, mettono in evidenza il processo sociologico e comunicativo sviluppatosi e maturato nel nostro Paese”.

In effetti, sono storie, queste raccolte da Umberto Casella, che parallelamente tracciano un affresco storico dei processi culturali, economici e sociali dell’Italia nei vari decenni, a partire dagli anni Trenta, fino al Duemila, una sorta di videomanuale vero e proprio, interessante per gli studiosi e critici dell’articolato pianeta della radiotelevisione, una vera lettura storica della formazione ed evoluzione dei palinsesti, dei generi, dei vari segmenti dell’informazione, dello spettacolo, dell’intrattenimento, e via via dei gusti del telespettatore e radioascoltatore.

E non solo. Insomma, la storia vera di Mamma-Rai. Per un momento Umberto Casella si trasforma in sociologo della comunicazione e forte della sua esperienza universitaria, per avere anche lui insegnato nelle Università queste materie, spiega che “L’attenta visione, scorrevole e riflessiva delle video testimonianze, fa scoprire un’altra dimensione storica: l’evoluzione e la trasformazione dei sistemi della trasmissione, della produzione, dei mezzi e delle professionalità dando vita a un vero e proprio sussidiario”.

E, non ultimo, “I volti, le parole, e gli sguardi dei protagonisti stimolano la memoria e suscitano grande emozione, i tanti ricordi di una storia di gruppo e amicizia lavorativa che ancora oggi ci piace definire mamma Rai”.

Badate bene, il cofanetto non è in vendita, chi desidera acquisire il cofanetto (versando un contributo a titolo rimborso spese) potrà rivolgersi a RAISENIOR Segreteria Nazionale, 00195 Roma via Col di Lana, 8 tel. 06.3686.9480

Ma Umberto Casella oggi è anche Direttore Responsabile di “Nuova Armonia”, la rivista ufficiale di Rai Senior, ma che molti, soprattutto i più giovani non sanno cosa sia.

Rai Senior nasce nel 1953 (GAR, Gruppo Anziani Rai) con l'intento di promuovere in ambito aziendale valori come la solidarietà, la qualità del lavoro, l'etica, il senso di appartenenza all'Azienda. Nonostante il nome, Rai Senior ha ancora uno spirito giovane- sorride Umberto Casella- “E’ lo spirito che anima la voglia di fare a qualunque età. Infatti, la parola "senior" è stata scelta non per indicare l'anzianità anagrafica dei nostri associati ma per evidenziarne l'esperienza e la maturità.

I nostri consiglieri sono scelti tra i dipendenti ed i pensionati mentre i nostri fiduciari sono colleghi in servizio. Tutti hanno deciso di impegnarsi con la consapevolezza del ruolo positivo che svolge Rai Senior. Il lavoro che facciamo è animato dallo spirito di volontariato e nessuno di noi percepisce indennità economiche”.

Il nostro orgoglio -per il Direttore di “Nuova Armonia”- “è quello di vivere quotidianamente insieme a tanti colleghi, cercare di interpretare le loro esigenze e costruire insieme, ad ogni incontro, quello spirito associativo e di partecipazione che rappresenta la forza dell'Associazione.

Rai Senior non rappresenta, quindi, soltanto una testimonianza della tradizione Rai ma è un'organizzazione viva e vitale con più di cinquemila iscritti”. In effetti, oltre alle manifestazioni che possono interessare i soci e le loro famiglie, RAI Senior realizza nel corso di ogni anno numerose iniziative che vedono la partecipazione massiccia sia dei lavoratori sia dell'Alta Dirigenza aziendale.

E qui entra in gioco il giornale che Umberto dirige: “ Il giornale dell'Associazione "Nuova Armonia" raggiunge tutti gli associati, ma è una rivista che circola anche all'interno di tutte le sedi aziendali e spesso è oggetto di dibattito assieme al materiale audiovisivo da noi prodotto.

Il giornale accoglie spesso articoli ed interviste di vari dirigenti aziendali, ed è aperto al contributo di tutti i colleghi che vogliono rendere l'informazione sociale più ricca ed aggiornata.

Ecco perché ne andiamo fieri e orgogliosi, perché il giornale è un po’ la storia di tutti noi, giovani e meno giovani”.. Allora, buon compleanno Direttore! E lunga vita ancora! (b.n.)


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