Coronavirus, “La Cina vende all’Italia mille ventilatori polmonari”, qual è la verità ministro Di Maio?

La questione delle mascherine e dei ventilatori dai cinesi.

di Maurizio Pizzuto
Sabato 14 Marzo 2020
Roma - 14 mar 2020 (Prima Pagina News)

La questione delle mascherine e dei ventilatori dai cinesi.

La notizia sta già facendo il giro del mondo. Il Governo italiano starerebbe per acquistare dal Governo cinese mille ventilatori per gli ospedali italiani impegnati nella lotta contro il coronavirus.

Se fosse vero, questo significa dover riconoscere alla Cina una sorta di supremazia nella gestione nel controllo finale della pandemia, ma questo significa soprattutto dover smentire le notizie della prima ora, e in base alle quali ci eravamo tutti illusi che la Cina avesse deciso di regalare all’Italia tutto il suo carico di materiali inutilizzati e oggi, superata la fase a rischio, ormai inutili almeno per loro.

A darne notizia è oggi il quotidiano economico “Sole 24 Ore”, in un lungo pezzo dedicato proprio al rapporto che in queste ore ha portato una delegazione cinese a Roma, all’ospedale Spallanzani, con un cargo di medici, bende, disinfettanti e materiali utili nella lotta al coronavirus. C’è dell’altro. Secondo il quotidiano economico Sole 24 Ore “L’Italia studia con attenzione le soluzioni messe in campo dal gigante asiatico.

E guarda a Pechino anche per avere quei dispositivi medici che in questa situazione di emergenza possono risultare fondamentali”.

La fonte primaria di questo possibile accordo commerciale tra Italia e Governo cinese sarebbe proprio lo stesso ministro degli esteri Luigi Di Maio che Sole 24 Ore cita e non a caso: “Il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio ha telefonato al suo omologo Wang Yi.

Dalla telefonata – scrive il più influente quotidiano economico italiano- è emerso che la Cina è disposta a far pervenire mille ventilatori polmonari, che l’Italia si appresta ad acquistare.

La firma dei contratti per far arrivare questi aiuti potrebbe arrivare già nelle prossime ore. Wang Yi ha detto a Di Maio che seguirà questa operazione personalmente”. Ma allora dove sta la verità?

Fino a ieri gli italiani pensavano che la Cina ci volesse regalare il suo mondo scientifico e il suo know, ma lo stesso ministro degli esteri Luigi Di Maio sul suo profilo FB appena ieri scriveva esattamente queste cose:” Non siamo soli".

Questo è quello che noi definiamo solidarietà.

Ci sono persone nel mondo che vogliono aiutare l'Italia, Stati nel mondo che vogliono aiutare l'Italia”.

Lo stesso Paolo Bracalini, su Il Giornale di oggi- parla della grande “bufala” di Di Maio sul “cargo di aiuti” gentilmente offerto dalla Cina e che non fa che confermare – a giudizio del giornalista de Il Giornale- “il rapporto di sudditanza del M5s verso il regime di Pechino, già emerso con la sottoscrizione dell'accordo commerciale noto come “La Nuova via della Seta” nei mesi scorsi, unico dei paesi fondatori della Ue ad averlo fatto”.

Naturalmente noi non vogliamo sollevare ulteriori polemiche, soprattutto in un periodo così difficile e sofferto per tutto il Paese, ma la sola cosa che però vorremmo è la chiarezza assoluta.

Il ministro Di Maio chiarisca una volta per tutte, per favore, questo dettaglio di non poco conto, e che ha che fare con il suo ruolo di uomo guida della politica internazionale.

Ripetiamo, dove sta la verità?

È vero che la Cina ci ha fatto un grande regalo? O è vero invece che il Governo italiano pagherà alla Cina milioni di euro per le prossime commesse, e per i ventilatori polmonari necessari per la lotta al coronavirus?

Se è questa seconda ipotesi la verità storica di queste ore, allora si dica con chiarezza che la Cina all’Italia ha regalato fino ad ora soltanto il virus di partenza, al resto poi ci abbiamo pensato noi, mentre loro in nome della filosofia della “Via della Seta” tutto il resto ce lo faranno pagare e anche assai caro.

Come sempre, del resto.


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