Coronavirus & Vacanze Estive, Demoskopika “Ecco la Mappa delle zone più a rischio”

Lombardia, Veneto, Toscana e Sicilia questE le regioni e le destinazioni.

(Prima Pagina News)
Martedì 31 Marzo 2020
Roma - 31 mar 2020 (Prima Pagina News)

Lombardia, Veneto, Toscana e Sicilia questE le regioni e le destinazioni.

Per il Presidente di Demoskopika Raffaele Rio, non solo la crisi del turismo dei prossimi mesi in Italia sarà devastante sotto tutti i profili, ma riguarderà in modo speciale alcune regioni italiane che registreranno la crisi peggiore del secolo. Una successiva domanda dell’indagine demoscopica realizzata da Raffaele Rio, è rivolta, infatti, a comprendere quali potrebbero essere le destinazioni regionali maggiormente penalizzate dall’effetto Coronavirus. Al fine di ottenere una lettura più agevolata e confrontabile dei dati rilevati, le destinazioni regionali – spiega il presidente di Demoskopika- sono state suddivise in tre cluster in relazione al loro differente peso del livello di rinuncia manifestato dal campione. E così, nella cosiddetta “zona rossa” sono state collocate le realtà regionali che risulterebbero più penalizzate dalle dichiarazioni di cancellazione delle vacanze da parte degli italiani. Nella “zona arancione” sono stati inclusi i territori che presentano un livello intermedio; e, infine, a far parte della “zona gialla” risultano quelle aree caratterizzate da un “tasso di rinuncia” meno rilevante rispetto alle precedenti, ma comunque non privo di preoccupanti ripercussioni sui sistemi turistici locali. In questo contesto metodologico, sarebbero sette, le destinazioni regionali a registrare un livello di rinuncia maggiore per il periodo estivo: Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia, Emilia-Romagna, Lazio e Campania. Nella “zona arancione” troverebbero collocazione Trentino-Alto Adige, Marche, Puglia, Calabria e Sardegna. A collocarsi nella “zona gialla”, infine, le rimanenti realtà territoriali: Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo, Molise e Basilicata. Sarebbero sei le realtà regionali, infine, i cui sistemi turistici locali risulterebbero maggiormente bersagliati dalle conseguenze del Coronavirus, con una contrazione della spesa turistica al di sopra del miliardo di euro: Veneto, Lombardia, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige. È il Veneto a subire i maggiori contraccolpi causati dal Covid-19. In particolare, per il suo sistema turistico, la stima delle possibili ripercussioni potrebbe generare un rilevante calo di 4,6 milioni di arrivi, di oltre 21,9 milioni di presenze e, infine, con una contrazione della spesa turistica pari a quasi 2,9 miliardi di euro rispetto all’anno di riferimento individuato. Preoccupanti anche i possibili “postumi da virus” per il turismo in Lombardia, con un calo di 3,9 milioni di arrivi, di quasi 16,8 milioni di presenze e con una contrazione della spesa in viaggi pari a circa 2,4 miliardi di euro; in Toscana, con un calo di poco meno di 3,3 milioni di arrivi, di 15,5 milioni di presenze e con una rilevante contrazione della spesa turistica pari a circa 2,3 miliardi di euro; nel Lazio, con un calo di circa 3 milioni di arrivi, di 12,2 milioni di presenze e con una contrazione della spesa turistica pari a quasi 2,1 miliardi di euro. E, ancora, a subire una perdita della spesa turistica di oltre un miliardo, sarebbero altri due sistemi turistici: Emilia-Romagna con una contrazione di 2,5 milioni di arrivi, di quasi 14,4 milioni di presenze e con una calo della spesa in viaggi pari a circa 1,6 miliardi di euro; Trentino Alto-Adige con un calo di poco più di 2,4 milioni di arrivi, di 13,5 milioni di presenze e con una rilevante contrazione della spesa turistica pari a circa 1,3 miliardi di euro. Sul versante opposto, a collocarsi in coda al ranking delle destinazioni regionali per gli effetti generati dal Coronavirus sui principali indicatori turistici, troverebbero spazio altri tre sistemi locali: Molise con un calo di oltre 28 mila arrivi, di quasi 184 mila presenze e con una contrazione della spesa in viaggi pari a oltre 18 milioni di euro; Valle d’Aosta con un calo di oltre 233 mila arrivi, di quasi 1,3 milioni di presenze e con una contrazione della spesa in viaggi pari a poco meno di 140 milioni di euro; l’Abruzzo, infine, con un calo di 332 mila arrivi, di quasi 2,1 milioni di presenze e con una contrazione della spesa in viaggi pari a circa 212 milioni di euro.(b.n.)


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