Cultura, Città di Castello (Umbria): Fabbri secondo classificato narrativa premio letterario
La soddisfazione del diretto interessato. 
(Prima Pagina News)
Giovedì 21 Ottobre 2021
Roma - 21 ott 2021 (Prima Pagina News)
La soddisfazione del diretto interessato. 
Federico Fabbri (Firenze, 1970) vive a Firenze con la moglie, la figlia e una gatta persiana bisbetica. Dopo gli studi tecnici e qualche anno di lavoro nelle aziende di famiglia, inizia la sua carriera nel settore finanziario; attualmente si occupa di gestioni patrimoniali presso una private bank fiorentina. Svolge la sua attività lavorativa tra Firenze e Prato.

Lettore onnivoro e curioso, amante del cinema e della musica leggera italiana adora il tennis e la buona cucina. Per lui scrivere è come guardarsi allo specchio e scoprire cose di sé altrimenti invisibili. Ha pubblicato due romanzi – Maledette Ortensie (LuoghInteriori, 2015) e La verità ha bisogno del sole (AmicoLibro, 2017) – e la raccolta di racconti La strada verso casa (LuoghInteriori, 2020). Con La sottile differenza si è classificato al secondo posto nell’edizione 2020 del Premio Letterario “Città di Castello”.

Lo spazio dei sentimenti è un territorio sismico. Una provocazione continua alla sicurezza di casa, al grattacielo dei legami familiari. Non esiste verità di cuore che non sia capace di radere al suolo legami tenuti in piedi a fatica per anni. È proprio questa la sottile differenza: la scossa che può cambiarci la vita, l’intercapedine inaspettata tra le macerie di un rapporto che sa dirci che sì, c’è differenza, tra vivere la vita e lasciarsene solo attraversare, tra pensare di non avere alternative e scoprire una nuova strada. Con La sottile differenza scopriamo uno spazio contrario e ribelle, come la sfumatura che non raccoglie più colore (o li comprende tutti) nel grande dipinto nascosto in questo romanzo, uno spaccato di vita familiare che è come un silenzioso atto di guerra: alle facili convinzioni, alla morale imperante, al comunemente detto. È insomma quell’atto di rivolta – che non è rivoluzione – per capovolgere le zolle di macerie familiari difficili da accettare, ma non meno lontane dal vissuto di tante famiglie reali.

La storia di Baby, Amanda, Rachele e Pietro si racconta senza inganni. È il coraggio di accettare che l’amore non è mai un obbligo di sangue, in un libro che non ha creduto di fare qualcosa di straordinario, e invece lo ha fatto: la sottile differenza sta anche e soprattutto in questo.

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