Cultura, Lecco: rassegna d’ arte di Simona Bartolena
Appuntamento per il 27 ottobre. 
(Prima Pagina News)
Martedì 26 Ottobre 2021
Roma - 26 ott 2021 (Prima Pagina News)
Appuntamento per il 27 ottobre. 
La rassegna, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi – Visit Different, in collaborazione con il Comune di Lecco e il Sistema Museale Lecchese, analizza, attraverso più di 100 opere, come il tema iconografico del paesaggio sia stato interpretato da grandi maestri italiani, quali Massimo d’Azeglio, il Piccio, Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Gaetano Previati, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Ennio Morlotti, Lucio Fontana e altri.

L’esposizione s’intreccia con il patrimonio del Sistema Museale Urbano Lecchese : se da un lato, le sale di Palazzo delle Paure accolgono alcuni lavori di proprietà dei musei di Lecco dall’altro, il percorso trova una naturale continuazione all’interno della Galleria d’Arte Moderna di Villa Manzoni. Il soggetto del paesaggio è stato più volte indagato, anche con grandi mostre e pubblicazioni, facendo riferimento, soprattutto, alla scena francese, nella quale – dal Romanticismo a Barbizon, dagli impressionisti ai Pointilliste, fino alle Avanguardie – la genesi del Paesaggio in pittura traccia un percorso lineare.

Meno nota, invece, è la situazione di questo tema in Italia, dove pure ha avuto ampia diffusione e dove è stato ugualmente protagonista della rapida evoluzione che ha condotto l’arte verso la contemporaneità. Paesaggi Possibili copre un arco temporale che dall'epoca romantica giunge fino al secondo dopoguerra, e mette in luce i diversi approcci al paesaggio – come mimesi del vero, come luogo dell'immaginazione e del sogno, come simbolo, come proiezione del sé, come concetto spaziale, rivelando la progressiva tendenza all'astrazione che l’ha condotto fino alle soglie dell’Informale e oltre.

Si tratta di un racconto che si snoda dalla classicità del paysage historique dei romantici all’indagine del vero dei macchiaioli, per giungere alle visioni divisioniste e alle sperimentazioni delle Avanguardie di inizio Novecento, fino alle soglie del contemporaneo, quando, con artisti come Morlotti e Fontana, il paesaggio si traduce in istinto emotivo o in concetto spaziale. Simona Bartolena è storica e critica d’arte.

Ha pubblicato numerosi testi di storia dell’arte per le più prestigiose case editrici italiane e straniere e curato importanti esposizioni in spazi pubblici e privati. Collabora attivamente con musei, associazioni culturali, archivi, gallerie e società del settore. Lavora come critico con molti artisti contemporanei, sia già affermati che emergenti. Dal 2011 è presidente dell’Associazione heart – pulsazioni culturali e direttore scientifico dello Spazio heart di Vimercate.

Dal 2013 è direttore artistico degli spazi espositivi e dei progetti culturali della R&P Legal di Milano e dal 2014 consulente scientifica e curatrice per ViDi, società che organizza mostre ed eventi, e per il Consorzio di Villa Greppi per la sezione Arti visive e per il progetto Residenze d'artista. Dal 2012 è nell'Italy Committee del National Museum of Women in the Arts di Washington.

Dal 2019 è nel CDA della Permanente di Milano. Dal 2019 è nel comitato scientifico dell'archivio Arturo Vermi.

Da sempre è molto attiva nel settore della divulgazione e della didattica e tiene conferenze, corsi, seminari a più livelli, presso biblioteche, gallerie, associazioni culturali, istituti pubblici e privati.

Dal 2012 ha la cattedra di Pittura dell'Ottocento e dal 2017 anche quella di Pittura del Novecento presso il Collegio Lombardo di Milano, per i corsi di specializzazione in arte antiquaria promossi dalla Camera di Commercio. Con Armando Fettolini firma dal 2015 progetti a due mani con lo pseudonimo di Ponte43.

Gli ultimi progetti da lei curati, oltre a Paesaggi possibili, sono le mostre Die moderne kommen, alla Kunsthalle di Heilbronn, in Germania; Segni, la grafica del '900 da Cézanne a Picasso, da Kandinskij a Miro', all'Antiquarium di Centuripe (En); Cubismo e cubisti, allo Spazio heart di Vimercate; I Macchiaioli, una rivoluzione en plein air, a Forte di Bard e Io guardo ancora il cielo, Federico Faruffini a Villa Borromeo d'Adda ad Arcore (Lc).

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