Draghi: "L'Ue si sta muovendo sull'energia, per l'Ucraina prevista una conferenza per la ricostruzione"
"Quando c'è un cambio di governo c'è molta curiosità, ma non preoccupazione".
(Prima Pagina News)
Venerdì 07 Ottobre 2022
Roma - 07 ott 2022 (Prima Pagina News)
"Quando c'è un cambio di governo c'è molta curiosità, ma non preoccupazione".
"Si sta tornando a parlare di ricostruzione, ci sarà una grande conferenza in Germania per un piano di ricostruzione. Sull'Ucraina c'è grande unità, molti si sono lamentati per una propaganda russa nei loro Paesi più aggressiva".

A dirlo, a margine del vertice Ue informale svoltosi a Praga, è il Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

"Sull'energia - spiega il premier - le cose si stanno muovendo. La Commissione presenterà al Consiglio del 19 ottobre una proposta in cui i tre elementi - tentare di diminuire i prezzi, avere un elemento di solidarietà nel meccanismo e inizio della riforma del mercato dell'elettricità - ci saranno".

"Sono d'accordo sulla proposta di Gentiloni e Breton. Proposte simili c'erano anche 5-6 mesi fa. E' una proposta molto naturale, tanto più dopo la decisione tedesca. E' quello che serve per mettere tutti i Paesi, sia quelli che hanno spazio fiscale sia quelli che non ne hanno, su un livello uguale", aggiunge.

Interpellato sulla possibilità che i partner europei abbiano espresso riserve sul nuovo governo in Italia, Draghi ha risposto che "quando c'è un cambio di governo c'è molta curiosità, ma non preoccupazione. C'è rispetto della scelta degli italiani e curiosità di sapere quale sarà l'evoluzione del governo, ma in politica estera la linea dell'Italia dovrebbe essere invariata".

"Ogni intervento rivolto ai prezzi" relativi al gas "sul mercato solleva automaticamente interrogativi sulla sicurezza dell'approvvigionamento, quindi dobbiamo discutere queste cose con molta attenzione". Così il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a margine del vertice ceco. "Siamo tutti concordi che i prezzi del gas sono troppo alti e dobbiamo discutere con la Norvegia, gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea su come abbassarli", prosegue.

"Ora è tempo di discutere di come limitare i picchi nei prezzi dell'energia e la manipolazione operata da Putin. La seconda cosa importante da discutere è il level playing field, ovvero che le aziende di ogni Paese abbia la stessa possibilità di partecipare al mercato unico, con equità. Il terzo punto è il RePower, e come potenziarlo. Non ci saranno decisioni oggi, essendo un Consiglio informale ma è in preparazione del Consiglio di ottobre". Così la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al suo arrivo al Castello di Praga per il vertice Ue. "La Commissione - spiega - aveva proposto un tetto al gas a marzo ma all'epoca non era attrattivo. Ma ora la situazione si è evoluta e gli Stati membri vogliono discutere ora il price cap. Confido si possa trovare una soluzione".

"I nostri cittadini chiedono soluzioni, devono pagare le bollette, e noi dobbiamo dare soluzioni, come per il Covid". E' quanto ha dichiarato la Presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola, arrivata al Castello di Praga. "E' tempo - ha proseguito Metsola - di trovare soluzioni comuni e sono abbastanza ottimista sul fatto che le troveremo". "Io sono molto soddisfatta del fatto che, sin dal 24 febbraio, l'Ue ha mostrato una unità senza precedenti. Dobbiamo fare di più? Si. C'è il rischio di una frammentazione? Dobbiamo dimostrare che non ci sia", ha evidenziato. "Vorrei vedere un accordo su un cap, gli Stati non competano l'uno con l'altro facendo offerte, non bisogna mettere cittadini diversi su un campo di gioco diverso".

"Abbiamo bisogno di un forte segnale di unità. Per questo è indispensabile un tetto al prezzo del gas a livello europeo. Non possiamo fare offerte più alte degli altri. Molte compagnie energetiche stanno facendo enormi profitti sulle speculazioni di mercato. I profitti in eccesso dovrebbero essere destinati ad alleviare la situazione delle famiglie, delle Pmi e delle industrie alle prese con bollette alle stelle. La mia proposta è che impariamo dalla pandemia e, come per i vaccini, negoziamo in blocco e fermiamo la speculazione sui prezzi", ha riaffermato Metsola parlando al vertice.

Secondo il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, l'ipotesi di introdurre il price cap "non dovrebbe trasformarsi in un embargo al gas dalla Russia", ma i negoziati sono utili a cercare una soluzione in ambito comunitario per ridurre i costi dell'energia e del gas.

Sul tema del price cap, stamani, è intervenuto anche il Commissario Europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni. "L'idea di un price cap bloccato - ha detto Gentiloni ai microfoni del programma di Rai Radio 1 'Radio Anch'io' - può avere delle controindicazioni nel senso che l'andamento dei mercati, il trattamento verso i Paesi - perché è chiaro che l'atteggiamento verso la Russia non può essere lo stesso che quello verso la Norvegia o l'Algeria -, richiedono uno strumento abbastanza sofisticato, un price cap dinamico potrebbe andare incontro a questa necessità".

"La discussione tecnica andrà avanti, però se la Commissione europea mette sul tavolo una proposta in vista del vertice" europeo "del 20 e 21 ottobre, io penso che ormai le posizioni" tra gli Stati membri dell'Unione Europea "si stiano avvicinando", ha riaffermato Gentiloni, per poi chiedere di non "non demonizzare", ma "capire anche le posizioni di chi dice 'occhio che col tetto al prezzo del gas rimaniamo senza'". "Nel frattempo però, abbiamo stoccaggi sopra il 90% e abbiamo ridotto il gas russo dal 40 al 7,5%, quindi quel rischio si è molto ridotto in questi mesi", ha spiegato ancora Gentiloni.

Per quanto riguarda l'introduzione del tetto ai prezzi del gas, ha proseguito l'ex premier, "ci sono interessi diversi e ci sono ancora posizioni diverse" tra i Paesi, "credo che si stiano avvicinando, ci abbiamo messo un po' di tempo anche quando ci fu la crisi della pandemia". "Penso che sia giunto il momento che questa divergenza tra chi chiede il tetto al prezzo del gas e chi teme che questo tetto provochi un problema di forniture è andata ormai avanti troppo a lungo, e credo che la Commissione europea sia ormai pronta a fare una proposta", ha continuato.

Sull'ipotesi di istituire un nuovo piano di finanziamento comune, alla stregua del programma Sure, ha proseguito, "penso che" quest'idea "si farà strada, abbiamo messo un piede nella porta per dire che davanti a questa situazione" il price cap "non sarà di per sé una soluzione miracolosa", per cui saranno necessari "strumenti comuni", "avremo bisogno di più solidarietà, non basta il tetto al prezzo del gas perché se ciascuno usa i propri quattrini per conto proprio, visti gli squilibri che ci sono nei nostri spazi di bilancio, non è sufficiente".

In merito al presunto scontro tra Draghi e la Presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, infine, Gentiloni ha detto: "Non so se ci sia uno scontro, non mi pare. L'Italia ha fin qui raggiunto gli obiettivi che doveva raggiungere nei tempi previsti. E' uno dei due Paesi per i quali la Commissione ha già dato parere favorevole alla seconda erogazione, l'altro è la Spagna"."Fin qui - ha evidenziato - i tempi sono stati rispettati", però questa "è una corsa contro il tempo" che "deve continuare. L'urgenza c'è, ma non ci sono ritardi al momento".

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