Elezioni: Luca Palamara si candida con la sua lista "Oltre il sistema"
L'ex membro del Csm si candida con la sua associazione: "Metto la mia storia a disposizone degli italiani".
(Prima Pagina News)
Mercoledì 10 Agosto 2022
Roma - 10 ago 2022 (Prima Pagina News)
L'ex membro del Csm si candida con la sua associazione: "Metto la mia storia a disposizone degli italiani".
Anche Luca Palamara si candida alle elezioni politiche del 25 settembre. Questa mattina, l'ex pubblico ministero di Roma ed ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura, che attualmente a processo davanti al Tribunale di Perugia per corruzione, ha presentato questa mattina la lista "Oltre il sistema".

Con la candidatura, ha detto Palamara, "andrò fino in fondo"."Porterò avanti la mia candidatura anche attraverso l'associazione "Oltre il sistema" che ho presentato oggi, con un folla incredibile, che è rimasta anche fuori della sala, rispetto a una giornata torrida come questa", ha proseguito.

E' possibile che il nome della lista sia lo stesso della sua associazione, ma potrebbe anche cambiare, "questo adesso lo vedremo nei prossimi giorni. Ci siamo dati appuntamento per capire come organizzarci sul territorio nazionale". L'uso del plurale indica la presenza di altre persone nell'associazione: "In prima battuta sono cittadini che si sono appassionati non tanto alla mia storia, ma quanto a comprendere il meccanismo e le storture interne al mondo della magistratura. A torto o a ragione la giustizia tocca la vita delle persone, e in tanti si sono identificati nella mia storia, e soprattutto in un racconto che in qualche modo ha voluto andare fino in fondo per raccontare la verità".

Attualmente, Palamara non ha l'appoggio di alcun partito tradizionale: "Io penso che nei miei confronti c'è stata grande attenzione verso la mia singola persona e la mia storia, da parte dei partiti tradizionali e anche dei loro leader.... Nei miei confronti, l'attenzione è stata massima".

Politicamente, considerando anche che è stato autore di due libri con Alessandro Sallusti, Palamara si riconosce nell'area di centrodestra: "Quando ho fatto quei due libri, l'ho fatto per raccontare una storia. E oggi proprio quella storia la metto a disposizione degli italiani. Ed è fuori di dubbio che i miei temi abbiamo storicamente destato l'interesse dell'elettorato di centrodestra. Ma il mio racconto è per tutti".

Tuttavia, nelle interviste pubblicate quando era presidente dell'Anm, dal 2007 al 2012, Palamara si è scagliato contro il Popolo delle Libertà: "Non ho mai rinnegato nei miei racconti le interviste e tutto quello che ho sostenuto in quel periodo. Ma il fatto e le vicende che mi hanno riguardato - inevitabilmente - mi hanno portato a riflettere sul mondo in cui ho vissuto. E ciò che anche oggi ribadisco: in quegli anni di fatto fu la magistratura a svolgere un ruolo di opposizione politica per impedire che quelle riforme venissero approvate. E questo oggi deve essere un tema di riflessione per tutti, per evitare che sia la magistratura e non la politica a svolgere un ruolo di opposizione. Questo voglio portare avanti. Perché diversamente, in qualche modo, si influisce sull'assetto democratico del Paese".

Palamara ha fatto parte di quel che lui stesso ha chiamato "Sistema", che ora lo sta processando, ma l'ex pm di Roma afferma di sentirsi ancora legato al mondo della magistratura: "Premesso che il processo non riguarda il "sistema", ma il mio rapporto con un amico di famiglia che, per quanto mi riguarda, avrò un modo facile per chiarire nella sede competente, soprattutto anche alla luce delle ultime notizie di stampa che stanno emergendo, che per quanto mi riguarda riveleranno la verità dei fatti. Io non ho mai accettato il racconto ipocrita che è stato fatto su come funzionava il mondo a cui ancora oggi mi sento di appartenere.

Al netto della mia attuale esperienza, quello della magistratura è il mondo a cui sono visceralmente legato, e per questo motivo non consentirò mai a nessuno di rubare la mia dignità, e tantomeno di strumentalizzare la mia vicenda".

Palamara, inoltre, non intende avere alcuna protezione con la sua candidatura alle elezioni: "Dal primo minuto mi sono messo a disposizione di tutti. Non cerco e non ho bisogno di alcuna protezione che tantomeno quest'esperienza potrebbe darmi. Penso che siano altri a doversi preoccupare e proteggere per quello che hanno fatto ai miei danni in questi anni. Io continuerò a fare la mia battaglia di verità, dentro o fuori del Parlamento, per superare tutte le storture che affliggono il mondo della magistratura. Esiste un'altra magistratura" e questo "vuol dire che i temi che io affronto sono sempre stati discussi dalla magistratura, ma con un tentativo di soffocamento, oggi sono venuti fuori, i cittadini ne discutono, ed è giusto che questo accada". I temi in questione, precisa, sono "correntocrazia, rapporti pm-giornalisti, uso distorto delle informazioni, uso politico dei processi".

Per Palamara, queste tematiche non sono state affrontate nelle riforme sul sistema giudiziario della Ministra Cartabia: "Conosco bene quel mondo, e chi conosce bene i problemi della magistratura sa bene che Cartabia non li ha affrontati in nessun modo perché non c'erano le condizioni politiche per farlo. Poteva metterci una pezza, ma solo di questo si tratta".

A ottobre dello scorso anno, Palamara si era candidato al collegio Primavalle di Roma, raccogliendo il 6% dei consensi, cioè 5mila voti. Nonostante questo, e la necessità di interloquire con i partiti per via della legge elettorale, ritiene possibile entrare a Montecitorio: "Rivisto oggi, quel risultato mi fa pensare che fu qualcosa di notevole. E la presenza stamattina di tante persone mi incentiva ancora di più a crederci. Ma è altrettanto chiaro che con l'attuale legge elettorale e il meccanismo delle alleanze sia fisiologica e necessaria un'interlocuzione". Ovviamente, con la destra, perchè "i miei temi sono in sintonia con quella parte politica".

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