“Finalmente una parola chiara sul voto necessario per il rinnovo dei Consigli Regionali dell’Ordine dei Giornalisti Italiani, e quindi del Consiglio Nazionale. Era ora che qualcuno ci dicesse con chiarezza come muoverci e quando soprattutto muoverci.
Come dire? Finalmente il Governo riconosce che è arrivato il momento di modernizzare e snellire anche le operazioni di voto che riguardano la grande famiglia dei giornalisti italiani: Quasi 100 mila iscritti, non appena sarà messo tutto in ordine per come prescrive il decreto Legge Ristori, potrebbero votare i propri organismi direttivi di categoria standosene tranquillamente a casa davanti al proprio computer.
Ma lascia l’ultima parola agli Ordini Regionali che potranno però decidere di votare alla vecchia maniera.
Noi del Gruppo Gino Falleri – Giornalisti 2.0. siamo pronti per votare in presenza e siamo pronti per votare anche elettronicamente. Posticipare il voto di 90 giorni non significa che il covid-19 sia debellato. Volendo si può votare con tutta sicurezza prendendo tutte le precauzioni possibili. E' vero che i giornalisti sono tanti ma è anche vero in tempi no-covid, tre anni fa voto appena il 2% degli aventi diritto che tradotto in numeri significò circa 800 pubblicisti e 1700 professionisti.
Il problema é un altro, è lo scontro tra le "fazioni", chi non è preparato ed ha paura di perdere non vuole votare e allora alza la voce in nome dei contagi covid, senza pensare che molto probabilmente a febbraio, quando scadranno i 90 giorni dell'arti. 31 del Decreto Ristori, i contagi potrebbero superare i 100 mila e allora si parlerà di un nuovo rinvio. È per questo che ci siamo battuti in queste settimane e in questi mesi perché il voto si svolgesse in maniera regolare, secondo gli schemi di sicurezza imposti dallo stato d’emergenza che stiamo vivendo, ma non rinviando le date che il Consiglio nazionale dell’Ordine aveva già fissato. Abbiamo per questo avviato e aperto un dibattito, e abbiamo auspicato un confronto con tutti i colleghi che fossero disponibili a ragionare con noi, per un obiettivo comune, che era e rimane quello di poter rifondare il nostro Ordine e in modo particolare il Consiglio Regionale dell’Ordine del Lazio. Il coordinatore del Gruppo Gino Falleri, Maurizio Pizzuto, in queste settimane si è speso in mille sedi diverse per spiegare le ragioni del voto, e le motivazioni forti che stanno alla base della nostra presenza in pista. Rifondare per noi significa cambiare in meglio le cose che non vanno, significa aprire l’Ordine ai più giovani, significa lavorare per chi ha perso il lavoro o per chi il lavoro non l’ha mai avuto, per tutelare la formazione di qualità, soprattutto quella deontologica, per ravvivare lo spirito della partecipazione e del confronto delle idee. Abbiamo presentato ai colleghi una squadra fatta di giovani e piena di entusiasmo, e su questa linea e in questa direzione andremo avanti nei prossimi due mesi che ci restano per arrivare al voto. Non vogliamo e non abbiamo mai inteso cacciare via nessuno dal proprio posto, ma vorremmo poter sostituire chi ormai pure avendo dato tanto alla vita dell’Ordine, oggi forse è stanco ed è giusto che si riposi, ma anche chi ha trascorso anni e anni interi ai vertici della categoria a volte dimenticando la mission fondamentale dell’Ordine, recuperando quelle energie e quelle storie umane magari emarginate dalle lobby dominanti, tutto questo vogliamo farlo nel rispetto di tutti e nella concordia più assoluta. Ce lo ha insegnato Gino Falleri questo metodo, che era il metodo migliore, che lo ha portato a raggiungere obiettivi a volte inimmaginabili, e che ha fatto di lui quella che noi oggi consideriamo una icona del giornalismo romano e nazionale. È nel suo nome che chiederemo il voto ai colleghi giornalisti, nella consapevolezza di avere in corpo e nel cuore le energie giuste e le idee necessarie per migliorare il mondo della comunicazione in questo nostro Paese”.
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