Fattura elettronica: cosa bisogna sapere

Rivoluzione nel mondo delle fatturazioni.

(Prima Pagina News)
Lunedì 16 Settembre 2019
Roma - 16 set 2019 (Prima Pagina News)

Rivoluzione nel mondo delle fatturazioni.

La nuova legge di bilancio redatta nel 2018 ed entrata in vigore dal primo gennaio 2019 sancisce l’avvio di una rivoluzione nel sistema di gestione fiscale per i liberi professionisti. Il governo infatti ha avviato l’obbligo di emissione della fattura elettronica, introducendo nel mondo del business italiano un sistema di gestione fiscale mirato alla digitalizzazione dei processi tributari e a un controllo automatizzato contro l’evasione fiscale.

Fatturazione elettronica: a chi si riferisce

Già dal 2014 la fatturazione elettronica era stata introdotta obbligatoriamente per tutti gli scambi fiscali che avvenivano tra privati e la pubblica amministrazione, ovvero per tutti i rapporti PA. Per alcuni, quindi, il Sistema di Interscambio e la compilazione della fattura elettronica in formato XML tramite software gestionali non sarà una novità. Ma per la maggior parte dei soggetti dotati di partita Iva, la e-fattura è veramente una rivoluzione nella gestione fiscale della propria attività.

Infatti la legge di bilancio del 2018 prevede l’obbligo non solo per tutte le operazioni svolte tra i possessori di partita Iva B2B (le operazioni da business a business) ma anche le operazioni B2C, ovvero le cessioni di beni e prestazioni di servizi tra il privato Iva e il consumatore.

In realtà grazie al successivo Decreto fiscale n. 119/2018, redatto a seguito di alcune sollecitazioni mosse dal garante della Privacy, alcuni soggetti saranno esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica e dalle nuove norme per la fatturazione. Tra questi vi sono tutti i possessori di partita Iva che rientrano nel regime dei minimi e nel regime forfettario, ovvero quei soggetti che dal primo gennaio 2019 non superano il limite di 65.000 euro di fatturato annuo. Anche i piccoli produttori agricoli rimangono esonerati, soggetti che comunque erano già esonerati in generale dall’obbligo di emissione fatture.

Da sottolineare comunque che l’esonero sarà solo limitato al ciclo attivo dell’invio delle fatture, visto che anche chi rientra nei minimi e nel forfettario subirà comunque un cambiamento nella ricezione delle fatture in formato elettronico, obbligatorie da parte di tutti quegli operatori che dovranno comunque emettere e-fatture nei loro confronti. Ovvero anche per questa categoria di privati sarà necessario attrezzarsi con opportuni software per la ricezione delle fatture digitali.

Infine, per motivi connessi alla Privacy, sono esonerati dalla legge di fatturazione elettronica tutti quegli operatori sanitari che utilizzino il Sistema Tessera Sanitaria per trasmettere dati.

La grande novità fiscale riguarda anche il tax free shopping, che dovrà aderire all’emissione di fattura elettronica per tutti quei beni di uso personale o familiare, di importo superiore a 155 Euro al lordo dell’Iva e da trasportarsi fuori dal territorio doganale comunitario nei bagagli personali.

Un’importante area di interesse inoltre che influenzerà i metodi di gestione fiscale e pagamento per la maggior parte dei soggetti possessori di partita Iva riguarda le cessioni di benzina e di gasolio a fini relativi all’attività lavorativa svolta.

La fattura elettronica per i carburanti

Originariamente anticipata al primo luglio 2018, ma effettivamente entrata in vigore dal primo gennaio 2019 grazie alla proroga del decreto Dignità, è la legge riguardante l’emissione delle fatture elettroniche per l’acquisto del carburante. Si introduce nel sistema nazionale l’obbligo di emettere (e ricevere) fatture in formato digitale ai fini delle detrazioni fiscali per l’utilizzo di benzina e gasolio a scopo lavorativo. Per liberi professionisti e imprese che vogliano detrarre l’Iva e dedurre le spese relative all’utilizzo del carburante per la propria attività dovranno ora richiedere al benzinaio una fattura elettronica emessa al momento dell’acquisto. 

Da evidenziare che l’emissione della e-fattura avviene solamente in caso in cui la cessione di carburante per autotrazione avvenga nell’esercizio di impresa, arte o professione. Il che significa che l’acquirente dovrà evidenziare al benzinaio nel momento del rifornimento che l’uso del carburante acquistato è relativo all’attività lavorativa. In caso infatti in cui l’acquirente non indichi l’uso specifico del carburante acquistato, il benzinaio non è tenuto ad emettere una e-fattura per il privato ma si limita ad inviare i dati all’Agenzia delle Entrate tramite via telematica.

Anche i metodi di pagamento relativi alle cessioni di carburante cambiano. Se si vuole ricevere una e-fattura infatti è d’obbligo pagare il carburante solamente tramite mezzi tracciabili, come carte di debito e credito o carte prepagate, al fine di monitorare tutte le spese e gli scambi avvenuti. 

 

Per facilitare tali pagamenti sono nate nuove carte carburante e carte prepagate per l’acquisto di carburante, come la carta Soldo, che facilitano il processo di cessione e la raccolta dei dati a fini fiscali.

 


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

fatturazione elettronica
PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU