Festival di Sanremo 2020, Teresa De Santis, cacciata da Rai1 alla vigilia della gara, fa causa alla TV di Stato

La reazione dell’ex direttore di Rai1 Teresa De Santis nei confronti della Rai scuote Viale Mazzini

di Maurizio Pizzuto
Lunedì 10 Febbraio 2020
Roma - 10 feb 2020 (Prima Pagina News)

La reazione dell’ex direttore di Rai1 Teresa De Santis nei confronti della Rai scuote Viale Mazzini

Festival di Sanremo 2020, Teresa De Santis, cacciata da Rai1 alla vigilia della gara, fa causa alla TV di Stato
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Domani al massimo ne conosceremo il testo, ma i giornali già ne parlano da ieri con dovizia di particolari: Teresa De Santis, l’ex Direttore di Rai1, la rete ammiraglia della Rai, e che qualcuno ancora oggi indica come molto vicina alle posizioni politiche di Matteo Salvini, avrebbe deciso di fare causa alla sua azienda per essere stata cacciata dalla guida del Festival di Sanremo solo qualche giorno prima della conferenza di avvio del Festival.

A rappresentare le sue ragioni in diritto sarà quasi certamente lo studio dell’Avvocato Giovanni D’Amati, studio legale non nuovo a queste vertenze, che a Viale Mazzini conoscono assai bene per la stragrande percentuale di cause vinte contro l’azienda in difesa dei lavoratori dipendenti.

Probabilmente, ma questo nessuno lo dice ancora con chiarezza, a convincere la dirigente Rai a fare causa all’AD Salini sarà stata la sequela di interviste rilasciate dal suo successore, il neodirettore di Rai Uno, Stefano Colletta, che da due giorni a questa parte non fa altro che magnificare il record di ascolti ottenuti dal festival, ascolti record in senso assoluto e che il festival pareva avesse dimenticato.

Merito di Amadeus? Probabilmente sì, ma a scegliere Amadeus è stata proprio Teresa De Santis e in tempi non sospetti. Merito della squadra che Amadeus si è costruito attorno? Probabilmente sì, ma è la squadra che aveva varato in prima persona Teresa De Santis. Merito di Fiorello e di Benigni? Probabilmente sì, ma questi artisti erano già stati contattati da Teresa De Santis in tempi certamente anteriori alla sua messa fuori campo. E allora?

Merito dell’orchestra? Probabilmente sì, ma anche i maestri d’orchestra presenti all’Ariston erano già a lavoro da quando Teresa De Santis aveva di fatto dato vita e forma alla grande macchina organizzativa del Festival.

14-15 milioni di italiani seduti ogni sera davanti al televisore per il Festival non sono e non possono essere frutto di improvvisazione o peggio ancora di “un colpo di fortuna”. Sono frutto certamente di tanto lavoro, di grande impegno professionale, di grande esperienza, e di dure giornate di confronto all’interno dell’Azienda. Che però anche in questa occasione sceglie la strada del silenzio e del “no comment”.

Secondo fonti vicine all’ex direttrice, Teresa De Santis non avrebbe seguito il Festival attraverso la diretta televisiva su Rai1 ma, “conoscendolo a menadito in quanto da lei stessa messo in piedi”, e si sarebbe “anche divertita a seguirlo nella sua formula più moderna attraverso il download su Rai Play e You Tube e attraverso gli spezzoni video che le venivano mandati”.

Per fortuna però la verità viene fuori quando meno te lo aspetti in Rai e non a caso il Presidente della RAI Marcello Foa intervistato dai TG della sera trova il coraggio di dire grazie a Teresa De Santis, come era giusto che fosse: “Sono molto contento del successo di questo festival, che assumeva un valore particolare anche perché si trattava del 70esimo Festival. Ho auspicato fin dall'inizio che fosse, a tutti i livelli, un'occasione di serenità e di svago per il pubblico in modo corretto.

I dati di ascolto sono eloquenti, le cifre impressionanti: merito di Amadeus, che ha saputo gestire bene e anche con autoironia, e di Fiorello, grande mattatore. Si è creato un mix di intrattenimento puro e canzoni, risate e musica. E la loro amicizia di lungo corso è stata un binomio vincente".

Foa definisce Amadeus "nazional popolare, non divisivo, rassicurante", ma la scelta, precisa, è stata fatta "da Teresa De Santis che lo ha voluto già dalla scorsa primavera e alla fine ha avuto ragione. Stefano Coletta è stato molto bravo - aggiunge parlando del neodirettore dell'ammiraglia - e non c'è nulla da dire. Ma è giusto riconoscere i meriti di chi era prima al timone di Rai1”.

A Teresa De Santis dunque l’onore delle armi.

Cosa succederà a questo punto? Nessuno può dirlo, immaginiamo però che i legali della Rai proveranno a convincere Teresa De Santis a rinunziare al suo ricorso, magari le offriranno tanti soldi per farlo, ma comunque finisca questa storia rimarrà pur sempre una brutta storia della pagina del Festival dei record. Non credete?


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