Fondazione Paolo Murialdi, Furio Colombo e Vittorio Pavoncello presentano “Memoria Violenta”
Oggi lunedì 21 giugno, Fondazione per il giornalismo Paolo Murialdi, via Agusto Valenziani,11, dalle ore 17,30, presentazione del libro Memoria violenta, a cura di Furio Colombo e Vittorio Pavoncello, 160 pagine, All Around.
(Prima Pagina News)
Lunedì 21 Giugno 2021
Roma - 21 giu 2021 (Prima Pagina News)
Oggi lunedì 21 giugno, Fondazione per il giornalismo Paolo Murialdi, via Agusto Valenziani,11, dalle ore 17,30, presentazione del libro Memoria violenta, a cura di Furio Colombo e Vittorio Pavoncello, 160 pagine, All Around.
Saranno presenti: Alberto Aghemo, presidente della Fondazione Matteotti, Noemi Di Segni, dell’UCEI Unione delle Comunità Ebraiche Italia, il giornalista Furio Colombo, Paola Gargiulo, capo segreteria della Commissione Antidiscriminazione, e Vittorio Pavoncello, direttore della collana Stati generali della Memoria.

"La memoria – si legge nella introduzione al saggio- segue dei fili che le sono propri, dipende da circostanze soggettive e da fatti collettivi. Ciò che fa da collante è l’emozione che rende un evento più memorabile di un altro. Sicuramente, l’omicidio di Giacomo Matteotti nel 1924 fu un duro colpo per le coscienze parlamentari e per le emotività del Paese. Ma fu anche un crudo avvertimento che la politica era definitivamente cambiata, dalla violenza come strumento e pratica di intimidazione si era passati alla violenza nella sua manifestazione più estrema: l’eliminazione totale attraverso la morte di chi era o doveva essere il nemico".

"Forse, l’aprirsi al fare la guerra inizia proprio da un primo omicidio che legittima qualunque azione e qualunque pratica nei confronti di un rivale o di un nemico. Così all’omicidio Matteotti ne seguiranno altri nel regime violento del fascismo e del nazifascismo. Vittime illustri e vittime che non avevano altra colpa che quella di essere razzialmente considerate inferiori, vittime della plebe, del proletariato, della borghesia di qualunque formato questa fosse, piccola media o grande. Dopo aver ucciso una prima volta, alcuni Stati trovano nella morte degli avversari l’unico modo e metodo per garantirsi durata e legittimità. Ma la legittimità acquisita con la violenza dura finché si può esercitare la violenza e nessun potere può sopravvivere alla stessa violenza che ha scatenato e, quindi, anche la sua durata persiste fintanto che si dispone di violenza".

"Si è voluto iniziare questo libro- precisano gli autori- con l’ultimo discorso di Giacomo Matteotti, il 30 maggio 1924, pronunciato alla Camera. Messo a tacere Matteotti il 10 giugno successivo, con la morte, il fascismo proseguirà nel suo percorso che porterà alle leggi razziali e alla deportazione degli italiani ebrei nei Lager degli alleati nazisti. In questo libro – concludono gli ancora gli autori- ascolteremo le parole e le grida che ci obbligano a ricordare la violenza attraverso un atto di memoria".(b.n.)

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

Fondazione Paolo Murialdi
Furio Colombo
Memoria Violenta
PPN
presentazione saggio
Prima Pagina News
Vittorio Pavoncelli

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU