Giornalismo, Repubblica: il gruppo Gedi farà richiesta di almeno 50 prepensionamenti
La richiesta riguarda i giornalisti che hanno lavorato con Eugenio Scalfari.
(Prima Pagina News)
Martedì 13 Aprile 2021
Roma - 13 apr 2021 (Prima Pagina News)
La richiesta riguarda i giornalisti che hanno lavorato con Eugenio Scalfari.
Saranno almeno 50 i giornalisti del quotidiano "La Repubblica" per i quali sarà chiesto il prepensionamento. E' quanto ha reso noto il Gruppo Gedi al Comitato di Redazione del quotidiano.

La richiesta è arrivata in seguito alla domanda di proroga della cassa integrazione per il Covid-19 di ulteriori tre mesi, in seguito alla prima erogazione, durata lo stesso lasso di tempo, in cui i dipendenti hanno lavorato da casa per un tempo massimo di due giorni ogni mese.

Ad essere prepensionati saranno 50 giornalisti con un'età di 62 anni e almeno 25 anni di contributi nel 2022, un numero pari a un settimo dell'intera redazione - che ogni giorno si occupa del giornale, del sito, di 8 dorsi regionali e di 4 settimanali -, che coincide con il rimanente del gruppo che ha lavorato sotto la direzione di Eugenio Scalfari. Si tratta di un vero e proprio cambiamento per La Repubblica, che nell'arco degli anni Ottanta fu il primo fra i giornali più letti in Italia, primato che ora è nuovamente appannaggio del Corriere della Sera che, fra l'edizione cartacea e quella digitale, stacca La Repubblica di 90.000 copie.

Nel caso in cui dovesse esserci un rifinanziamento dei prepensionamenti nei prossimi anni, dovrebbero essere richieste altre 30 uscite. Attualmente, sono 140 i posti disponibili nel settore della stampa a livello nazionale.

In questo modo, proseguono i cambiamenti operati dai grandi gruppi editoriali, di cui l'Inpgi e la collettività pagheranno i conti: si tratta di ristrutturazioni permesse da un decreto firmato nel 2009 dall'allora Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, secondo cui basta la "prospettiva della crisi" e non già lo "stato di crisi" per avere i prepensionamenti.

Questa modalità, ad oggi, non è cambiata, essendo stata adottata da tutti i governi: in questo modo, i grandi gruppi editoriali, specialmente Rcs, Caltagirone Group e Gedi, hanno licenziato professionisti con buoni guadagni per assumere meno persone, giovani e a basso stipendio.

I governi che si sono succeduti fino ad oggi, inoltre, hanno dato il via libera al prepensionamento di più di mille giornalisti, di età fra i 58 e i 62 anni, mentre l'età pensionabile è stata elevata per gli altri settori lavorativi.

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