Giornalisti, Gruppo Gino Falleri – Giornalisti 2.0, l’Ordine riveda i nostri tributi. Così non va bene.

In un documento approvato dal direttivo del Gruppo Gino Falleri-Giornalisti 2.0 si riapre il dibattito sulle cose da fare nei prossimi mesi al rientro dalle vacanze per chi ha avuto il privilegio di averle fatte.

(Prima Pagina News)
Domenica 14 Agosto 2022
Roma - 14 ago 2022 (Prima Pagina News)

In un documento approvato dal direttivo del Gruppo Gino Falleri-Giornalisti 2.0 si riapre il dibattito sulle cose da fare nei prossimi mesi al rientro dalle vacanze per chi ha avuto il privilegio di averle fatte.

Guai a dimenticare- si legge nel documento diffuso dal Gruppo Gino Falleri-Giornalisti 2.0- che la nostra categoria è sempre più affolallata da colleghi che non percepiscono una lora, che vivono in piene condizioni precarie, che non vengono pagati per come si dovrebbe dai vari editori, e che nella migliore delle ipotesi guardagano 5 euro a pezzo.

Perché tacere questa realtà? Perché tenerala nascosta?

Non è più come una volta quando tra editori, collaborazioni e ammortizzatori sociali di alto profilo la categoria poteva definirsi una categoia privilegiata.

 Oggi tutti noi abbiamo a che fare con una realtà finzanziaria diversa, e quindi qualche ulteriore riflessione sulla vita degli Ordini andrebbe fatta.

La prima cosa che ci viene in mente- si legge nel documento del Gruppo Falleri sono le quote dell’ordine regionale. Perché se un collega si iscrive a settembre-ottobre deve pagare l’intera quota di iscrizione? Sarebbe più giusto secondo noi- aggiungono i giornalisti del Gruppo Falleri – Giornalisti 2.0- che la somma totale venga suddivisa per mesi, e che alla fine chi si iscrive il primo dicembre dell’anno debba pagare soltanto un dodicesimo del tributo dovuto per un intero anno solare.

Chiederemo ai nostri colleghi, Rossi, Biancospino e Lozzi, per quanto riguarda il consiglio regionale del Lazio di presentare nel corso della prima riunione utile dell’Ordine di Roma una proposta in tal senso, in modo da tutelare i tanti giornalisti pubblicisti che saranno iscritti nei prossimi mesi da settembre a dicembre.

 Ma chiederemo anche- conclude il documento del Gruppo Falleri- Giornalisti 2.0 che vengano ridotte anche le spese di segreteria necessarie e oggi richieste per un semplice certificato di iscrizione all’albo in carta semplice e che oggi costa ad ogni iscritto una cifra di 10 euro, troppo per noi, soprattutto se si pensa che non essendoci marche da bollo da pagare e altre tasse aggiuntive il costo di una fotocopia non va oltre i 10 centesimi.

Non più 10 euro, dunque, ma almeno la metà, come forse sarebbe auspicabile un più generale risparmio del nostro patrimonio, e una gestione forse leggermente diversa anche per quello che prendono ogni mesi i vari consiglieri.

Con questo impegno a guidare da settembre in poi le nuove battaglie in difesa dei colleghi e della professione, il Gruppo Falleri-Giornalisti 2.0 augura a tutti i colleghi del Lazio e dell’intero Paese gli auguri per un ferragosto finalmente più sereno.


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