Giornalisti: “Ora basta giocare. Si vada al voto prima possibile, anche in presenza”
Gruppo Gino Falleri - Giornalisti 2.0 su elezioni consigli regionali e nazionale ordine dei giornalisti.
(Prima Pagina News)
Venerdì 15 Gennaio 2021
Roma - 15 gen 2021 (Prima Pagina News)
Gruppo Gino Falleri - Giornalisti 2.0 su elezioni consigli regionali e nazionale ordine dei giornalisti.
È arrivato il momento di dirci le cose come stanno, con la franchezza che in questi casi è non solo necessaria ma fondamentale per capire meglio da che parte andare. Nei giorni scorsi abbiamo affidato al presidente dell’Ordine dei Giornalisti italiani Carlo Verna il nostro appello accorato.

Gli abbiamo chiesto di fissare in tempi il più breve possibili la data delle prossime elezioni dell’Ordine. Gli abbiamo spiegato che siamo portatori di una platea importante di colleghi giornalisti che sono stanchi di aspettare, che non intendono accettare supinamente nessun altro rinvio, e che ritengono che il voto sia non un privilegio concesso loro dal Presidente dell’Ordine ma un diritto sacrosanto concesso a tutti noi dalla Costituzione e dalla stessa legge sulla stampa.

Sono mesi che giochiamo con questo problema, e alla fine sarà quasi un anno di gestione “commissariale”, affidata cioè a organismo e dirigenti che non hanno più titolo per governare la categoria se non dopo una loro riconferma ufficiale attraverso il voto.

Noi chiediamo che si vada alle urne immediatamente, il tempo di organizzare le elezioni, di indire l’apertura dei seggi elettorali, di avviare le procedure fondamentali per le candidature. Non possiamo aspettare che qualcuno ci dica quando votare in remoto e soprattutto come votare da remoto.

Non capiamo come mai a Roma migliaia e migliaia di medici abbiamo potuto votare in persona i propri organismi e per l’Ordine dei Giornalisti si ponga l’obbiezione delle elezioni da remoto. Ognuno di noi sa bene che ogni elezione avviene in piena sicurezza e non vediamo perché non dovrebbe essere così anche per noi.

Pare che a organizzare materialmente il voto elettronico debba essere INVITALIA, e quindi il Commissario Arcuri che ha già mille alti incarichi più importanti di questo a cui pensare. Ma Invitalia a quanto pare non può bandire la gara per mancanza di un capitolato e allora il boccino torna punto e a capo.

In questa maniera gli artisti della farsa, perché tali sono, arriveranno alla fine a dirci che per colpa di Invitalia e della mancanza di un capitolato le elezioni in remoto non potranno farsi prima dei prossimi sei mesi. Inaudito, gravissimo, vergognoso sotto mille profili morali diversi.

Caro Presidente Verna, rifacciamo a te l’appello che avevano già sottoscritto in passato: Aiutaci a portare la categoria al voto e aiutaci a farlo in tempi brevi, perché la categoria e stanca di aspettare il nulla, di non avere certezze e risposte concrete, e soprattutto è stanca di essere presa ulteriormente in giro.

Chi non ha più diritto di restare al suo posto abbia il buongusto di farsi da parte e lasciare il posto al nuovo che anche in questa nostra categoria avanza.

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