Giovanni Malagò “Nessuna remunerazione, nessun benefit, non prendo nulla. Lo faccio solo per il mio Paese” di Maurizio Pizzuto

Il Parlamento sta per convertire il decreto Olimpico che garantisce ai super manager una riduzione del 30% delle tasse, ma Giovanni Malagò conferma che come Presidente del Comitato Olimpico non percepirà neanche un euro.

di Maurizio Pizzuto
Giovedì 09 Aprile 2020
Roma - 09 apr 2020 (Prima Pagina News)

Il Parlamento sta per convertire il decreto Olimpico che garantisce ai super manager una riduzione del 30% delle tasse, ma Giovanni Malagò conferma che come Presidente del Comitato Olimpico non percepirà neanche un euro.

Presidente Malagò, è vero che grazie alla conversione del Decreto Olimpico lei, come tutti gli altri i super managers del Comitato Olimpico, porterà a casa un regalo molto “speciale”, nel senso che pagherà l’irpef solo sul 30 per cento del suo stipendio? Il che vuol dire che porterebbe a casa un bel gruzzolo.

“Si vada a leggere per bene il decreto e le disposizioni in esso contenute, capirà da solo che il problema non esiste, almeno per me. Certamente non riguarda Giovanni Malagò.

Ho già annunciato al mondo dello sport, e non solo, di rinunciare a qualsiasi compenso, o remunerazione di altro tipo, per il lavoro che farò come Presidente del Comitato Olimpico. Non esistono benefit che mi riguardano, insomma non avrò in cambio nulla di nulla.

Lavorerò in maniera assolutamente gratuita, ma solo perché sento di doverlo fare per il mio Paese e nell’interesse esclusivo di questo meraviglioso modo dello sport, che è la mia vita e che mi ha dato solo grandi onori fino ad ora”.

Cerchiamo sulla Gazzetta Ufficiale la copia del DECRETO-LEGGE 11 marzo 2020, n. 16 in tema di “Disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 e delle finali ATP Torino 2021 - 2025, nonche' in materia di divieto di pubblicizzazione parassitaria. (20G00032) (GU Serie Generale n.66 del 13-03-2020)”. L’entrata in vigore del provvedimento viene fissata al 14/03/2020. Bene, all’ art. 6 troviamo le disposizioni tributarie.

“I redditi di cui agli articoli 49 e 50 del Testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, derivanti dagli emolumenti corrisposti dal Comitato Organizzatore, per il periodo intercorrente tra il 1 gennaio 2020 ed il 31 dicembre 2026, concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30 per cento del loro ammontare”.

Nessun problema dunque per il Presidente Giovanni Malagò, che di fatto ha rinunciato a tutto, ma in realtà ci sono tanti altri managers come lui, che invece potrebbe usufruire di questa detassazione.

Lo deduciamo almeno dalla lettura dell’art.1del Decrteo Olimpico che infatti recita in questo modo: “E' istituito, presso il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), il «Consiglio Olimpico Congiunto Milano Cortina 2026» composto da quindici membri, dei quali un rappresentante del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), uno del Comitato Paralimpico Internazionale, uno del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, uno del Comitato Italiano Paralimpico, uno del Comitato Organizzatore di cui all'articolo 2, uno della Societa' di cui all'articolo 3, due della Presidenza del Consiglio dei ministri - Ufficio per lo Sport, uno del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, uno della Regione Lombardia, uno della Regione Veneto, uno della Provincia autonoma di Trento, uno della Provincia autonoma di Bolzano, uno del Comune di Milano e uno del Comune di Cortina d'Ampezzo.

Il Consiglio elegge al proprio interno un Presidente e due Vicepresidenti.”

Ma attenzione, all’art.4, invece leggiamo che nessuno di questi dovrebbe percepire un solo euro: “Dall'istituzione e dal funzionamento del Consiglio Olimpico Congiunto non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Ai componenti del Consiglio Olimpico Congiunto non spettano compensi, né gettoni comunque denominati”.

Quale sarà la verità alla fine di tutto, è ancora presto per dirlo.

La sola certezza che oggi ci rimane è proprio questa dichiarazione netta che Giovanni Malagò ripete per l’ennesima volta a chi gli parla di “nuovi privilegi”.


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Presidente del Comitato Olimpico Italiano Giovanni Malagò
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