Governo, Salvini: "Siamo disposti a discutere con tutti, tranne che con il Pd"
"Spero che finisca venerdì questo teatrino, c'è un'Italia che ha problemi diversi rispetto alla poltrona di Conte e ai capricci di Renzi".
(Prima Pagina News)
Mercoledì 27 Gennaio 2021
Roma - 27 gen 2021 (Prima Pagina News)
"Spero che finisca venerdì questo teatrino, c'è un'Italia che ha problemi diversi rispetto alla poltrona di Conte e ai capricci di Renzi".
"Se Conte non avrà i numeri, come non avrà, siamo disponibili a discutere di temi reali, di futuro del Paese con tutti", ma non con il Partito Democratico.

Così Matteo Salvini, Segretario della Lega, parlando con la stampa fuori dalla sede dell'Agenzia delle Entrate a Roma, torna a dare un'alternativa al voto, che non contempli, tuttavia, un governo di unità nazionale.

"Io - continua Salvini - spero che finisca venerdì questo teatrino, la compravendita di senatori, perchè c’è un’Italia che ha problemi diversi rispetto alla poltrona di Conte e ai capricci di Renzi: lavoro, salute, scuola. Noi proporremo al Capo dello Stato una visione dell’Italia diversa rispetto a quella dei litigi di questi mesi, ripartendo dal taglio delle tasse, flat tax al 15%, pace fiscali, azzeramento delle cartelle esattoriali, azzeramento della burocrazia del codice degli appalti e apertura di tutti i cantieri fermi da Nord a SUd, riforma della giustizia e riapertura delle scuole. Chi volesse discutere di questo, si sieda al tavolo con la Lega e col centrodestra".

Il nuovo raggruppamento formato in Senato, tuttavia, "mi sembra un centro commerciale più che un nuovo gruppo".

Ovviamente, "la via maestra in qualsiasi democrazia se non c’è un Parlamento e un governo all’altezza, è sempre quella delle elezioni, come si sta facendo in mezza Europa. Ma chi volesse ragionare di temi concreti, abbassamento delle tasse, riduzione dell’Irap, può dialogare col centrodestra. Penso sia difficile che ne possa parlare il Pd visto quello che ha fatto, ma noi siamo curiosi per natura e disponibili a ragionare con tutti…".

Interpellato su una sua eventuale disponibilità ad un governo di unità nazionale con premier individuato fra nomi diversi rispetto a Conte, replica: "Ma il problema non sono i nomi, per fare cosa? Se si mette al centro la riduzione delle tasse e l’apertura dei cantieri, Ponte Messina, salvataggio Ilva, rilancio Alitalia e Mps, noi ci siamo. Certo, mi risulta compicato lavorare con quelli che volgiono cancellare Quota 100. Ma se qualcuno ci dà una mano a tagliare le tasse e ad aiutare le famiglie, noi ci sediamo al tavolo con tutti. Ragionare con chi mi vuole mandare in galera mi sembra un tantino difficile…".

In ogni caso, per il momento non si parla di nomi: "Noi abbiamo Conte che cerca i senatori di notte per tirare a campare. Di questo oggi si parla. Noi diremo a Mattarella ‘no’ a questo teatrino, al mercato delle vacche e a un reincarico a Conte, quando non ci sarà più questo signore a Palazzo Chigi, ragioneremo di tutto il resto. La via maestra per tutto il centrodestra, sono le elezioni, ma chi invece non vuole azzerare quota cento può governare con la Lega. Un governo col Pd - conclude Salvini - per me è impossibile. Io voglio difendere lavoratori e pensionati, come faccio a dialogare con qualcuno che vuole affamare lavoratori e pensionati?".

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