Gruppo Gino Falleri- Giornalisti 2.0, Cassazione, 33 mila sentenze oscurate. Duro attacco alla liberta di stampa

Dura presa di posizione del Gruppo Gino Falleri contro le 33 mila sentenze oscurate dalla Corte di Cassazione, nel silenzio generale e nella indifferenza omertosa degli organismi controllori. La prima denuncia era stata del Presidente del Sindacato Cronisti Romani Pierluigi Roesler Franz, che ora Giornalisti2.0 fa sua e rilancia con una lettera aperta al Ministro della giustizia Bonafede che pubblichiamo qui di seguito in maniera integrale.

(Prima Pagina News)
Domenica 18 Ottobre 2020
Roma - 18 ott 2020 (Prima Pagina News)

Dura presa di posizione del Gruppo Gino Falleri contro le 33 mila sentenze oscurate dalla Corte di Cassazione, nel silenzio generale e nella indifferenza omertosa degli organismi controllori. La prima denuncia era stata del Presidente del Sindacato Cronisti Romani Pierluigi Roesler Franz, che ora Giornalisti2.0 fa sua e rilancia con una lettera aperta al Ministro della giustizia Bonafede che pubblichiamo qui di seguito in maniera integrale.

“Riceviamo dal presidente del Sindacato dei cronisti romani, il giornalista dr.Pierluigi Roesler Franz, un dossier che nelle scorse settimane- scrive il Presidente Franz- aveva già inviato al ministro della giustizia Alfonso Bonafede e ai vertici delle magistratura italiana e in cui compaiono dati a dir poco allarmanti per la vita del Paese.

In meno di 5 anni – leggiamo nella denuncia del Presidente Franz- la Corte di Cassazione, dal 2015 al 25 agosto 2020 ha totalmente oscurato sul suo sito internet 32.344 tra sentenze ed ordinanze di tutte le sezioni civili e penali su 471.000 repertoriate dal Ced, comprese ben 278 decisioni delle Sezioni Unite, che dovrebbero essere, invece, ben conosciute dai cittadini.

Il Presidente Pierluigi Franz ha inviato questo documento anche al Capo dello Stato Sergio Mattarella. Ma è mai possibile che in Italia accada tutto questo?

Ed è mai possibile che nessuno, dopo una denuncia così diretta e dettagliata, non dica nulla? E’ mai possibile che il Ministro della giustizia di questo Paese non avverta il bisogno di chiedere al suo capogabinetto di convocare il leader sindacale dei cronisti romani Pierluigi Franz per chiedergli ulteriori dettagli su quanto lo stesso Franz ha già scritto? O che non chieda conto ai vertici della Suprema Corte di Cassazione?

Ed è mai possibile che nessun organismo ufficiale della Stampa libera si sia ancora posto la necessità di andare oltre questa denuncia? Quello che il Capo dello Stato ha già sul suo tavolo da giorni è gravissimo per la democrazia e per la storia del Paese: in Italia qualcuno ha oscurato, e non poteva farlo, e non doveva assolutamente farlo, oltre 32 mila sentenze passate in giudicato senza colpo ferire, e senza né avvertire nessuno né dare nessuna spiegazione della decisione assunta.

E’ mai possibile che in un paese libero e governato dalla rete possa accadere tutto questo? Ed è mai possibile che in un Paese civile come il nostro la libertà e il senso della trasparenza civica vengano mortificati e calpestati dal massimo organo giudiziario del Paese? La Corte di Cassazione! E’ bastata la semplice pubblicazione del dossier di Pierluigi Franz perché il sistema-potere si accorgesse che un personaggio pubblico, condannato in via definitiva dalla Cassazione per reati infamanti, fosse stato anche riconfermato nel suo ruolo istituzionale, e questo dopo la sentenza di condanna.

Sembra di vivere nel Paese delle banane.

Signor Ministro della Giustizia ci aspettiamo naturalmente che la Corte di Cassazione fornisca al Paese una qualunque spiegazione di quanto accaduto. Ma soprattutto, ci auguriamo che le sentenze oscurate tornino al loro posto originario, tornino finalmente in chiaro sul sito della Corte, perché tutti possano leggerle e conoscerne i contenuti più vari. Ministro Bonafede, non crede sia un diritto sacrosanto degli italiani tutto questo?”


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