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E’ travagliata la fase che sta vivendo il Pd? Molto di più, purtroppo. E senza una parvenza di resipiscenza. Non fa notizia più, o quasi. E se la fa emergono solo litigi,dissidi, contrapposizioni. O no? E il ruolo che gli elettori hanno assegnato al partito che fu di Veltroni,Bersani,Renzi e compagnia (non) cantante? Sarebbe quello dell’opposizione.
E’ travagliata la fase che sta vivendo il Pd? Molto di più, purtroppo. E senza una parvenza di resipiscenza. Non fa notizia più, o quasi. E se la fa emergono solo litigi,dissidi, contrapposizioni. O no? E il ruolo che gli elettori hanno assegnato al partito che fu di Veltroni,Bersani,Renzi e compagnia (non) cantante? Sarebbe quello dell’opposizione.
E’ travagliata la fase che sta vivendo il Pd? Molto di più, purtroppo. E senza una parvenza di resipiscenza. Non fa notizia più, o quasi. E se la fa emergono solo litigi,dissidi, contrapposizioni. O no? E il ruolo che gli elettori hanno assegnato al partito che fu di Veltroni,Bersani,Renzi e compagnia (non) cantante? Sarebbe quello dell’opposizione. Invece? Non lo è,perché, anche per contestare Salvini e Di Maio si azzuffano.
Chi la dice cotta e chi la dice cruda. Chi dice(Orlando) che sia necessario aprire ai 5 stelle, chi dice il contrario. Chi dice,invece, riflettiamo, pensiamo, ragioniamo. Ed intanto il governo conte-giallo-verde va avanti come una ruspa con il programma. Un programma di parole, vero.
A loro,però, è questo che interessa. Che si parli, purchè si parli. Se poi ci sono centinaia e centinaia di decreti da approvare, di leggi a approvare, di provvedimenti da adottare non è un problema. L’importante è dirlo: così aumentane nei sondaggi. Se poi le leggi non saranno fatte, si vedrà. Intanto andiamo avanti così,dicono quasi chiaramente. Ed i risultati sui “social” sono più che evidenti.
E consistenti. Lo dimostra il sondaggio di Pagnoncelli: il 60% dei cittadini ritiene,a giusta ragione, che il Pd non stia facendo l’opposizione alla quale è pur chiamato, dopo la batosta elettorale. Al governo, visti i risultati, non ha avuto risultati, il Pd. All’opposizione, nemmeno. E’ chiara l’incapacità di analizzare le difficoltà e le sconfitte, una dopo l’altra, l’incapacità collettiva di elaborare una proposta. Si guarda al passato:abbiamo fatto,abbiamo legiferato,abbiamo creato posti di lavoro! Peccato che i cittadini, in larghissima parte, non hanno questa consapevolezza. E “con la Croce” di INRI, vien messo solo Renzi. Certo, perché è stato l’unico vero leader, capace di “mettersi in sintonia” col paese. Peccato, che non lo sia più. Da renziano,sempre più convinto, dico che dovrebbe fermarsi un giro intero.
L’ho già detto e lo ripeto. Non deve andare in Africa col biglietto di andata e ritorno. Solo con quello di andata. Ha sbagliato lui e tutti coloro i quali erano con lui e che adesso gli si sono rivoltati contro, convinti di mantenere la cadrega. Errore grande. Per la banda del giglio magico, e non solo, non c’è più speranza. Renzi, che fa sempre interventi di una lucidità unica, sparisce, due anni almeno, poi torna.
Anzi sarà acclamato a gran voce, perché di leader all’orizzonte non c’è traccia. Tornerà con una solida esperienza di aiuto ai poveri e ai diseredati del mondo, avrà imparato come aiutare i giovani del Mezzogiorno, e abbandonerà al loro destino quanti nei fatti lo hanno mollato- che nel frattempo si saranno già accasati,come Marianna Madia, la Boschi andrà a fare volontariato, Maurizio Martina andrà a fare corsi di empatia, Gianni Cuperlo, allontana gli elettori perchè non sprizza simpatia,Emiliano, cesserà la guida della sua Regione, Franceschini farà l’assessore a Ferrara, Orlando tornerà alla ex sede del pci di Genova, Zanda non dovrebbe parlare, Nicola Zingaretti si dedicherà a trovare una maggioranza alla Regione Lazio, Paolo Gentiloni farà il “giovin signore” ed attende! Minniti potrebbe scaldare i muscoli che ha e dimostrato di avere.
E nel frattempo:l’atto di dolore, con la recita del “mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa! Tutti! Intanto può parlare, Roberto Giachetti, lo sfidante sconfitto della Raggi. A Reggio Calabria è stato bravo,lucido e in grado di “agguantare” la situazione che, per oggi, è di harakiri. Ne ha tutte le capacità,di suo. E non perché sia renziano. Le ha e basta. E quando, interloquendo con Giachetti, ho ribadito queste cose, il bravissimo Nino Castorina si è rizelato.
“Bravo giornalista, ma analista politico disattento, mi ha detto”! Vedrai, vedrai diceva Luigi Tenco, cosa accadrà a breve nella città nella quale lui stesso- Castorina- ha affermato, in una intervista al Quotidiano, con l’ottima Caterina Tripodi, che il Pd non esiste! Me lo ha confermato,finanche Nicola Irto,che, purtroppo,perché avrebbe meriti, ha scelto di essere un Carneade della politica! Antonio Viscomi, che ha avuto per mentore – è incontestabile- il povero Ernesto Gigliotti, spera che il Pd si possa rafforzare. Ma come? Ridare un’anima, dice. Non basta, però. Ci vuole olio di gomito che i frantoi – quelli del Pd- non producono! Occorre, lo dico sommessamente: una nuova classe politica, in Calabria e nel Paese, mettere in campo le energie migliori, per una nuova politica! Ora o mai più. Andare oltre? Di benoltrismo si muore! (Gregorio Corigliano)