INPGI, il giallo della statua scomparsa. Rimasta all'Istituto per 45 anni, era stata restituita al comune di Roma nel 2012.
Il Presidente del Sindacato Cronisti Romani Pierluigi Roesler Franz scrive una lunga lettera polemica alla Dott.ssa Isabella Damiani, Responsabile dei Musei Capitolini in Piazza del Campidoglio, per “avere notizie sulla destinazione della statua del I Secolo d. C. raffigurante una Musa dell’Auditorium di Mecenate che l’INPGI ha riconsegnato al Comune di Roma il 24 maggio 2012”.
(Prima Pagina News)
Martedì 27 Ottobre 2020
Roma - 27 ott 2020 (Prima Pagina News)
Il Presidente del Sindacato Cronisti Romani Pierluigi Roesler Franz scrive una lunga lettera polemica alla Dott.ssa Isabella Damiani, Responsabile dei Musei Capitolini in Piazza del Campidoglio, per “avere notizie sulla destinazione della statua del I Secolo d. C. raffigurante una Musa dell’Auditorium di Mecenate che l’INPGI ha riconsegnato al Comune di Roma il 24 maggio 2012”.
Non ci crederebbe nessuno, ma dalla denuncia del Presidente Franz pare che la statua sia scomparsa nel nulla, e che nessuno nei palazzi romani che più contano sappia oggi dov’è finito questo autentico capolavoro del Primo Secolo dopo Cristo.

Ma in che razza di Paese viviamo? Ma veniamo alla denuncia del Presidente Pierluigi Roesler Franz. “Come Le ho già accennato per telefono, Le scrivo per sapere cortesemente -chiede il Presidente Franz a Isabella Damiani- se la statua raffigurante una Musa del I secolo d. C., proveniente dall'Auditorium di Mecenate e originariamente acefala (vedere foto allegata), che é stata riconsegnata dall'INPGI al Comune di Roma, e più precisamente alla Centrale Montemartini in Roma via Ostiense 106, il 24 maggio 2012 è stata ricollocata nella stessa Centrale Montemartini o in uno dei Musei Capitolini dove poterla di nuovo ammirare o se é, invece, tuttora in restauro o in qualche magazzino o Museo comunale”.

Franz precisa anche che “Sono trascorsi quasi 8 anni e mezzo dalla cerimonia di restituzione della statua di cui hanno dato notizia sia agenzie di stampa, sia giornali cartacei e on-line .Nel frattempo ho più volte inutilmente scritto e mail al Comune di Roma, nonché al Direttore dei Musei Capitolini Dott. Claudio Parisi Presicce e alla Responsabile della Centrale Montemartini dott.ssa Nadia Agnoli senza, però, aver mai avuto una risposta”.

Non soddisfatto di questo, Franz è andato anche a visitare la Centrale Montemartini “ ma non ho trovato traccia della statua, né tantomeno nel suo sito internet”.

Un mistero in piena regola, ma che ora il Presidente del Sindacato Cronisti Romani ha deciso di indagare fino in fondo. La storia parte dal 24 maggio 2012: “l’INPGI - Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani - al termine di una pubblica cerimonia alla presenza, tra gli altri, dell’on. Lavinia Mennuni, allora presidente della Commissione Patrimonio e Politiche Abitative del Comune di Roma, dell’allora direttrice della Centrale Montemartini di Roma professoressa Emilia Talamo e del prof. Umberto Broccoli, all'epoca Sovrintendente dell’allora Sindaco Alemanno, ha riconsegnato dopo circa 45 anni la statua del I Secolo d. C. raffigurante una Musa alla Sovrintendenza ai Beni Culturali - Direzione Musei Comunali di Roma”.

Ma di cosa parliamo? Si tratta di un importante cimelio di proprietà del Comune di Roma, valutato nel 2012 circa 300 mila euro. La statua era stata concessa in comodato gratuito il 13 luglio 1967 dall'allora Sindaco di Roma Amerigo Petrucci per dare un tono di prestigio all’ingresso dell’allora sede principale dell’INPGI in piazza Apollodoro 1 (siamo tra viale Tiziano e via Guido Reni a poche centinaia di metri dall'Auditorium della Musica).

Pierluigi Franz ci dice molto di più: “La statua femminile, in realtà acefala (la testa in gesso era stata, infatti, in precedenza rifatta dai restauratori del Comune), era repertoriata al n. 14.463 (M.A. 418) della X Ripartizione ed era stata originariamente conservata nel Museo Antiquarium comunale (viale Parco del Celio 22).

Nel cartellino in ottone posto sul suo basamento era stata datata al II secolo dopo Cristo. Viceversa, la professoressa Emilia Talamo del Museo Comunale Centrale Montemartini era giunta ad una diversa conclusione individuando nella statua proprio una delle Muse del I secolo d. C.”. Sin dal 7 dicembre 2004 l'INPGI aveva già approvato la restituzione della statua al Comune con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 210 del 2004 (vedere allegato 2).

Da allora, però, la statua era rimasta al suo posto fino al 2012 in piazza Apollodoro, a qualche centinaio di metri dall'AUDITORIUM. “L'ultimo sopralluogo nella sede di piazza Apollodoro in vista della riconsegna – ricorda Pierluigi Franz- fu effettuato da funzionari della Sovrintendenza del Comune il 13 dicembre 2011.

La Sovrintendenza confermò peraltro per iscritto all'INPGI che la statua doveva essere ripresa in carico e che la movimentazione doveva essere effettuata da ditta specializzata previa stipula di polizza assicurativa con apposito broker.

I costi dell'operazione di trasloco rimasero ovviamente a carico dell'INPGI”. Nella sua lettera alla dottoressa Isabella Damiani, il Presidente del Sindacato Cronisti Romani acclude una imponente documentazione cartacea, e da cui viene fuori per intero la storia di questa vicenda che oggi rischia di diventare anche un caso giudiziario perché è inconcepibile che una statua di questo valore e di questa portata scompaia nel nulla.

Se qualcuno, nel frattempo, l’avesse vista da qualche parte può serenamente telefonare alla Federazione Nazionale della Stampa, chiedere del Presidente del Sindacato Cronisti Romani e dare a Pierluigi Franz la risposta che nessun altro dirigente dello Stato gli ha ancora dato. (b.n.)

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