Intesa Sanpaolo, Ricerca Italiadecide e Luiss: “L'Italia e la sua reputazione: L'Università"
Di fronte all’emergenza Covid-19 il sistema accademico si è mostrato resiliente e flessibile, in grado di reagire e aumentare le immatricolazioni, anche grazie all’efficacia delle policy messe in campo a livello istituzionale.
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Martedì 23 Febbraio 2021
Roma - 23 feb 2021 (Prima Pagina News)
Di fronte all’emergenza Covid-19 il sistema accademico si è mostrato resiliente e flessibile, in grado di reagire e aumentare le immatricolazioni, anche grazie all’efficacia delle policy messe in campo a livello istituzionale.
Si è chiuso oggi con gli interventi di Luciano Violante, Presidente onorario di italiadecide, Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo, Paola Severino, Vice Presidente Università Luiss Guido Carli e Gaetano Manfredi, Professore di Ingegneria Università Federico II di Napoli, il ciclo di quattro incontri ospitati dall’Università Luiss Guido Carli per presentare la seconda edizione della ricerca sulla reputazione dell’università italiana nel mondo, realizzata da italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo. L’università è un settore strategico per lo sviluppo e la competitività del Paese e delle sue imprese.


La Ricerca “L’Italia e la sua reputazione: l’università”, condotta dal professor di Domenico Asprone con i professori Pietro Maffettone, Massimo Rubechi e Vincenzo Alfano, ha l’obiettivo di analizzare la situazione del nostro sistema universitario nel confronto internazionale e suggerire policy efficaci per incrementare la qualità e l’attrattività a livello globale, anche alla luce del contesto mutato per il Covid-19.


Da un approccio sistemico all’analisi dei ranking QS e THE, tra i principali per prestigio e per risonanza, il sistema universitario italiano si conferma a qualità diffusa sul territorio, senza università tra le prime 100, ma con oltre il 40% degli atenei nei primi mille a livello globale, meglio di Francia, Cina e Stati Uniti che ne posizionano meno del 10%. Inoltre, di fronte all’emergenza Covid-19 il nostro sistema accademico si è mostrato resiliente e flessibile, in grado di reagire e di incrementare addirittura le immatricolazioni, anche grazie all’efficacia delle policy messe in campo a livello istituzionale.


La “crisi” ha inoltre rappresentato l’opportunità per testare sul campo la didattica a distanza, che in futuro potrà aiutare ad arricchire, anziché sostituire, quella in presenza, in modo strategico, tecnologicamente più sofisticato e inclusivo. Durante l’incontro odierno “Quali scelte e quali politiche per la reputazione dell’università” sono emerse diverse indicazioni per rafforzare la qualità del sistema universitario e conseguentemente il posizionamento nei ranking, quali: incrementare gli investimenti, intervenire su politiche di reclutamento del personale accademico, migliorare la macchina amministrativa, aumentare le collaborazioni con imprese e tra atenei per internazionalizzazione e attrazione studenti stranieri, agire e comunicare meglio a livello sistemico.

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