L’ex Premier giapponese Shinzo Abe: “Se la Cina attaccasse Taiwan, il Giappone e gli USA non resterebbero a guardare”
L’ex Premier giapponese mette in guardia Pechino circa i suoi propositi di conquista forzosa di Taiwan e rivendica il ruolo di Giappone e Stati Uniti nell’area che certamente non resterebbero a guardare senza intervenire.
di Francesco Tortora
Mercoledì 01 Dicembre 2021
Roma - 01 dic 2021 (Prima Pagina News)
L’ex Premier giapponese mette in guardia Pechino circa i suoi propositi di conquista forzosa di Taiwan e rivendica il ruolo di Giappone e Stati Uniti nell’area che certamente non resterebbero a guardare senza intervenire.
Il Giappone e gli Stati Uniti non resterebbero senza far nulla nel caso in cui la Cina attaccasse Taiwan e Pechino questo lo deve comprendere bene, ha affermato oggi l’ex Premier giapponese Shinzo Abe.

Le tensioni relative a Taiwan sono salite alle stelle soprattutto quando il Presidente cinese Xi Jinping ha asserito la sovranità della sua Nazione nei confronti dell’Isola-Stato.

Il Governo di Taiwan afferma di volere la pace ma che altrettanto certamente si difenderà nel caso in cui fosse necessario.

Parlando a un forum organizzato in via virtuale dal think tank taiwanese Institute for National Policy Research, Abe ha notato che le isole Senkaku -che la Cina chiama le isole Diaoyu- le isole Sakishima e l'isola Yonaguni sono a soli 100 km circa da Taiwan. Un'invasione armata di Taiwan sarebbe un grave pericolo per il Giappone, ha aggiunto.

"Un'emergenza a Taiwan è un'emergenza giapponese, e quindi un'emergenza per l'alleanza Giappone-Stati Uniti. Le persone a Pechino, in particolare il presidente Xi, non dovrebbero mai avere fraintendimenti nel riconoscerlo", ha detto Abe.

Il Giappone ospita le principali basi militari statunitensi, inclusa l'isola meridionale di Okinawa, a breve distanza da Taiwan, che sarebbe cruciale per qualsiasi supporto statunitense durante un attacco cinese.

Gli Stati Uniti sono tenuti per legge a fornire a Taiwan i mezzi per difendersi, sebbene vi sia ambiguità sul fatto che invieranno forze per aiutare Taiwan in una guerra con la Cina.

Gli Stati Uniti e i loro alleati adotterebbero "azioni" non specificate se la Cina dovesse usare la forza per alterare lo status quo su Taiwan, ha affermato il mese scorso il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Abe, che si è dimesso da primo ministro lo scorso anno, è a capo della più grande fazione del Partito Liberal Democratico al potere e rimane influente all'interno del partito.

Giappone e Taiwan devono lavorare insieme per proteggere la libertà e la democrazia, ha aggiunto Abe, parlando a un pubblico che includeva Cheng Wen-tsan, sindaco della città di Taoyuan, nel nord di Taiwan, indicato come un possibile futuro candidato presidenziale.

"Una Taiwan più forte, una Taiwan fiorente e una Taiwan che garantisce libertà e diritti umani sono anche nell'interesse del Giappone. Naturalmente, questo è anche nell'interesse del mondo intero", ha detto Abe.

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