L’Expo di Shanghai, un ulteriore tassello nella costruzione di One Belt One Road

Il 10 novembre si è chiusa la prima edizione della China International Import Expo (CIIE). La manifestazione ha rappresentato una grande opportunità per governi, operatori internazionali e 3.600 aziende provenienti da 172 Paesi di riunirsi a Shanghai e parlare dello stato del commercio con la Cina, di One Belt One Road, delle opportunità di crescita e delle prospettive a breve e lungo termine dell'economia cinese in questo particolare momento storico. 

(Prima Pagina News)
Lunedì 12 Novembre 2018
Roma - 12 nov 2018 (Prima Pagina News)

Il 10 novembre si è chiusa la prima edizione della China International Import Expo (CIIE). La manifestazione ha rappresentato una grande opportunità per governi, operatori internazionali e 3.600 aziende provenienti da 172 Paesi di riunirsi a Shanghai e parlare dello stato del commercio con la Cina, di One Belt One Road, delle opportunità di crescita e delle prospettive a breve e lungo termine dell'economia cinese in questo particolare momento storico. 

Il 10 novembre si è chiusa la prima edizione della China International Import Expo (CIIE). La manifestazione ha rappresentato una grande opportunità per governi, operatori internazionali e 3.600 aziende provenienti da 172 Paesi di riunirsi a Shanghai e parlare dello stato del commercio con la Cina, di One Belt One Road, delle opportunità di crescita e delle prospettive a breve e lungo termine dell'economia cinese in questo particolare momento storico. Soprattutto, ciò che è scaturito da questa grande manifestazione - fortemente voluta dal Presidente Xi Jinping e da molti considerata la più importante dell'anno in Cina - è stata l'immagine diversa di sé che la Repubblica Popolare Cinese ha voluto comunicare al mondo: non più solo paese produttore e sede ideale per gli impianti produttivi dei grandi brand occidentali, ma destinazione finale di merci e servizi. Non più nazione dalla sconfinata classe operaia e contadina, ma paese con una forte emergente middle-class, moderna e molto interessata ai beni di consumo dei grandi brand internazionali.

L'Italia non ha mancato l'appuntamento, presentandosi alla CIIE con una forte presenza istituzionale e imprenditoriale. Ha raggiunto infatti Shanghai il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, capeggiando una delegazione di 190 brand e imprese di eccellenza in rappresentanza del Made in Italy. Presenti alla Fiera anche il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Michele Geraci, l'Ambasciatore d'Italia a Pechino Ettore Sequi e altri importanti rappresentanti di istituzioni, agenzie, enti e associazioni di categoria. Nell'area espositiva dedicata al nostro paese si è tenuta inoltre il 6 novembre la presentazione della "OBOR Exhibition", principale evento italiano dedicato al business cinese che si terrà a Roma nel maggio 2019. A presentare la manifestazione alla stampa e a istituzioni e professionisti presenti l'Amministratore Unico di Fiera Roma Pietro Piccinetti e Feng Hua, General Manager della società cinese UGI, partner dell'agenzia per l'internazionalizzazione HUB promotrice in Cina dell'iniziativa. La OBOR Exhibition vedrà la partecipazione di oltre 100 imprese cinesi, che parteciperanno a tavoli b2b con oltre 300 aziende italiane e a conferenze e workshop dedicate al grande piano infrastrutturale One Belt One Road e all'importante ruolo che l'Italia, suo terminale marittimo, ricoprirà all'interno dello stesso. OBOR Exhibition non coinvolgerà solo imprese italiane e cinesi: stanno giò aderendo, infatti, anche delegazioni provenienti dagli altri paesi coinvolti nel programma OBOR.

Il bilancio al termine della CIIE è quindi senz'altro positivo. Oltre ad aver ribadito il ruolo ormai primario della Cina sulla scena economica internazionale e come partner commerciale imprescindibile per l'occidente, l'evento di Shanghai ha messo al centro anche il tema dello sviluppo della collaborazione internazionale in un'epoca fortemente globalizzata e in cui si stanno ridistribuendo delicati equilibri geopolitici. Se da una parte infatti gli Stati Uniti impongono nuovi dazi all'importazione di beni cinesi nel loro paese, dall'altra la Cina continua invece a porre l'accento sull’importanza della cooperazione con i paesi dell'Europa, del Medio Oriente e dell'Asia continentale. In questo senso, durante le giornate dell'Expo di Shanghai è stato più volte sottolineata l'importanza capitale di un grande programma come One Belt One Road all'interno del sistema di cooperazioni internazionali e libero scambio che si andrà delineando nei prossimi anni. I vantaggi maggiori li coglieranno quei paesi che prossimamente si saranno fatti trovare pronti: come Istituto Italiano OBOR, continueremo nei prossimi mesi a lavorare affinché imprese, associazioni di categoria e professionisti siano in grado di approcciare nel migliore dei modi le opportunità provenienti dal programma. Michele De Gasperis, Presidente Istituto Italiano OBOR.


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