Massimo Fioranelli: “Vogliano una società cablata? Avremo allora inevitabilmente un aumento di tumori cerebrali”
I problemi ecologici – sottolinea il grande fisiologo romano Massimo Fioranelli-sono la frontiera politica del futuro, e cita il caso scandaloso dei ripetitori di Radio Vaticana a Cesano e della sentenza della Corte di Cassazione su quelle antenne. Ricerche del biologo catalano Bartumeu Payeras i Cifre mettono in evidenza maggiori tassi di infezione nei paesi con tecnologia 5G.
di Massimo Fioranelli
Sabato 22 Maggio 2021
Roma - 22 mag 2021 (Prima Pagina News)
I problemi ecologici – sottolinea il grande fisiologo romano Massimo Fioranelli-sono la frontiera politica del futuro, e cita il caso scandaloso dei ripetitori di Radio Vaticana a Cesano e della sentenza della Corte di Cassazione su quelle antenne. Ricerche del biologo catalano Bartumeu Payeras i Cifre mettono in evidenza maggiori tassi di infezione nei paesi con tecnologia 5G.

Diceva Isabel Allende che “ i problemi ecologici sono la frontiera politica del futuro”; in effetti oggi la nostra salute e’ messa a rischio da nuove tecnologie di comunicazione i cui effetti biologici non sono stati compiutamente affrontati. Tutte le funzioni biologiche, dalle reazioni molecolari cellulari al funzionamento del nostro DNA avvengono tramite influenze elettromagnetiche.

L'esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza (CEM) è aumentata in modo esponenziale negli ultimi decenni; pertanto, vi è un crescente interesse scientifico e sociale nel definire la loro influenza sulla salute umana. Attualmente, l'intensità della radiazione elettromagnetica nell'ambiente raggiunge livelli astronomici mai sperimentati prima sul nostro pianeta; miliardi di miliardi rispetto alla radiazione ambientale terrestre.

Gli organismi viventi, esposti a campi elettromagnetici, interagiscono assorbendone energia, con meccanismi analoghi a quelli che hanno luogo nell’interazione con un qualsiasi altro oggetto materiale. Il nostro organismo quindi assorbe radiazioni elettromagnetiche, soprattutto nello spettro delle radiazioni millimetriche, attraverso la cute, il cuore, gli occhi, essendo per natura una sorta di antenna biologica. Il DNA funziona come trasmettitore e ricevitore ; le cellule comunicano nel campo dagli infrarossi agli ultravioletti ed i fotoni rappresentano una sorta di informazione biologica. Tenendo presente tutto questo non e’ difficile comprendere le manifestazioni cliniche legate all’esposizione a CEM.

  L'esposizione prolungata ai campi elettromagnetici inibisce il sistema immunitario; una risposta mediata da un incremento dell'afflusso di calcio nel citoplasma della cellula, che induce una produzione patologica di radicali liberi (ROS), che a loro volta possono avere un effetto inibitorio sulla calcineurina.

L'inibizione della calcineurina porta all'immunosoppressione, che a sua volta porta ad un indebolimento del sistema immunitario ed all’aumento delle infezioni opportunistiche. In seguito all’esposizione prolungata a CEM si nota un involuzione del timo, ipertrofia delle ghiandole surrenali, iperglicemia, bassi livelli di TSH sierico e di melatonina, un aumentata incidenza di malattie autoimmunitarie. Molte persone presentano una disfunzione del sistema nervoso autonomo; alcuni manifestano frequenza cardiaca irregolare o aritmie; altri un aumenta incidenza di formazioni trombotiche. Un aspetto angosciante e’ l’ipotetica correlazione della tecnologia 5G con l’epidemia Covid-19. Secondo gli studi della ricercatrice Magda Havas, negli USA il tasso di casi di infezione per milione di abitanti e la mortalita’ sono ripettivamente superiori del  95% e del 126% negli stati con tecnologia 5G rispetto a quelli che ne sono sprovvisti.

 Anche le ricerche del biologo catalano Bartumeu Payeras i Cifre mettono in evidenza maggiori tassi di infezione nei paesi con tecnologia 5G.

Sono dati da valutare con la massima attenzione scientifica che non possono essere liquidati nel dibattito sociale come bizzarre anomalie.                                                                                          

Lennart Hardell è professore di oncologia ed epidemiologia oncologica presso l’Ospedale Universitario di Orebro in Svezia e dal 1999 studia gli effetti biologici dell’ esposizione ai telefoni cellulari e cordless. Sulla base di studi di monitoraggio  su oltre 1.250 individui con tumori cerebrali maligni, affermò che l'utilizzo di telefoni cellulari e cordless aumentasse  significativamente il rischio di cancro al cervello.

Più sono gli anni di utilizzo di un telefono di questo tipo, quindi più le ore complessive, e più si è giovani alla prima esposizione, maggiori sono le probabilità che si sviluppi un tumore. L'utilizzo del cellulare per 2.000 ore, secondo Hardell, triplica il rischio, e 2.000 ore di cordless lo raddoppiano. Il primo uso di un telefono cellulare prima dei vent'anni aumenta di 3 volte il rischio complessivo di cancro al cervello, il rischio di un astrocitoma, il tipo più comune di tumore maligno al cervello 5 volte, e il rischio di un astrocitoma sullo stesso lato della testa del telefono 8 volte.

 Il primo uso di un telefono cordless prima dei vent'anni raddoppia il rischio di qualsiasi tumore al cervello, quadruplica il rischio di astrocitoma ed aumenta il rischio per la stessa neoplasia sullo stesso lato della testa di 8 volte.

Per quanto riguarda la letteratura sui ripetitori e sulle torri radio, quasi tutti gli studi esistenti sono stati finanziati da fonti indipendenti e non dall'industria delle telecomunicazioni, e hanno dato risultati coerenti: vivere vicino ad una torre di trasmissione è cancerogeno.

Il 24 febbraio 2011, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna penale del cardinale Roberto Tucci, ex presidente del comitato direttivo della Radio Vaticana, per aver creato un disturbo pubblico ed inquinamento ambientale con le onde radio.

Le trasmissioni vaticane nel mondo, trasmesse in quaranta lingue, provengono da cinquantotto potenti torri radio che occupano oltre 400 ettari di terra, circondate da comunità suburbane presso Cesano, Santa Maria di Galeria, a nord di Roma.

Per decenni, i residenti di quelle comunità hanno denunciato che le trasmissioni stavano distruggendo la loro salute provocando un'epidemia di leucemia infantile. Tra il 1997 e il 2003, i bambini di età compresa tra uno e quattordici anni che vivevano tra i sei ed i dodici chilometri dalla fattoria dell'antenna della Radio Vaticana hanno sviluppato leucemie, linfomi o mielomi ad un tasso otto volte superiore a quello dei bambini che vivevano più lontano. Gli adulti che vivevano tra i sei ed i dodici chilometri dalle antenne morivano di leucemia quasi sette volte il tasso degli adulti che vivevano più lontano.

La condanna che la  Corte Suprema ha inflitto  al Cardinale Tucci per aver inquinato Roma con onde radio e’ stata molto pesante: una pena detentiva di dieci giorni con sospensione della stessa. Nessuno e’ stato mai risarcito per i danni subiti. La Procura non presentò accuse di omicidio colposo. Le antenne della Radio Vaticana non sono state mai spente.

Il nostro governo, a cui sembra non interessi minimamente della salute dei suoi cittadini a nessun livello, ha gia’ previsto un innalzamento dei limiti di esposizione alle onde elettromagnetiche, che passeranno dall’attuale valore  di 6 V/m ad un massimo di 61 V/m, sconfessando  la Risoluzione del 2009 dal Parlamento Europeo e dall’Assemblea del Consiglio d’Europa n° 1815 del 2011 che prevedeva un abbassamento dei limiti di legge a 0,6 V/m nell’immediato e a 0,2 V/m sul lungo termine

La promessa di un glorioso futuro, raggiante di uno streaming di dati semi-infinito, può essere attraente; ma c'è un prezzo da pagare per questo lusso. Troveremo le nostre città, i luoghi di lavoro e le case inondati di stazioni 5G e vivremo con uno elettrosmog senza precedenti. I vantaggi per la nostra società di diventare così cablati non possono ignorare i possibili problemi di salute, ancora in gran parte inesplorati.


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