Migrante, da ES Polizia cordoglio per migrante: tragedia sfiorata per poliziotti, sistema ingestibile

"Cosa deve capitare ancora prima che si decida di adeguare le strutture?"

(Prima Pagina News)
Venerdì 04 Settembre 2020
Roma - 04 set 2020 (Prima Pagina News)

"Cosa deve capitare ancora prima che si decida di adeguare le strutture?"

“Molti mesi di appelli inascoltati e i prevedibili risultati non si sono fatti attendere: oggi piangiamo la morte di un ragazzo eritreo, ma ci è mancato poco che dovessimo piangere anche per i poliziotti che ogni giorno sono costretti a ricorrere su una superstrada altri giovani migranti su cui i servitori dello Stato devono vigilare all’interno di strutture clamorosamente inadeguate. Con il preciso divieto verbale di intervenire preventivamente in sicurezza quando la situazione lo richiede, ma l’obbligo di farlo quando c’è la fuga, la sicurezza va a farsi benedire, come i fatti dimostrano”. Così Vincenzo Chianese, Segretario generale di ES Polizia, che prosegue: “Cosa deve capitare ancora prima che si decida di adeguare le strutture come Siculiana e Monastir, solo per fare due esempi alle esigenze di sicurezza determinate dall’innegabile impennata degli arrivi nel nostro Paese proprio durante questa insidiosa pandemia? A repentaglio c’è prima di tutto la salute dei migranti non contagiati, che sono costretti alla promiscuità con gli ospiti dei centri contagiati, ma anche quella di poliziotti, carabinieri e finanzieri e delle relative famiglie. Le rivolte sono ormai quotidiane e vanno fronteggiate senza intervenire e in assenza di protocolli e protezioni adeguati”. “Esprimiamo profondo cordoglio per la morte di un giovan profugo cui lo Stato italiano non ha saputo offrire né accoglienza dignitosa, né sicurezza insieme alla più sentita solidarietà per i poliziotti che hanno subito ferite anche serie nell’inutile tentativo di governare un caos in realtà ingestibile nelle odierne strutture e con le regole attuali – conclude Chianese. Ciò è indegno di un Paese come il nostro che rischia nelle prossime settimane di entrare in un ‘autunno caldo’ per la drammatica sovrapposizione del coronavirus con problematiche economiche e sociali che trovano un catalizzatore molto pericoloso nella ripresa, non gestita, del fenomeni migratorio”.


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