Omicidio Stefano Leo, giudice chiede scusa a famiglia: "Fatto quello che si doveva fare"

"Sono qui a prendermi i pesci in faccia ma non scrivete che la colpa è solo dei magistrati. La massa di lavoro da smaltire è tale che il ministero dovrebbe assumere cancellieri e assistenti".

(Prima Pagina News)
Venerdì 05 Aprile 2019
Torino - 05 apr 2019 (Prima Pagina News)

"Sono qui a prendermi i pesci in faccia ma non scrivete che la colpa è solo dei magistrati. La massa di lavoro da smaltire è tale che il ministero dovrebbe assumere cancellieri e assistenti".

"Come rappresentante dello Stato mi sento di chiedere scusa alla famiglia di Stefano Leo. Non consento di dire che la Corte d'Appello sia corresponsabile dell'omicidio. Qui abbiamo fatto quello che dovevamo fare". Così il presidente della Corte d'Appello di Torino, Edmondo Barelli Innocenti, sulla mancata carcerazione di Said Mechaquat. "Sono qui a prendermi i pesci in faccia ma non scrivete che la colpa è solo dei magistrati. La massa di lavoro da smaltire è tale che il ministero dovrebbe assumere cancellierie e assistenti".


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