Pesaro, presentato a Palazzo Ciacchi il libro della Psicologa e Psicoterapeuta Liuva Capezzani

E’ stato presentato ieri a Pesaro, all’interno di Palazzo Ciacchi, il libro “La Relazione di cura Medico -Paziente – Cosa c’è ancora da sapere” (LINEA Edizioni) scritto dalla dottoressa Liuva Capezzani, psicologa e psicoterapeuta.

(Prima Pagina News)
Venerdì 21 Giugno 2019
Pesaro - 21 giu 2019 (Prima Pagina News)

E’ stato presentato ieri a Pesaro, all’interno di Palazzo Ciacchi, il libro “La Relazione di cura Medico -Paziente – Cosa c’è ancora da sapere” (LINEA Edizioni) scritto dalla dottoressa Liuva Capezzani, psicologa e psicoterapeuta.

E’ stato presentato ieri a Pesaro, all’interno di Palazzo Ciacchi, il libro “La Relazione di cura Medico -Paziente – Cosa c’è ancora da sapere” (LINEA Edizioni) scritto dalla dottoressa Liuva Capezzani, psicologa e psicoterapeuta. E’ proprio l’autrice a svelarci i contenuti dell’opera. “Si tratta – spiega la Capezzani- di un testo per medici, psicologi, ma anche per pazienti e per tutti coloro che chiedono di star bene potendo incontrare ed integrare consapevolezza e sentimento. L’attuale crisi dell’alleanza terapeutica tra medico e paziente, minacciata da burocrazia e nuovi mezzi di comunicazione ed informazione, è riletta nelle articolazioni della complessità della relazione di cura medico-paziente secondo una prospettiva antropologica, etico-filosofica, vecchi e nuovi significati dei fondamenti di responsabilità e fiducia, secondo un punto di vista empirico cioè quello del medico, di colui che il mestiere lo pratica, secondo ciò che affermano i pazienti nella letteratura scientifica e secondo gli sviluppi della legislazione in merito al consenso informato. Ciò che ancora c’è da sapere - continua la Psicoterapeuta - è che l’alleanza terapeutica migliora non quando si metta al centro il paziente, e nemmeno il medico al centro, ma quando al centro si pone, si osserva e si modula la relazione di cura. La relazione di cura medico-paziente, infatti, non è solo l’incontro tra una coscienza e una fiducia, ma è anche l’incontro tra due storie di cura. Vengono descritte quindi le basi neurofisiologiche della relazione di cura, che, con riferimento ai neuroni mirror e al sistema di difesa polivagale, rendono conto della maggiore o minore capacità del medico di riconoscere empaticamente, secondo una specifica rinnovabile pratica di semeiotica clinica, i veri bisogni di cura e sicurezza del paziente, i propri schemi di accudimento inscritti nella propria storia di attaccamento, di modulare tali schemi in funzione di quelli del paziente, le strategie caratteriologiche posseduti da entrambi che consentono di prevedere schemi comportamentali e comunicativi nell’ambito della relazione di cura, il potere trasformativo del linguaggio usato dal medico quando è insignito dal paziente di una responsabilità terapeutica, la dignità dell’autorevolezza del medico che medico e paziente insieme hanno dimenticato. Il testo – conclude Liuva Capezzani - offre inoltre la descrizione di casi di relazione di cura nel setting psico-oncologico istituzionale e privato, del medico di medicina generale, in quello emergenziale di un pronto soccorso e in quello psicoanalitico. Viene data illustrazione della relazione di cura nella produzione culturale, nell’ambito dei social-media, della medicina narrativa, dell’arte e della letteratura, ad indicare che attraverso la cultura possiamo sviluppare i sentimenti necessari a distinguere il bene ed il male, ciò che ci cura e ciò che ci danneggia. All’iniziativa, organizzata dalla FIDAPA -BPW ITALY ( sezione di Pesaro), ha preso parte il vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Pesaro, il dottor Daniele Vimini, che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale. L’incontro è stato arricchito dagli interventi di alcuni esperti del settore come il dottor Alessandro Ceci, il dottor Francesco Fenu ed il dottor Luca Imperatori. La scrittrice Wanda Tramezzo ha moderato l’evento.


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