Rai Senior, a Marinella Soldi la Presidenza onoraria. Antonio Calajò: “Il nostro è un grande sogno aziendale”

Lo slogan che il Presidente di Rai Senior, Antonio Calajò, storico Building Manager della RAI a Torino, preferisce usare per aprire l’Assemblea Generale di Rimini è il dato storico legato a Rai Senior “Nel 2023 -dice-saranno 70 anni di impegno reale. Da oltre 68 anni Rai Senior è con te”

di Pino Nano
Lunedì 18 Ottobre 2021
Rimini - 18 ott 2021 (Prima Pagina News)

Lo slogan che il Presidente di Rai Senior, Antonio Calajò, storico Building Manager della RAI a Torino, preferisce usare per aprire l’Assemblea Generale di Rimini è il dato storico legato a Rai Senior “Nel 2023 -dice-saranno 70 anni di impegno reale. Da oltre 68 anni Rai Senior è con te”

Rai Senior- dice Antonio Calajò con malcelato senso di orgoglio- nasce come Associazione dei dipendenti della RAI nel 1953, allora si chiamava GAR, stava per Gruppo Anziani Rai, e nasce con l'intento di “promuovere in ambito aziendale valori come la solidarietà, la qualità del lavoro, l'etica, il senso di appartenenza all'Azienda”.

-Presidente Calajò ma perché avete scelto come logo il termine di “Rai Senior”?

Il termine “Rai Senior" è voluto. È una scelta studiata, e non per indicare l'anzianità anagrafica dei nostri associati ma per evidenziarne l'esperienza e la maturità di ognuno di loro.

-Quanti siete oggi in Rai Senior?

Quasi 5 mila iscritti, non è poco non crede? Potremmo diventare molti di più, e per questo sogni giorno lavoriamo nelle nostre sedi regionali e nei vari centri di produzione per fare sempre più grande la nostra Associazione.

-Nella sua relazione introduttiva ha parlato di una Assemblea Storica, perché?

Perché Rimini per noi sancisce la ripresa di ogni attività dell’Associazione. La pandemia ci ha costretti all’isolamento e al silenzio per quasi due anni. È stata dura non poterci vedere, non poterci incontrare, non poter stare insieme. Ora speriamo di poter ricominciare il nostro lavoro di sempre. Rimini sta per “Ripartenza”, “Rilancio”, ma anche “Rinascita”.

-A Rimini avete riunito i vertici di Rai Senior, ma come nasce di fatto il vostro organismo direttivo?

I nostri consiglieri sono scelti tra i dipendenti ed i pensionati mentre i nostri fiduciari sono colleghi in servizio. Sono tutti uomini e donne Rai, dirigenti, funzionari, giornalisti, tecnici, amministrativi, operai, che hanno deciso di far parte di questa nostra grande famiglia e di impegnarsi con la consapevolezza del ruolo positivo che svolge Rai Senior. Il lavoro che facciamo è animato dallo spirito di volontariato e nessuno di noi percepisce indennità economiche, ma la nostra mission è la qualità del nostro lavoro e l’autorevolezza del nostro essere parte del Paese.

-Il Primo pensiero aprendo i lavori dell’assemblea di Rimini lei lo ha rivolto al Presidente della Rai Marinella Soldi e all’AD Carlo Fuortes, pura forma di cortesia?

Assolutamente no. Semmai è un fatto sostanziale, un saluto fortemente avvertito e sentito da tutti noi, e poi vorrei ricordare che storicamente il Presidente della RAI diventa nei fatti anche Presidente Onorario di Rai Senior.

-Sarà così anche con Marinella Soldi?

Appena finita l’assemblea di Rimini contatteremo la Presidente Marinella Soldi e le comunicheremo il nostro desiderio e la nostra tradizione di vederla presidente onorario. Spero accetti come hanno fatto tanti dei suoi predecessori.

-Qualcuno dice che i suoi interventi sono sempre carichi di eccessivo corporativismo…

Vede, il nostro orgoglio è quello di vivere quotidianamente insieme a tanti colleghi, cercare di interpretare le loro esigenze e costruire insieme, ad ogni incontro, quello spirito associativo e di partecipazione che rappresenta la forza dell'Associazione. Rai Senior non rappresenta, quindi, soltanto una testimonianza della tradizione Rai ma è un'organizzazione viva e vitale con più di cinquemila iscritti.

-Che progetti immagina ancora per il futuro?

Oltre alle manifestazioni che possono interessare i soci e le loro famiglie (culturali, turistiche, di impegno sociale), sono in cantiere numerose iniziative che vedranno la partecipazione convinta sia dei lavoratori sia dell'Alta Dirigenza aziendale. Stiamo pensando di organizzare d’accordo con la Santa Sede un incontro di Rai Senior con Papa Francesco, che, come Papa, ammiro moltissimo e che mi emoziona ogni qualvolta saluta il mondo dal suo balcone in San Pietro. E poi vorremmo poter incontrare il Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati per portarle il cofanetto che racchiude la storia della RAI, una raccolta di DVD con le interviste degli uomini e delle donne che hanno costruito la RAI e l’hanno resa importante nel mondo.

-È vero che anche il vostro giornale “Nuova Armonia” ha già 35 anni di vita?

“Nuova Armonia” è il giornale dell'Associazione, nato nel gennaio del 1986, diretto da Umberto Casella, ma prima ancora c’era la storica testata “Armonia”, una sorta di “House Organ”, un magazine aziendale che raggiunge tutti i nostri associati, circola anche all'interno di tutte le sedi aziendali e spesso è oggetto di dibattito assieme al materiale audiovisivo da noi prodotto. Spessissime volte viene utilizzato anche a scopo didattico, nelle scuole, nelle università, dai ricercatori di tutto il mondo che hanno voglia di studiare la RAI. Il giornale accoglie spesso articoli ed interviste di vari dirigenti aziendali ed è aperto al contributo di tutti i colleghi che vogliono rendere l'informazione sociale più ricca ed aggiornata.

-Lei ha chiuso il summit di Rimini con un appello a iscriversi sempre più numerosi a Rai Senior…

Vede, non mi stancherò mai di dire e ripetere che per sostenere tutto questo, e perché si possa proseguire nel tempo con questa nostra mission, è indispensabile che i colleghi non ancora iscritti facciano un piccolo passo avanti aderendo all'Associazione per portare avanti i nostri valori, per promuovere iniziative comuni, per partecipare alle tante attività che Rai Senior organizza ogni anno. Sarebbe fondamentale avere nuovi associati, per dare sempre più forza al presente e assicurare il futuro dell'Associazione. Io credo moltissimo nell’importanza dell’aggregazione quando mi capita di incontrare un collega che non è ancora dei nostri gli spiego che rinnovando la sua iscrizione a farne parte e portando altri soci tra di noi rafforza l'Associazione e ci aiuta a far condividere i nostri valori e le nostre iniziative. E non è poca per una grande azienda come la RAI.

-È vero che a Rimini avete trovato anche il tempo anche per una sorta di lectio magistralis sul mondo della comunicazione?

Vedo che siete più informati di noi. Abbiamo semplicemente invitato alla nostra Assemblea il direttore della Sede RAI di Bologna, Fabrizio Binacchi, che consideriamo uno dei grandi protagonisti del giornalismo RAI di questi ultimi 30 anni in Italia, e gli abbiamo chiesto di spiegarci qual è il segreto del successo dell’informazione locale. Lui che negli anni ha diretto e coordinato vari format e soprattutto rubriche nazionali di grande respiro ha fatto sì che la sua partecipazione a Rimini sia diventata un evento nell’evento. Da giornalista e da dirigente RAI ci ha spiegato come la nascita della Terza Rete e della TGR ha di fatto rivoluzionato l‘informazione nel nostro Paese. Lei ha usato il termine esatto, quella di Fabrizio Binacchi è stata una lezione magistrale interamente dedicata al trionfo dell’informazione Local, che diventa poi nei fatti anche informazione Globale. Come dire? Che la Rai non finisce mai di stupire, e soprattutto conferma giorno per giorno la sua vera forza, che è l’aggregazione, la consapevolezza di essere parte integrante della storia del Paese, e soprattutto l’autorevolezza di chi in questi anni ha costruito format, TG, programmi e fiction al passo con i tempi e che hanno contributo ad accompagnare la vita di ognuno di noi.

 


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