Rai. Pluralismo e Libertà: "Accelerare sul giusto contratto ma tutela anche per gli altri precari"

"A causa dell’emergenza coronavirus le due selezioni RAI per i giornalisti sono state sospese"

(Prima Pagina News)
Lunedì 27 Aprile 2020
Roma - 27 apr 2020 (Prima Pagina News)

"A causa dell’emergenza coronavirus le due selezioni RAI per i giornalisti sono state sospese"

"A causa dell’emergenza coronavirus le due selezioni RAI per i giornalisti sono state sospese. Inoltre quella per il concorso regionale, visto l'alto numero di adesioni rischia di rimanere ferma per molto tempo. ". È quanto ricordano e sottolineano in una nota Elisa Billato ed Americo Mancini , di Pluralismo e Libertà all'interno dell'esecutivo Usigrai. " Per questo motivo l’azienda pensa di accelerare i tempi per quella interna riferita al “giusto contratto”, con lo scopo di colmare le carenze d’organico. Urgenza pressante anche alla luce delle prossime ferie estive, soprattutto alla Tgr. Questa accelerazione si può condividere, - precisano Billato e Mancini - ma ci preme sapere a che punto è lo screening dell'azienda nei confronti di coloro che hanno diritto o meno a partecipare alla selezione. In ogni caso riteniamo che questa si debba fare anche se gli ammessi dovessero essere inferiori ai 250 posti di lavoro previsti. Perché solo così verrebbero stabiliti criteri in assenza dei quali vi sarebbe il rischio di apertura di un contenzioso. Diverse colleghe e colleghi esclusi, vogliono infatti vederci chiaro e chiedono di essere presi in considerazione se il numero dei partecipanti fosse inferiore ai 250 posti previsti. Laddove non si potesse espletare la selezione, per sopperire alle carenze d’organico, potrebbe essere presa in considerazione l'ipotesi di fare contratti a tempo determinato a giornalisti professionisti che attualmente lavorano in RAI senza l'applicazione del giusto contratto come co.co.co e partite IVA , attraverso comunque una concertazione tra sindacato e direttori. Comunque sia, anche a fronte dell’espletamento della selezione dei 250, non è più differibile la risoluzione della questione dei giornalisti professionisti inquadrati come co.co.co. e partite Iva. A partire da giugno scadranno la gran parte dei loro contratti, e allora proponiamo che all’atto dei rinnovi vengano tutelati con contratti a Tempo determinato. Ribadiamo, infatti, come tra le nostre priorità ci sia la tutela di tutti quei colleghi che da anni lavorano in RAI senza vedere riconosciuti i propri diritti. Questo nell’interesse della nostra categoria ma anche dell'azienda, perché pure con l'espletamento della selezione dei 250 sarebbero ancora tanti i giornalisti precari, nelle reti e nelle redazioni, che soprattutto in questo periodo di emergenza continuerebbero a lavorare senza alcuna tutela. Si dunque ad accelerare la selezione dei 250 - concludono - ma anche alla ricerca della più ampia tutela per gli altri. "


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