RAI3 Report, “Bergamo caso-nazionale”. Ritardi, colpe, connivenze, omissioni, tanti morti: chi pagherà mai?

Le telecamere della trasmissione di RAI3 saranno puntate sulla città di Bergamo per chiarire un grande mistero: come mai la città lombarda così duramente colpita dal Covid non è mai stata dichiarata “zona rossa”? Quali interessi si celano?

di Pino Nano
Domenica 05 Aprile 2020
Roma - 05 apr 2020 (Prima Pagina News)

Le telecamere della trasmissione di RAI3 saranno puntate sulla città di Bergamo per chiarire un grande mistero: come mai la città lombarda così duramente colpita dal Covid non è mai stata dichiarata “zona rossa”? Quali interessi si celano?

E’ stato lo stesso conduttore di RAI3 Sigfrido Ranucci, questa mattina a Uno Mattina a d anticipare i temi della puntata di domani di Report, il programma in onda su RAI3 dalle 21 in poi e che anche domani ci riporterà sui luoghi e sulle zone rosse del Coronavirus. Sarà il nostro- dice il giornalista- un nuovo viaggio nell’Italia colpita da Covid-19. Filo conduttore della puntata sarà la guerra dei tamponi dal nord fino in Sicilia, dai protocolli seguiti, ai controlli sulle zone più esposte, ai dati sui contagi. Le telecamere di Report – spiega Sigfrido Ranucci ai colleghi di Uno Mattina- “sono andate a Bergamo, la provincia con il più alto numero di morti e di contagiati in Italia. Forse la pandemia poteva essere contenuta o anche solo rallentata. A inizio marzo si era deciso di chiudere la città e trasformare la provincia in una zona rossa. Come mai non è più accaduto? Chi ha influenzato le scelte del governo?”. Lucido e impietoso come sempre il giudizio del grande inviato della RAI, che sottolinea come grazie a testimonianze inedite verrà raccontata la catena di errori fatta negli ospedali della provincia bergamasca. Report è stato anche in Veneto dove la strategia adottata in provincia di Padova ha fermato il contagio. Ma c’è molto di più nella trasmissione di domani sera. Lo scorso 23 marzo muore per coronavirus il direttore del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto. Nei primi giorni di febbre gli viene negato il tampone. Viene ricoverato in ospedale solo quando è già molto grave. Intanto si contagia la sua più stretta collaboratrice, che morirà due giorni dopo di lui. Si contagiano anche altri colleghi, alcuni vengono ricoverati, altri restano in isolamento a casa. Ma quali sono le misure di contenimento e prevenzione prese dalle istituzioni? E come funziona il sistema dei laboratori accreditati per analizzare i tamponi? Domande a cui la straordinaria squadra di cronisti di Report non mancherà di dare risposte esatte e dettagliate, come è ormai nella tradizione del programma che Sigfrido Ranucci ha ereditato da Milena Gabanelli. Ma c’è ancora dell’altro. La Campania è, tra le regioni del Sud, la più esposta al rischio di un crollo del sistema sanitario se crescono i contagi. Con quasi 6 milioni di abitanti, la regione governata da De Luca punta soprattutto a vigilare sul rispetto della quarantena. Ma negli ospedali, anche quelli che si tenta di adeguare all’emergenza, medici e infermieri lottano con dispositivi inadeguati, tende per il pre-triage posizionate nei luoghi sbagliati, intere zone prive di strutture, mentre ospedali fantasma attendono di essere inaugurati. Uno scandalo dietro l’altro, storia di una Italia devastata da una gestione della sanità pubblica che ha fatto mille volte corto circuito e che ora presenta il conto. Campania in questo caso sta per Calabria, Basilicata, Sicilia, Puglia, Sardegna, dovunque insomma la sanità sia stata gestita male e contro ogni regola civile. Vedremo infine – conclude una nota ufficiale del programma- come evolve la situazione in Cina, tra la riapertura di Wuhan e la paura dei contagi di ritorno. Non a caso il titolo della puntata di domani sera è “La zona grigia”, speciale di Giorgio Mottola, Claudia Di Pasquale e Federico Ruffo, tre grandi cronisti di razza.


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