Ritorna in campo Matteo Renzi e con ruoli primari

Oltre l'emergenza Covid-19  è emergenza governo Conte?

di Gregorio Corigliano
Giovedì 30 Aprile 2020
Roma - 30 apr 2020 (Prima Pagina News)

Oltre l'emergenza Covid-19  è emergenza governo Conte?

Oso e mi scuso. Sbaglio o Matteo Renzi è presente su giornali e tv molto più di qualche mese fa? No, è così. Chissà perché! E’ un fatto che Barbara Palombelli e Giovanni Floris lo abbiano intervistato a lungo in questi ultimi giorni, i tg Rai gli dedicano un brevissimo passaggio, ma quasi giornalmente. Ora. Lo stesso Radio anchio del Gr1. Finanche Omnibus.

E non sono obbligati perché il suo partito, Italia viva, conta percentualmente a mala pena il 3-3,5 %, molto meno di quanto lo stesso Renzi aveva immaginato nei giorni a seguire dalla Leopolda. Si aspettava molto di più, anche perché i deputati e i senatori renziani, a partire da Marcucci, più renziano di Renzi sono rimasti all’interno del Pd, come pure, il ministro della difesa Lorenzo Guerini.

E’ stata per il senatore di Scandicci, una delusione. L’ho visto personalmente alla Leopolda gongolante per la scelta di uscire dal partito di cui era stato leader e presidente del Consiglio contemporaneamente.

Lo aveva fatto, e per poco solo Ciriaco De Mita, con la DC, poi nessun altro. La sconfitta al referendum da lui voluto, lo ha “bruciato”. Eppure, sulla scena, c’è sempre ora più che allora, o quasi. E non perché abbia diritto di parola per il suo 3 per cento o poco più. Ci sarà altro, se lui non si ferma un attimo e tutti i media lo seguono. Certo, il PD, è il secondo partito con il 22 per cento, preceduto solo dalla Lega. E’ un fatto, però, che nonostante sia al governo, che Renzi ha voluto, Zingaretti non sfondi, non è mai divenuto un leader vero, anche se è migliorato. La stoffa, evidentemente, non c’è. E se il carisma non ce l’hai non lo conquisti. Andrea Orlando, è stato sempre un buon terzo, ma senza phisique du role, neanche da ministro, della giustizia poi. Gentiloni? Un amicone, ma nulla di più. La politica è altro. E poi non ha impiegato molto ad abbandonare chi(Renzi) lo aveva inventato dal nulla. Certo, comandano. Perché sono al governo dovuto e voluto da Renzi. Quell’ex segretario che, dopo essere stato da Fabio Fazio a bruciare, sbagliando ( lo capirà dopo!) l’accordo con i penta stellati, ha avuto l’intuizione, per cacciare Salvini, ritenuto assai pericoloso, dopo l’esibizione al Papete e la richiesta di pieni poteri, di chiedere ed ottenere dal suo ex partito, l’accordo con Di Maio e soci. E fu governo tra Pd e 5 stelle, a cui si sono aggiunti i Leu per paura di sparire. Roberto Speranza, a dire il vero, è un buon ministro.

Potrei continuare con altri nomi del PD che hanno l’illusione di dare le carte per sempre, mentre è un fatto contingente. A partire da Franceschini. Lo sentite sul piano politico? Eppure è il capodelegazione del Pd nel governo Conte. Il presidente del Consiglio ha ruolo, nessuno lo avrebbe mai pensato, se ricorda il primo giorno in Parlamento. Da allora ha fatto passi da gigante, all’estero e all’interno coi suoi dpcm. Che comunque ha avuto il coraggio di fare, compreso l’ultimo. E di questi risponde lui, perché non si tratta di decreti legge. E torniamo al Renzi di oggi.

Su Repubblica che, con Verdelli e soprattutto Giannini lo detestava attaccandolo, un giorno sì ed uno no, adesso parla, eccome. C’è voluto Molinari? Anche. E non certo perché diventato molto simpatico a quanti, lo hanno fatto”nero”, accusandolo di tutti i misfatti politici da quando era e da quando è uscito dal ponte di comando. Eppure tutti hanno letto, non en passant, l’intervista al giornale di Elkann-Molinari. Quello che fa ed ha fatto pensare è il problema delle libertà costituzionali, di cui si parla nella Fase 2 di Conte che, Renzi, non vuole, almeno per ora, cacciare. “La libertà viene prima del Governo, ha detto Renzi. E tutti stanno riflettendo.

Sul piano economico, il senatore-ex capo del governo, si è detto molto preoccupato, da qui, a suo parere,la necessità di ripartire presto, prima che sia troppo tardi. Non si è fatto scrupolo di chiedere le dimissioni di Basentini, capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, per la rivolta delle carceri di febbraio. Dove sono le altre proposte? Certo, rispetto agli altri, i Tg della Rai, adesso non lo seguono, gli danno poco spazio, rispetto ai meriti di sostanza e non di obbligo. Non parliamo di tal Scanzi che, ogni volta che appare – ma a quale titolo?- a qualsiasi domanda, risponde attaccando REnzi, anche quando non c’entra. Mah! Non so se ci saranno pentimenti nel Pd o in Italia viva. E’ un dato che, fatti i salvi in ruoli dei ministri, sul piano politico le proposte o le controproposte scarseggiano. E’ colpa di Renzi, se lui le fa? Ad altri nessuno glielo impedisce! Gli altri partiti? Lo sappiamo tutti. I 5 stelle – la Casaleggio prendi soldi dei parlamentari esiste ancora?- sono in crisi politica e non ancora di potere per il loro numero.

L’inesistente di Battista, basta che soffi, e tremano tutti. L’attuale capo politico, Crimi, batte un colpo? Salvini, è in calo costante, non solo perché si è suicidato senza motivo apparente al Papete, ma anche perché non è gradito come un tempo dai suoi che hanno iniziato a litigare. Vedi Giorgetti che sembra aver preso le distanza dal tenente Salvini. E la Meloni? Conta? Per i numeri certamente ( i duri e puri degli oltranzisti di destra non hanno ruolo diverso da sempre) sul piano politico, molto meno.

Bisognerebbe ascoltare, per sorridere ma non tanto “Il Ruggito del coniglio” “Mannaggia la pupazza”! Berlusconi ha scelto di fare una passeggiata sul viale del tramonto.

E Renzi, parla, dice e fa. E tutti gli vanno a ruota. Cosi è se vi pare, diceva , diceva Pirandello!


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

#giuseppeconte
#governo
#matteorenzi
crisi di governo
PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU