Scontri Roma, Letta: democrazia e antifascismo uniscono, divisione su questi temi è incredibile
"Il primo piano della sede della Cgil non è stato visitato da quattro cretini che passavano li per caso".
(Prima Pagina News)
Martedì 12 Ottobre 2021
Perugia - 12 ott 2021 (Prima Pagina News)
"Il primo piano della sede della Cgil non è stato visitato da quattro cretini che passavano li per caso".
"I valori della democrazia e dell'antifascismo unificano e trovo incredibile che ci si divida su questi". Così il Segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, intervenuto a Città di Castello, nel Perugino, per un'iniziativa a favore del candidato a Sindaco per il centrosinistra Luca Secondi, in vista del ballottaggio di domenica.

"A chi dice 'adesso tutto questo casino per la bravata di quattro cretini', assicuro che il primo piano della sede della Cgil non è stato visitato da quattro cretini che passavano li per caso ma stiamo parlando di qualcosa di molto diverso.Rispetto al quale ci deve essere una risposta ferma da parte di tutto il Paese", prosegue.

"Noi vogliamo l'unità del Paese in questa risposta e non ci interessa avere la primazia. Ci interessa che il Paese unito dica no a questi rigurgiti di violenza squadrista e fascista", aggiunge.

"Quello che è successo sabato sera è un attacco con fini eversivi sfruttando il malessere di quella piazza. E' stato un gesto voluto, non solo di vandalismo, ma di vera e propria volontà di distruzione".

"Quella di sabato sera è una violenza chiaramente portata avanti da Forza Nuova, i cui capi erano lì. Noi - evidenzia Letta - non chiediamo lo scioglimento di Forza Nuova perché siamo in campagna elettorale, lo chiediamo perché c'è bisogno di quel divieto di ricostituzione del partito fascista, che è presente nella Costituzione, anche all'interno di atti violenti e criminali come quelli che sono avvenuti sabato sera. E' dentro questa logica che noi immediatamente dopo abbiamo chiesto lo scioglimento di Forza Nuova e l'applicazione di norme di legge. Credo che sia necessario un segnale immediato che se non viene dato vuol dire allora che quello che è avvenuto sabato è legittimo e possibile".

"Credo sia necessario distinguere nettamente il malessere di chi fa fatica, di chi si sente marginalizzato nella vicenda dei vaccini da chi sta sfruttando questo malessere per fini eversivi. Da parte nostra c'è la volontà di vivere queste vicende cercando di unire il Paese", conclude Letta.

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