Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, al via anche la grande kermesse gastronomica in terra d’ Albania.
Terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, al via anche la grande kermesse gastronomica in terra d’ Albania.
Da oggi fino al prossimo 25 novembre ,nel quadro della terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, al via anche la grande kermesse gastronomica in terra d’ Albania. L’iniziativa –spiega una nota ufficiale della manifestazione- “mira a promuovere all’estero l’agroalimentare e la cucina italiana di qualità, segni distintivi del “Marchio Italia” nel solco delle grandi tematiche che, a partire da EXPO 2015 Milano, contraddistinguono l’agroalimentare italiano: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio, biodiversità”. Di più, il progetto s’integra con le azioni previste dal Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy, promosso dal Governo al fine di potenziare la distribuzione e la presenza commerciale dei prodotti del vero agroalimentare italiano, nonché con gli obiettivi del Piano Strategico del Turismo 2017-2022, volto a dare rilievo ai territori meno conosciuti all’estero. Nel corso della settimana- spiegano gli esperti che all’Ambasciata d’Albania si occupano della manifestazione- le Istituzioni del sistema Italia in Albania proporranno alcune iniziative che saranno pubblicate giornalmente sui tutti i profili social. Grande attenzione alla promozione della Dieta Mediterranea e dei suoi ingredienti, alla valorizzazione degli itinerari enogastronomici e turistici regionali, anche in connessione con il 2018 Anno del Cibo, all’’iniziativa “Pasta Pesto Day”, che a seguito della tragedia del Ponte Morandi promuove la più tipica ricetta nei ristoranti di tutto il mondo, nei quali una quota del ricavato sarà destinata al Comune di Genova. Infine importanti saranno anche i collegamenti, più che scontati, con le celebrazioni dei Centenari Rossiniani, in occasione del 150° anniversario della morte del compositore, appassionato di cucina e noto gastronomo. Ma questo ed altro ancora, come per esempio le attività di formazione, con particolare attenzione al settore alberghiero, per sviluppare collaborazioni di lungo periodo tra cuochi italiani e locali, e la tutela e la valorizzazione dei prodotti a denominazione protetta e controllata unitamente ad azioni di diffusione dei metodi italiani di protezione dei marchi che sviluppino iniziative di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding. Dietro tutto questo c’è un progetto ambizioso, ideato e coordinato dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sviluppato all’interno di un Gruppo di lavoro che coinvolge il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nonché tutti i principali Enti, Associazioni ed Istituzioni che rappresentano la cucina italiana e l’Italia nel mondo: le Regioni, Agenzia ICE, ENIT, università, sistema camerale, associazioni di categoria, scuole di cucina, reti dei ristoranti italiani certificati e operatori del settore enogastronomico e del design. Punto di riferimento per le oltre 1000 attività previste – sottolineano al Ministero degli Esteri- sono le quasi 300 sedi diplomatico-consolari e degli Istituti italiani di cultura, che coordinano le iniziative dei vari partner per ottimizzare l’uso delle risorse, fare massa critica e garantirne la coerenza. Seminari e conferenze, incontri con gli chef, degustazioni e cene, eventi di promozione commerciale, corsi di cucina, sono solo alcune delle attività previste. La cucina è raccontata anche attraverso iniziative di taglio culturale, come proiezioni di film e documentari legati al cibo, convegni, concerti, corsi di lingua, mostre fotografiche. B.N.