Sutri (Vt): prosegue la rassegna "Teatri di Pietra", tra l'attualità di Istanbul 2011 e la classicità di Eschilo
Gli spettacoli in programma dal 15 al 18 luglio.
(Prima Pagina News)
Venerdì 09 Luglio 2021
Viterbo - 09 lug 2021 (Prima Pagina News)
Gli spettacoli in programma dal 15 al 18 luglio.
Dopo l’ottimo esordio di ieri, con un consenso unanime di critica e di pubblico, e in attesa del primo appuntamento con la danza dei Carmina Burana di stasera, prosegue, con un programma di elevato spessore, la XIX edizione di Teatri di Pietra.

La prestigiosa rassegna che unisce teatro, musica e danza, si svolge nell’Anfiteatro romano di Sutri con la direzione artistica del Maestro Aurelio Gatti ed è a cura di Pentagono Produzioni, in collaborazione con il Comune di Sutri, il patrocinio del Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, la Regione Lazio, la Rete nazionale dei Teatri di Pietra e la Fondazione Carivit.

Giovedì 15 luglio, alle 21, a calcare la scena sarà il Teatro Stabile dei Giovani, diretto da Piermarco Venditti con lo spettacolo Istanbul 2011, con Elisabetta Carta, Ornella Cerro, Piermarco Venditti.

Venerdì 16 luglio, invece sarà la volta del Teatro Belli di Antonio Salines con Il Sogno di Ipazia, di Massimo Vincenzi per la regia di Carlo Emilio Lerici, con la voce fuori campo di Stefano Molinari e le musiche di Francesco Verdinelli con Francesca Bianco Lo spettacolo racconta l’ultimo giorno di Ipazia d’Alessandria, detta “la musa” o “la filosofa”. Dal suo risveglio al mattino, seguito dall’uscita di casa per recarsi alla sua scuola, sino all’aggressione e alla morte. La narrazione è intervallata dal ricordo di una delle imprese “disperate” tentate dalla protagonista: salvare la biblioteca di Alessandria. Impresa che diventa quali il simbolo della sua intera vita . A questo ricordo si alterna la voce sempre più veemente, e progressivamente più violenta, dell’autorità politica e religiosa, partendo dal primo editto di Teodosio del 380 d.c. per arrivare ai veri e propri anatemi del vescovo Cirillo.

Domenica 18 luglio, infine, la Bottega del Pane porterà in scena Orestea agamennone+coefore tratta da Eschilo, con l’adattamento e la regia di Cinzia Maccagnano, le maschere di Luna Marongiu, la graphic motion designer di Simone Memè e con Marta Cirello,Raffaele Gangale, Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano L’Orestea è prima di tutto un epocale disegno drammaturgico in grado di raccontare la fine dell’ineluttabile. Agamennone uccide Ifigenia. Clitennestra uccide Agamennone. Oreste uccide Clitennestra. Ma nessuno uccide Oreste. Tutto il racconto dell’Agamennone si svolge come una grande rappresentazione, un rituale che riporta alla memoria i fatti da cui poi muoverà l’azione di Oreste.

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